I progetti di Zaha Hadid in costruzione in Italia, oggi

Lo studio Zaha Hadid Architects sta portando avanti due grandi progetti in Italia, entrambi al sud: Napoli Porta Est, con la nuova sede del palazzo della regione Campania, e il Museo del Mare a Reggio Calabria.

L’incredibile produzione architettonica di Zaha Hadid, architetta irachena e prima donna ad aver vinto il premio Pritzker nel 2004, è stata così rivoluzionaria e audace da conferirle una fama mondiale. Dalla caserma per i vigili del fuoco di Weil Am Rhein in Germania (1993) alla Guangzhou Opera House in Cina (2010), fino all’Heydar Aliyev Centre a Baku (2013), Hadid è riuscita a farsi un nome tra i progettisti più influenti dell’architettura contemporanea. Oltre a essere una fonte di ispirazione per gli architetti di oggi, dopo la sua morte nel 2016 la sua eredità è stata raccolta dallo studio che conserva  il suo nome, portando avanti le sue idee visionarie: Zaha Hadid Architects. Anche in Italia la sua impronta è inconfondibile, con i progetti milanesi nella zona di CityLife, che comprendono le Residenze Hadid e la Torre Generali, più comunemente nota come “Lo Storto”, e i progetti romani tra cui il celebre Museo Maxxi realizzato nel 2010 e il recentissimo hotel in un palazzo del ‘500.

Oggi, sono due i progetti che aspettiamo di vedere realizzati dallo studio Zaha Hadid Architects, entrambi al sud Italia: uno in Campania, dove lo studio ha già realizzato la Stazione dell’alta velocità di Afragola (Napoli) nel 2013 e la Stazione marittima di Salerno nel 2016, e l’altro in Calabria, affacciato sullo stretto di Messina.

Napoli Porta Est e “Il Faro”, la nuova sede della Regione Campania

Zha si era già aggiudicato il progetto per la riqualificazione di un’area molto complessa della città, Napoli Porta Est, che prevede la realizzazione di un nuovo hub intermodale con l’obiettivo di collegare le tre grandi infrastrutture della città (la stazione ferroviaria, il porto e l’aeroporto). In una seconda fase, lo studio ha ottenuto anche l’incarico per il progetto delle due torri dedicate alla nuova sede della Regione Campania. “Il Faro” sarà composto di due edifici – uno più alto di 100 metri e uno più basso di 80 – che sorgeranno nell’area dell’ex scalo merci delle ferrovie, e i primi render suggeriscono che i progettisti potrebbero essersi lasciati ispirare dalle linee sinuose dei vecchi binari.

Il piano generale consente di trasformare gli oltre 30 ettari di edifici industriali abbandonati, tra cui l'ex fabbrica Manifattura Tabacchi e altri edifici fatiscenti nella zona industriale di Feltrinelli, per l'uso da parte dei residenti della città. È un vero e proprio piano a scala urbana, e prevede l’interramento dei binari delle Linee Vesuviane, la progettazione di nuovi parchi e parcheggi sotterranei. 

Render BrickVisual

Il Museo del Mare di Reggio Calabria

A differenza del progetto napoletano, quello del Museo del Mare – noto anche come “Centro per la cultura del Mediterraneo” – è tra i progetti che l’architetta aveva vinto quando era ancora in vita, nel 2009. Rimasto bloccato per anni per mancanza di fondi, nel 2023 è stato riavviato l’iter grazie ai fondi del Pnrr e il 22 febbraio 2025 è stata posata la prima pietra, ufficializzando così l’inizio dei lavori.

Il progetto si impegna a riqualificare 25mila metri quadrati tra il lungomare Falcomatà e il porto, e comprende due volumi: il Museo del Mediterraneo e un Centro Polifunzionale. La struttura trae ispirazione dalla simmetria radiale della stella marina, come una sorta di trasposizione dal contenuto al contenitore. Con una superficie di 13.400 metri quadrati, il museo ospiterà anche un centro di biologia marina, un acquario, laboratori di restauro, un archivio, una biblioteca, un bar, un ristorante, un’ampia sala congressi e spazi espositivi dedicati a mostre permanenti e temporanee.

Durante il primo incontro ufficiale in preparazione della conferenza dei servizi, tenutosi nel luglio 2023, quando il progetto è stato finalmente sbloccato, Filippo Innocenti, director di Zaha Hadid che ha avuto un ruolo chiave nei progetti già realizzati in Campania, ha affermato: “È un’opera legata al lavoro di Zaha Hadid. Purtroppo lei non è più con noi, ma adesso rimane chiaramente la sua memoria in questo progetto, che diventa importantissimo realizzare secondo il suo concetto originario”.

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