Come dovremmo vivere? La densità nelle città del post-pandemia
Riflettendo sull’impatto della pandemia sulla vita urbana Richard Sennett ammonisce alla cautela sul controllo autoritario e l’isolamento sociale “in cui potrebbero sfociare” e ci sfida a riprendere in considerazione l’architettura della densità. Da Domus 1046.
Da “less is more” a “less, but better”: la semplicità nella storia del design
Da “less is more” di Mies van der Rohe a “meno, ma meglio” di Dieter Rams, la semplificazione è un filo conduttore nella storia del design che oggi diventa una questione di sopravvivenza. Dalla nuova sezione Domus for Design.
Cosa ho visto attraversando Milano a piedi da nord a sud
Da Cologno ad Assago la traversata della città, in una giornata di cammino e 26 km, ci porta a ripensare cosa sia una città attraverso le foto e le osservazioni dell'autore.
La maleducazione del design contemporaneo
Trarre ispirazione dal linguaggio, dall’estetica delle aree urbane emarginate per trovare nuovi stimoli e immettere energia vitale in ambiti creativi stanchi. Nella moda, nell’arte e nella musica è un fenomeno consolidato, nel design è più recente. Tra i portabandiera più efficaci: Rooms, Virgil Abloh, Guillermo Santomà e Jerszy Seymour.
Reyner Banham aveva già capito tutto della Silicon Valley
“Sic transit gloria siliconvallensis”, scriveva il grande critico inglese poco meno di quarant'anni fa.
Dieci poesie e riflessioni sulla fantasia, care a Michele De Lucchi
Un percorso tra pensieri e parole guidato dall'architetto e designer, che nel 2018 è stato Guest Editor di Domus. Un messaggio positivo, per ricordarci che arte e fantasia da sempre sono la salvezza dei popoli.
Una nuova vita, senza intrattenimento dal vivo
Il lockdown ha ridotto gli eventi culturali e soprattutto la musica dal vivo, concerti e clubbing, in un’arena quasi inedita: il virtuale. Finita la pandemia, siamo sicuri che le cose torneranno com’erano prima?
Y-Blokka, icona modernista di Oslo destinata alla demolizione
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
Katja Høst, Y-blokka, serie di fotografie presentate in cartolina. Duplex offset su carta Mohawk. 24 motivi, 5000 edizioni ciascuno. 2019 / Per gentile concessione dell’artista e della Biennale di Oslo prima edizione, 2019-2024
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Le innumerevoli proteste non sono riuscite a fermare l’imminente demolizione dello storico edificio governativo nel centro di Oslo, custode anche di importanti murales di Pablo Picasso.
Storia del Tetris, un paradosso architettonico diventuto successo planetario
Nel videogame più venduto di sempre dopo Minecraft si intrecciano varie storie: quella dell’Unione Sovietica alla sua fine, quella del valore della proprietà intellettuale individuale e, perché no, il paradosso di un gioco in cui bisogna costruire ma solo per distruggere.
Quel treno per la Circumvesuviana firmato Superstudio
Sono in uso ancora oggi e circolano lungo il golfo collegando Napoli a Sorrento. La storia dell’elettrotreno firmato Superstudio, gioiello industriale e frutto dell’incredibile ingegno di Roberto Magris.
Sono i meme la nuova frontiera della critica di architettura?
Mentre consumiamo e condividiamo meme senza posa, potremmo trovarci nell’esatto centro della forma più attuale di dibattito critico. Domus ne ha parlato con alcuni attori di rilievo della memesfera architettonica.
Gli elementi architettonici: la porta
Auguste Rodin, La porta dell’Inferno, altorilievo in gesso, Musée d’Orsay, Parigi 1880-1917
Kazuyo Sejima e Rue Nishizawa, Weekend House, Usui-gun, Prefettura di Gunma, Giappone 1998
Kazuyo Sejima e Rue Nishizawa, Weekend House, Usui-gun, Prefettura di Gunma, Giappone 1998, porte
Auguste Rodin, La porta dell’Inferno, altorilievo in gesso, Musée d’Orsay, Parigi 1880-1917
Kazuyo Sejima e Rue Nishizawa, Weekend House, Usui-gun, Prefettura di Gunma, Giappone 1998
Kazuyo Sejima e Rue Nishizawa, Weekend House, Usui-gun, Prefettura di Gunma, Giappone 1998, porte
Il termine “porta” indica l’apertura praticata in un muro per consentire passaggi o l’imposta mobile con la quale si chiude un vano. La porta è un elemento semplicissimo nella sua concezione, eppure, dai significati ambivalenti: permette ingressi e insieme consente di uscire da uno spazio limitato; la porta assicura privacy e sicurezza e, allo stesso tempo, è ciò che garantisce libertà e apertura.
Tokyo dal 1964 al 2021: la città olimpica “rinviata”
Passato e futuro della capitale Nipponica, che vide la sua prima candidatura per le Olimpiadi sfumare a causa della guerra, conquistò il mondo con i giochi del ’64 e ora rimanda di un anno l’appuntamento a causa del virus.
Ugo La Pietra: senza coltivare nostalgie
Un incontro con l’architetto, artista e designer italiano, classe 1938, che ci racconta, attraverso esperienze e amicizie, gli anni dell’architettura radicale e del “controdesign”.
Breve storia del balcone dall'antica Persia al Covid-19
Passando per Shakespeare e Goya, per la Firenze medicea e i ballatoi del ventesimo secolo fino ai The Jackal, un tributo all’elemento architettonico che è protagonista di questa quarantena, corredato da una serie di illustrazioni originali.
Mascherine: l’evoluzione della specie
Tante, diverse, colorate, usano tecnologie spesso all’avanguardia. E diventano parte del nostro abbigliamento. Abbiamo parlato con chi le disegna e le produce: da decenni, da qualche anno, da pochissimo. Con uno sguardo al futuro.
Oltre la retorica del genio incompreso: Mario Galvagni
Trascurata dai critici per decenni, l’opera dell’architetto lombardo da poco deceduto deve essere osservata oggi attraverso una lente il più possibile trasparente, non intenzionalmente oscurantista, né ingenuamente apologetica.
L’architettura che libera i corpi come soluzione per la progettazione post-pandemica
Alle origini del modernismo c'era anche l'intenzione di promuovere uno stile di vita sano e avvicinare l'uomo alla natura, anche con il naturismo. Una lezione dimenticata e da recuperare, se vogliamo mettere la salute al centro della progettazione.
Casa Farnsworth
Casa Farnsworth di Ludwig Mies van der Rohe è una delle residenze paradigmatiche dell’architettura del Novecento. Qui la sua storia, dalla relazione con la committente Edith Farnsworth alle inondazioni recenti.
Come abbiamo abitato durante il lockdown: un diario della quarantena
In un appartamento condiviso, in 35mq, in una casa fuori dal nulla, da soli o in compagnia: comunque “chiusi dentro”. Dal 16 marzo all'8 maggio abbiamo raccolto quotidianamente idee, progetti e storie sull’abitare nei giorni del Coronavirus e su cosa sarebbe successo poi: uno scenario ancora oggi incerto..