
Ossessione verticale
Dalla vertigine di Babele alla sfida del World Trade Center, un viaggio nell’idea architettonica che ha plasmato miti, arte e il nostro inconscio collettivo.
Matilde Cassani Studio ha trasformato permanentemente gli spazi di Base Milano con un’installazione, Another Week, e Martina Rota l’ha attivata questionando corpi, forza e immagine con una performance.
Dalla vertigine di Babele alla sfida del World Trade Center, un viaggio nell’idea architettonica che ha plasmato miti, arte e il nostro inconscio collettivo.
Il glamour e la raffinatezza dell’Art Déco in mostra a Palazzo Reale un secolo dopo l’Esposizione di Parigi del 1925. Tra i protagonisti, Gio Ponti, a pochi anni di distanza dalla fondazione di Domus nel 1928.
Il racconto sulla fiera, le quotes del direttore Ricciardi e gli eventi da non perdere a Milano, quando la città diventa un riferimento globale per l’arte contemporanea.
Il luogo è un’entità fluida, tra fisico e virtuale, memoria e percezione. “A Place Has a Place Has a Place” sfida la sua stabilità attraverso opere immersive che esplorano paesaggi mutanti e interazioni multispecie.
Noi non abitiamo ambienti, noi siamo l’ambiente
Abbiamo intervistato il chief-curator della 13esima Biennale di Shanghai dal titolo Bodies of Water, il quale descrive le biennali come dispositivi di rilevamento della realtà.
Il compositore Neuf Voix presenta un’opera di musica concreta e un impianto di diffusione sonora da lui stesso progettato nell’edificio modernista di Milano, eretto a fine anni Sessanta.
Dai ritratti evocativi di Lynette Yiadom-Boakye al potente manifesto visivo di Arthur Jafa, “Corps et Âmes” è un percorso tra opere iconiche della Pinault Collection che racconta l’essenza dell’essere umano.
Con “Paradiso”, l'artista del Padiglione Italia 2022 trasforma gli ex Magazzini Raccordati in un luogo di contemplazione e riflessione sulla fragilità del nostro tempo.
Dalle visioni rinascimentali alle distopie futuriste: per secoli artisti e filosofi hanno plasmato il concetto di “città ideale”, fino alle sfide contemporanee di sostenibilità e inclusione.
Tra neon, pittura e scultura, l’opera dell'artista britannica, ora in mostra a Firenze, non cerca conforto, ma esistenza pura: un racconto viscerale di fragilità e resistenza, di vita e perdita.
Diciassette figurine in ceramica smaltata realizzate dal musicista australiano raccontano la storia di un diavolo molto più umano di quanto si pensi in “The Devil – A Life”, ora in mostra al Museum Voorlinden, nei Paesi Bassi.
Ministri, Madonne e mercanti: quando la borsa fa la storia, l'arte (e la cronaca).