Per il primo giorno della Milano Design Week, Domus esplora una selezione di luoghi diversissimi tra di loro. Osserva i perturbanti cataloghi di arredi carcerari di "Prison Times", nei tunnel dei magazzini raccordati occupati come ogni anno da Dropcity, per poi riposarsi nel lusso d'avanguardia della prima collezione di arredi di Giuseppe Porcelli, esposti nel contesto domestico del suo stesso appartamento. Esplora palazzi nobiliari, ad esempio il Museo Poldi Pezzoli allestito da Molteni con "Letters to Milan", l'installazione di Studio Klass dedicata alle architetture milanesi d'autore, e poi corre verso l'ex-periferia industriale, dove la Fondazione Rodolfo Ferrari ospita la terza edizione di Labò, ricco "contenitore" dedicato all'innovazione, tra arte e design, ricerca formale e scientifica.
Si spinge ancora più lontano, fino all'ex-Snia di Varedo, l'ultima scoperta di Alcova, ogni anno più tentacolare (e più contestata) e torna in centro a Palazzo Litta, location più classica e sperimentata dove si svolge "Migrations", l'ultima declinazione di MoscaPartners Variations. Poco distante, nel monumentale e versatilissimo cortile del Palazzo del Senato si lascia ipnotizzare dall'installazione totemica di Juliana Lima Vasconcellos per Lavazza, "Source of pleasure". Poteva mancare un grande maestro del design italiano? La giornata si conclude con Ettore Sottsass e lo showroom di Refin.
1. Alcova - Stabilimento Ex Snia Viscosa
Varedo
7-13 aprile
11:00-19:00 (ultimo ingresso 18:00)

Qualora non foste ancora sicuri che il design possa arrivare ovunque, vi convincerà Alcova che, per il secondo anno, ha allestito le sue location in Brianza, a Varedo. Oltre a Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, quest’edizione porta il design più sperimentale e innovativo in due siti inediti: le Serre di Pasino, che in passato hanno ospitato una delle più grandi coltivazioni di orchidee bianche in Europa e gli stabilimenti abbandonati di Snia, un tempo centro produttivo di viscosa, oggi un edificio industriale abbandonato, in cui l’edera e gli alberi hanno scavalcato le grandi vetrate intrufolandosi negli interni di cemento armato.
Nell’edificio - che a partire da quest’anno sarà oggetto di una grande riqualificazione - a dialogare con la vegetazione e un’infinita quantità di luce naturale, troverete alcune delle tantissime realtà coinvolte: Warm Weekend ha studiato delle microarchitetture nomadi per rendere il rito della doccia o del bagno un atto pubblico, come accade da sempre in alcune culture. Spread racconta le texture della natura piegando dei grandi fogli coloratissimi e Ranieri lavora dei grandi blocchi di pietra lavica. Habitare Materials ha allestito una materioteca: qui potrete farvi guidare dalla curiosità, scegliere e toccare i materiali e metterli insieme in un tavolo pensato per assemblare moodboard; i più attenti troveranno una mattonella fatta con trucioli di alberi di natale e tinta con succo di mirtillo.
2. MoscaPartners Variations - Palazzo Litta
Corso Magenta 24
7-13 aprile
10:00-20:00

Contro le divisioni del contemporaneo, da Palazzo Litta arriva un mondo ampio, raccontato da debutti come l’azienda bangladese Fico, che si presenta col suo radicamento locale su una scena globale, e i Tactile Baltics, le sperimentazioni sui materiali di Estonia, Lettonia e Lituania. L’invito è quello di tornare a percepire i nostri corpi nello spazio.Nel cortile d’onore, l’installazione dell’architetto coreano Byoung Soo Cho (“Nobody Owns the Land”) invita a sdraiarsi a terra; poi ci sono i corpi che interagiscono con strutture complesse e artigianali come in “Design is Courage” della Politecnico di Milano School of Design e i corpi che si definiscono per il loro modo di aggregarsi e plasmare lo spazio, come quelli delle persone non vedenti che hanno progettato con Debonademeo il nuovo divano di Adrenalina. Infine, lo studio giapponese Honoka trasforma le bottiglie d’acqua in materia dal grande potenziale figurativo.
3. Dropcity - Prison Times
Via Sammartini, 38-60
3 aprile - 31 maggio
3-13 aprile - 11:00-19:00
15 aprile - 31 maggio - 15:00-19:00 (solo martedi e venerdi)

Nei Magazzini Raccordati di Dropcity, “Prison Times” mostra un lato delle carceri a cui di certo non siamo abituati a pensare: il design.
Cinque tunnel tematici rappresentano i momenti principali che scandiscono la vita del detenuto, mostrata attraverso alcuni arredi significativi: i letti per ricordare il momento del sonno e della permanenza in cella, con i loro design che variano in base alla “pericolosità” del carcerato; le sedie e i tavoli saldati tra loro per evitare che possano essere utilizzati come armi; il momento della pulizia, con i lavabi e i sanitari di metallo; la sala della videosorveglianza e dell’attesa con diversi tipi di sedute, come quella che sposta appositamente il baricentro per rendere più difficile alzarsi. Infine, le porte delle celle, disposte in fila e dai colori sgargianti, a dispetto dell’idea collettiva.
L’allestimento è asettico, come se fosse uno showroom di complementi di arredo, ma per i penitenziari.
4. Gio Ponti Objects - Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12
8-13 aprile
martedì, giovedì, venerdì 10:00-18:30
mercoledì 10:00-19:30
sabato 10:00-21:00
domenica: 10:00-19:00

Mani, cavalli e orsi, oggetti etruschi. Tutti in metallo. Ci sono vasi e portacandele che sembrano arrivare da un luogo senza tempo. Li ammiri nella sala delle armi del Museo Poldi Pezzoli, proprio dirimpetto al nuovo palazzo Molteni di Van Duysen, una serie di oggetti disegnati dal grande Gio Ponti, nuovo capitolo della collaborazione del brand di arredamento di Giussano con eredi e con l’archivio dedicato al fondatore di Domus: è una collezione che rinasce per la produzione in serie, qui presentata per la prima volta. Protagonisti di un nuovo homescape, suggerisce Molteni.
L’allestimento di Elisa Ossino è delicato e invitante. Sempre al Poldi Pezzoli, la nuova collezione del marchio, esposta nella bellissima orangerie – con vista sul giardino interno – e l’installazione-torre nel cortile d’ingresso che celebra la Milano moderna attraverso l’architettura, il design e la scrittura. Tutto racchiuso in una citazione di Aldo Nove: “Hai voglia a scrivere Milano, Milano. Hai voglia a dire Milano Milano”.
5. Metamorphoses a project by Oliver Laric
Refin Studio, via Melone 2
4-13 aprile
4 aprile dalle 14:00 alle 18:00
5-13 aprile 10:00-18:00
Domenica 6 e 13 aprile chiude alle 16:00

Via Melone è più che altro un vicolo, un passaggio stretto tra due palazzi di Brera, non lontano dall’Accademia. Qui, in un sottoscala, c’è uno spazio che Ettore Sottsass ha ristrutturato negli anni Novanta. Il grande camino in marmo policromo è un importante lascito del maestro di Memphis. Oggi lo spazio è lo showroom di Refin, l’azienda di ceramiche che sta investendo tantissimo nell’arte.
Quest’anno lo fa con Oliver Laric, artista austriaco che si trova a suo agio nel digitale come nel reale. Le sue Metamorfosi nascono da una visita agli stabilimenti del marchio e sono ispirati al cambiamento dei materiali. C’è una serie di sculture e un video, che viene proiettato proprio nella sala del camino.
6. Lavazza - Source of Pleasure by Juliana Lima Vasconcellos - Palazzo del Senato
Via Senato 10
8 -13 aprile
10:00-19:00

Il design del caffè del nuovo millennio si può ridurre a un unico, nuovo elemento che è diventato pervicace nella nostra esperienza di consumo: la capsula. Lavazza la reinventa in una unità che sembra un biscotto ed è fatta al 100% di caffè. Non usa plastica, non usa alluminio, la capsula 100% caffè sparisce una volta usata, senza creare rifiuti.
L’installazione di Juliana Lima Vasconcellos collocata nel cortile di Palazzo Senato prende il racconto del caffè e lo ricompone in un percorso dove il caffè è profumo, è acqua, è vegetazione. Ed è un cuore al centro di un labirinto dove il buio si fa protettivo, avvolgente, rinfrescante. Alla fine, in uno spazio chiarissimo, la nuova macchina Tabli, talmente tecnologica che per farti il caffè usi lo smartphone.
7. Labò 2025 | Crafting tomorrow, Rising ideas
Fondazione Rodolfo Ferrari
Via Biella 6
7-11 aprile
10:00-19:00

Arriva alla terza edizione l'esperienza di Labò, il progetto espositivo curato dal duo francese The Design Blender nei locali della Fondazione Rodolfo Ferrari, ex-azienda farmaceutica omonima. Più di 35 espositori, tra designer indipendenti, artisti, marchi di arredo e case editrici, esplorano "il ruolo del design come un volano di trasformazione e di ricerca, all'incrocio tra metodo e intuizione, rigore e sperimentazione".
Labò colpisce per la varietà dei progetti selezionati, che coprono un'ampia gamma di sfumature dall'installazione speculativa al product design più classico. Su tutto, sorprende la riproduzione in scala 1 a 1 di una Star Home, l'abitazione-tipo disegnata da un team multidisciplinare guidato danesi Ingvartsen Architects, con l'obiettivo di ridurre l'incidenza di malaria e altre malattie respiratorie nella Tanzania rurale. 110 esemplari sono realizzati nel paese africano e monitorati da un team di medici e scienziati; uno (o meglio, mezzo) è visibile ed esplorabile alla Milano Design Week.
8. Garconniere di Giuseppe Porcelli
Luogo segreto
5-10 aprile
Prenotazione via mail a info@giuseppeporcelli.com

Immagina un appartamento al primo piano rialzato di un bel palazzo di zona Città Studi, a due passi dal Politecnico. Una casa che il proprietario, Giuseppe Porcelli, ha riavvicinato al progetto originale. Qui ha ricavato un vestibolo d’ingresso e una stanza da letto per presentare la sua linea di arredi. L’ispirazione è quella di una garconniere, – più pedestremente quello che chiamiamo “lo scannatoio”, lo spazio sessuale per eccellenza del maschio adulto. Ma questa è una gay-rconniere – la chiave di Porcelli che ribalta la narrativa – siamo a Milano, ti aspettavi qualcosa di diverso?
Ci sono opere d’arte, libri, e un bel lavoro di allestimento. Sembra che ogni cosa sia al posto giusto, eppure tutto è personalissimo - ecco forse il libro di Anish Kapoor che effettivamente stona un po’. Una cosa piccola, ma con una cura infinita. I tessuti sono di Fortuny e le opere d’arte di Alex Foxton, della galleria parigina Galerie Derouillon. Da vedere, su prenotazione.
Immagine di apertura: Alcova 2025, interno dello stabilimento Ex Snia Viscosa. Foto Luca Ronzoni

Innovazione e sostenibilità nei materiali da costruzione
La nuova gamma di intonaci termici a base calce di Röfix è progettata per offrire soluzioni avanzate di isolamento.