Che cos’è il design? In accompagnamento all’articolo di Silvana Annichiarico che pubblichiamo su Domus in occasione della Milano Design Week 2023, abbiamo raccolto l’opinione in merito di un gruppo selezionatissimo di persone molto diverse tra di loro con un preciso tratto in comune: loro il design lo fanno e lo fanno molto bene. Li distinguono l’età, la provenienza geografica, l’esperienza e i percorsi diversi. Li accomuna il design. C’è chi ha fatto la storia, chi la sta facendo ora e chi la farà. Con una unica costante: il design è vivissimo, più vivo di mai. E non smette mai di trasformarsi.
Che cos’è il design, spiegato da 10 importanti designer dei nostri giorni
Abbiamo chiesto a un gruppo selezionato di progettisti di ogni età, tra nuovi talenti, grandi maestri e nomi affermati, di definire la disciplina in poche parole.
Foto di Antonia Adomako
Foto di Olga Antipina
Foto di Vincent Lappartient
Courtesy Hugo Boss
Foto di Wade Zimmerman
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- La redazione di Domus
- 07 aprile 2023
Scopri le definizioni sfogliando la gallery.
“Va da sé che il design dovrebbe essere utile, anche se questa definizione viene spesso trascurata da chi lo rappresenta come uno spettacolo secondario dell’arte. Se ci atteniamo alla concezione tradizionale del design come occupazione pratica, oltre ai suoi aspetti puramente funzionali ve ne sono altri, più misteriosi, i più importanti dei quali consistono nel plasmare e costruire le cose per dar loro lunga vita, sia fisicamente che da un punto di vista visuale, e nel conferire loro il potere di creare ovunque si trovino un buon ambiente, che faccia da sfondo della vita quotidiana.” Leggi anche: Jasper Morrison: “Mi sono mancati Milano e il Salone”
“Che cos’è il design? Per me, personalmente, è un modo di esprimermi. Ed è creare prodotti che siano 'pensati'. Per pensati intendo nel senso più ampio possibile, ovvero riaguardo a come funzionano e cosa aggiungono esteticamente a uno scenario. Il design consiste nel fare il miglior uso possibile del materiale e del processo di produzione. Al contempo, deve rispondere a tutte queste esigenze.”
“Il design lo definirei come un’entità dal corpo organico. Esso non si identifica con delle rappresentazioni conosciute. Semmai, si precisa con diversi linguaggi ed espressioni. La sua natura è più che mai ricca e poliglotta. Se penso al luogo che lo custodisce, esso dovrebbe essere declinato in frammenti sparsi in diversi luoghi urbani, ognuno edificato con linguaggi non coerenti.”
“Per me il design è: uno sguardo di mille metri quando penso di creare qualcosa di nuovo. Una stanchezza totalizzante che so di essermi guadagnato. Trovare un equilibrio tra pensiero e azione. Capire che anche i problemi piccoli sono importanti. Un senso di indipendenza che deriva dall’atto di creare. La consapevolezza che non smetterò mai di imparare. Trovare gioia nelle cose semplici. Una convinzione infondata che posso creare qualsiasi cosa, con il tempo.”
“Cos’è il design?
È una risposta pragmatica e sensibile tramite un’opera / un oggetto/uno spazio a una ricerca prospettica personale o a una domanda posta da un imprenditore, un artigiano, un’istituzione, un utente.
La risposta, nutrita dalla propria epoca, richiede la comprensione dell'interlocutore, sua storia e know-how tecnico e tecnologico per creare opere la cui qualità possa trasmettere benessere, legame affettivo, armonia, ingegnosità, innovazione, durevolezza e desiderio di trasmissione.”
“'Design' è una parola oramai quasi priva di significato, che copre una vasta gamma di processi e attività possibili in molteplici settori confusi – può comprendere l’ingegneria, la decorazione o l’organizzazione dei sistemi. In linea di principio, dovrebbe essere un mezzo di miglioramento”.
“Il design è un aspetto vitale della società progressista. Dà forma ai prodotti e ai sistemi con cui ci confrontiamo quotidianamente. Il design è un modo di pensare che si prende cura delle persone e di qualsiasi altra specie su questo pianeta e nell'universo. Richiede la volontà di assumersi dei rischi, perché fa fronte a contesti in continua evoluzione. Il design è cambiamento.”
“Il design oggi ha trovato la forza di superare limiti e preconcetti del passato, svincolandosi da stereotipi e manifesti, alla ricerca di se stesso nell’individualità autoriale del segno. Non più un volto definito da un’unica direzione, da una singola specificità funzionale/tecnologica, ma una fluidità poliedrica di espressioni.
Il design oggi si occupa di trasformare le tante 'cose' che ci circondano, in oggetti con un’anima, una storia, una coerenza, un sogno.”
“Il design è il linguaggio che ci permette di trasferire nell’oggetto la nostra identità culturale: identità dell’autore, del periodo storico in cui opera, e dell’immaginario che li contraddistingue.”
“Le capacità umane che la natura non ci ha donato, deve fornircele il design”.