Milano Design Week

Salone del Mobile e Fuorisalone 2025


Fuorisalone. 8 cose che abbiamo visto e vi consigliamo per il giorno 3

Dalla grande installazione di Es Devlin a Brera alla "casa destrutturata" di Capsule Plaza, passando per la mini-casa di Muji e l'imperdibile Hèrmes, ecco la nostra guida ragionata al meglio del Fuorisalone per il suo terzo giorno.

Il terzo giorno della Design Week di Domus ha due volti opposti e complementari. Cercate emozioni forti? Troverete il meglio del wow effect da Fuorisalone da Glo for Art, che trasforma una sobria corte neoclassica in una coloratissima opera di pop-art di Michela Picchi; nel cortile dell’Accademia di Brera, trasfigurato nei riflessi della biblioteca luminosa di Es Devlin; nelle proposte di “design come esperienza totale” di Capsule Plaza, dedicata quest’anno al tema “Expanded Living”, e nel consueto, infinito, esuberante caleidoscopio di progetti esposti all’Università Statale; e ancora da Hermès, che invade l’open space della Pelota con affascinanti volumi sospesi a mezz’aria.

Al Fuorisalone, però, ci si può anche riposare. Per una pausa rigenerante, Domus è stata da Muji, che ha installato una casa-manifesto super-giapponese in un giardino segreto di Brera, e anche in Porta Nuova, per respirare aria pura tra la vegetazione di “Vertical Connections”. Perché secondo il neurobiologo Stefano Mancuso, consulente esperto per l’istallazione, in città ci vorrebbero più alberi: anche durante la Design Week. 

1. Es Devlin. Library of Light

Accademia delle Belle Arti di Brera, via Brera 28
7-13 aprile 2025, h. 9:00-21:00

Foto Daniele Ratti

Nel corso della sua incredibile carriera, Es Devlin ha creato le scenografie per il mitologico tour del 2005 di Kanye West, Touch the Sky, ma anche per The Weeknd, U2 e Billie Eilish; ha curato la messinscena per diversi teatri, dalla Royal Opera House a Broadway; ha firmato il padiglione UK dell’Expo di Dubai. La sua collaborazione con il Salone del Mobile è una delle cose più belle che vedrete a Milano quest’anno, non solo alla Design Week.

La trovate nel palazzo Brera, quello che ospita la Pinacoteca di Brera, l’accademia di Belle Arti e la Biblioteca Braidense, nel grande chiostro d’ingresso. Intorno alla statua di Napoleone come Marte Pacificatore, Devlin ha creato una grande libreria rotante di 18 metri. La sua superficie specchiata di giorno riflette la luce solare su colonne e statue solitamente al buio. I libri, circa 3mila, sono forniti da Feltrinelli, fondata a Milano nel ‘54. L’installazione include la lettura di Cumberbatch di L’ordine del tempo di Rovelli e scritti della matematica e filosofa Maria Gaetana Agnesi, letti dalla stessa Devlin. Una curiosità: l’originale della statua del Canova è conservata proprio nel Regno Unito, dove Devlin è nata, vive e lavora.

2. Hermès a La Pelota

La Pelota, via Palermo 10
9-13 aprile 2025, h. 10:00-20:00

Foto Francesco Secchi

La Design Week offre poche, pochissime certezze. È il suo bello. Tra i posti dove andare a colpo sicuro, da qualche anno c’è Hermès alla Pelota. Le installazioni della Maison in via Palermo sono diventate un rituale per chi passa da Milano in questi giorni. Con qualche flessione: l’installazione “topografica” dell’anno scorso per molti non è stata abbastanza spettacolare. È invece spettacolarissima quella creata per il 2025: la Pelota trasformata in un gigantesco white box, in cui si stagliano giganteschi solidi sospesi. Feritorie e finestre mostrano al passaggio alcuni pezzi d’arredo del brand: piatti, vasi, tappeti.

Il titolo è “What makes the object”. Il concetto è che per disegnare un oggetto, serve una scatola, “come il blocco di marmo dello scultore”, spiega Hermès. La maison va alle origini dell’atto creativo e lo congela in un’esplosione spettacolare. A terra, il pavimento resta immacolato, senza traccia di impronta: lo colorano solo le luci dell’installazione e sembra un piccolo, grande miracolo rispetto a tanta sciatteria che abbiamo visto di recente anche nelle installazioni di grandissimi (e ricchissimi) brand.

3. IKEA

Tenoha Milano, via Vigevano 18
8-13 aprile 2025, orari variabili

Courtesy Ikea

A 30 anni dalla sua prima apparizione alla Milano Design Week, IKEA torna con una nuova location e si conferma tappa fondamentale del Tortona District. Quest’anno, è qui che l’azienda svedese presenta la sua nuova collezione STOCKHOLM 2025 in anteprima mondiale, con novantasei prodotti unici che incarnano la visione di IKEA sul design democratico. Nello spazio di Tenoha è allestita anche una mostra dal titolo “Do Something. Change Everything.”, che esplora l’impatto a lungo termine delle piccole azioni quotidiane.

L’approccio inclusivo è evidente anche nella scelta di tenere aperto lo spazio fino a sera, con attività collaterali che comprendono performance musicali, talk e workshop creativi, come sempre aperti a tutti e senza necessità di registrazione.
 

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4. Capsule Plaza - Expanded Living

Spazio Maiocchi, via Achille Maiocchi 3, via Achille Maiocchi 23, Piazza Risorgimento 8
7-13 aprile 2025, 10:00-20:00

Foto Daniele Ratti

Torna Capsule Plaza, con qualche diramazione e l’epicentro ancora una volta a Spazio Maiocchi, luogo simbolo di una Milano intellettual-cool con cui Domus ha più di una cosa da spartire. “Aspettatevi qualcosa di diverso dall’anno scorso”, avverte Paul Coumet, co-fondatore di Capsule. Poi, ricorda la prima Plaza, quella che nel 2023 esponeva solo un grande progetto di Formafantasma x Tacchini.

Il concetto di quest’anno, dice Cournet, è l’approccio creativo del design nel creare uno spazio in cui vivere. Il risultato è una sorta di “casa diffusa” con gli arredi di Hem e No-ga (con il primo progetto di legno di Nm3), il bagno di Humanrace con Usm Haller, la cucina di Finemateria con Elica, la stanza d’ascolto di Stone Island. C’è anche uno store, le esposizioni dedicate alla plastica di XL Extralight e all’alluminio sostenibile di Hydro, la bellissima installazione sulla club culture di Pan x Nike dall’altra parte della strada e il satellite in Piazza Risorgimento dove spiccano le opere del designer americano Misha Kahn. E molto altro, tutto da scoprire.

Ora che Alcova ha lasciato Milano, l’ “altra” Design Week è qui: curata, intelligente e al passo con i tempi. 

5. Muji Muji 5.5

Giardino Pippa Bacca, via Tommaso de Cazzaniga angolo Corso Garibaldi 89A
8-13 aprile 2025, h. 10:00-20:00

Foto Francesco Secchi

Un'installazione molto urbana, anzi pressoché extraurbana, quella che Muji presenta alla Design Week 2025. Un giardino nascosto dietro le facciate antiche di corso Garibaldi ospita la casa-manifesto ideata dal duo francese 5:5 (Claire Renard e Jean-Sébastien Blanc). Il piccolo padiglione modulare trasporta nel cuore di Milano la cultura dell'abitare giapponese, a cui si ispira per la definizione dei diversi ambienti: l'ingresso (Genkan) attrezzato per riporre le scarpe degli ospiti, il bagno che riproduce il tradizionale Ofuro, la zona notte con materassi pieghevoli su Tatami, per citarne alcuni. Oggetti e prodotti Muji commentano l'abitazione, per nulla invadenti. La delicata struttura su palafitta della casa si affianca alla fontana esistente nel giardino, che enfatizza il carattere meditativo del luogo. La struttura, ça va sans dire, è realizzata con materiali di riuso ed è a basso consumo energetico.

6. Università Statale

Interni Cre-Action 2025, Università degli Studi, via Festa del Perdono
7-17 aprile 2025, orari variabili

Foto Francesco Secchi

Spiare la torre Velasca (quella vera) attraverso un prisma, e vivere sulla luna. Queste sono le due sorprese che possono capitare a chi volesse avventurarsi nell’ormai consueta e gioiosa visuale che atterra nel cortile del Filarete – Università degli Studi – per Fuorisalone. Sorprese che possono capitare visitando rispettivamente Drifting Yăo – l’installazione di Wubin con Empire, che traslittera lo Yăo, carattere che esprime la luce filtrata dagli alberi, in un tunnel temporale di legno scuro, punteggiato da prismi – e Design for the Moon, la mostra tra scienza e umanesimo a cura di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con Claudio Larcher e Luca Poncellini, e The Design School at Arizona State University col collettivo Astroterra. 

“It’s a celebration!” è invece quello che ci ha detto Ma Yansong di Mad Architects per raccontare la sua The Amazing Plaza, che trasforma il cortile della Farmacia in una piazza italiana dove nastri di Etfe irraggiano da un padiglione centrale. Siamo nella scala della grande installazione, dove si distinguono anche le vele di Piero Lissoni per Sanlorenzo nel simmetrico Cortile del ‘700, e gli archi giganti 3d-printed che ripensano l’uso degli scarti di marmo in Aevum (Eternity) di Zaha Hadid Architects

7. Portanuova Vertical Connection

Piazza Gae Aulenti 12
7-13 aprile 2025, h. 10:00-21:00

Foto Daniele Ratti

Città e natura, vita urbana e rispetto dell’ambiente: ossimori o complementi necessari? È una domanda non scontata, su cui riflette l’installazione site-specific “Vertical Connection”, in piazza Gae Aulenti, disegnata dallo studio Evastomper, con la curatela di Stefano Mancuso, neurobiologo. È il pezzo forte del quartiere di Porta Nuova per il Fuorisalone 2025: una struttura temporanea in tubi innocenti, totalmente reversibile, riutilizzabile e interamente ricoperta di vegetazione. È una rappresentazione sintetica di una città futura più verde, a impatto zero, che interagisce con chi la attraversa grazie alle tecnologie digitali dell’AI. Una chicca per i cleptomani di gadget e souvenir da design week: ogni visitatore può portare con sé una piantina

8. Glo - Hyper Portal

Moscova 18, via della Moscova 18
7-13 aprile 2025, h. 10:00-20:00

Foto Francesco Secchi

"Hyper Portal", l'opera che Michela Picchi realizza per glo for art alla Milano Design Week 2025, dialoga per contrasto con la sua location storica. Nella corte quadrata tardo-neoclassica di via Moscova 18, spoglia e rigorosa, Picchi inserisce un cubo sgargiante, ricoperto da sinuose campiture di colore ispirate alla pop-art e all'arte surrealista.

L'esperienza è immersiva perché la decorazione prosegue sul pavimento della corte e ricompare anche sulle sue superfici verticali, all'interno delle finestre. Ancora più immersivo è l'interno del cubo: soffitto e pavimenti specchiati e pareti percorse da onde colorate interattive, che reagiscono con i movimenti dei visitatori. È uno spazio intimo e allegro, che invita a "collaborare" con gli altri ospiti per moltiplicare le variazioni e le sfumature.

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