Milano Design Week

Salone del Mobile e Fuorisalone 2025


Milano Design Week. 8 cose che abbiamo visto e vi consigliamo per il giorno 2

Ormai l’abbiamo capito: l’errore da non fare al Fuorisalone è pensare di sapere cosa ci piacerà. Dalla riedizione degli arredi trasformabili di Magistretti a novità come 6:am, in questa guida del martedì ce n’è per tutti. 

Il martedì è il giorno in cui la Design Week entra nel vivo. Alla Fiera di Rho apre il Salone. Ma il Salone del Mobile è anche presente in città, al Castello Sforzesco, dove  nell'anno di Euroluce il grande regista teatrale Bob Wilson crea uno spettacolo dove la luce è fondamentale e nel ruolo da protagonista c'è la Pietà Rondanini di Michelangelo. 

A pochi passi, nel quartiere di Brera, un tempo quartiere degli artisti, oggi district degli showroom, prendono vita alcune delle installazioni più belle e attese di tutta la Design Week. È tra queste vie dai nomi evocativi – Pontaccio, Fiori Scuri e Fiori Chiari – che si dipanano le code fuori dai portoni dove si dischiudono le location dove tutti vorrebbero entrare. È qui che prendono luogo anche le esposizioni di molte delle maison di moda presenti alla Design Week, come quella di Gucci e 2050+ che vi raccontiamo in questa guida.

Ma anche nel resto di Milano i distretti rivelano installazioni imperdibili: da Porta Venezia a 5Vie alla zona di via Tortona e dei Navigli, ecco i must di questa design week, scelti tra i tantissimi che abbiamo visto in questi giorni.

1. Mother di Robert Wilson

Museo Pietà Rondanini , Castello Sforzesco, Piazza Castello
8 aprile-18 maggio, h. 9.00-18:00

Foto Lucie Jansch

Quando un musicista scrive una composizione per un’opera d’arte, una installazione o una architettura, solitamente si dice che la sonorizza. Manca invece il verbo che indica quello che ha fatto Bob Wilson: ha creato uno spettacolo teatrale con protagonista una statua - non una qualunque, ma quella incompiuta a cui Michelangelo lavorò fino alla morte. Mother è l’incontro fuori dal tempo tra geni nell’ultima fase della loro vita – a Wilson e Buonarroti aggiungi Alvo Part, classe 1935, che ha composto lo Stabat Mater che la accompagna. Wilson mette il palco con l’orchestra alle spalle del pubblico.

La scena è tutta per la statua in cui madre e figlio emergono da un unico blocco. Le luci la svelano lentamente, la illuminano, la percorrono. All’inizio è commovente, poi sembra reiterato, alla fine un po’ troppo prevedibile, Mother è così perfetto e ovvio che risulta superfluo come se fosse stato creato da un BobWilsonGPT. E forse la Pietà Rondanini, simbolo di Milano perché i cittadini l’hanno comprata con una sottoscrizione collettiva, non ne aveva bisogno. Resta comunque uno degli eventi imperdibili di questa Design Week e un segnale che il Salone del Mobile di Maria Porro, che è dietro alla “teatralizzazione” della Pietà, vuole avere un ruolo sempre più culturale e sempre più in città.

2. Two–Fold Silence di 6:am

Piscina Cozzi, Viale Tunisia 35
6—12 aprile, h. 11:00-19:00

Foto Daniele Ratti

6:AM, lo studio fondato da Francesco Palù ed Edoardo Pandolfo nel 2018, specializzato nel progetto e nella produzione di oggetti in vetro, realizza la sua prima mostra personale alla Milano Design Week 2025. “Two-Fold Silence" è un cocktail ben dosato è assolutamente riuscito di ingredienti da Fuorisalone: una location inedita e davvero affascinante, le docce anni ‘30 da tempo in abbandono della Piscina Cozzi, tutte in lastre di travertino massiccio; una selezione di una quarantina di oggetti raffinatissimi, a cavallo tra design e arte, tra produzione di serie e pezzi unici, tra disegni originali di 6:AM e altri di nomi noti (tra cui Hannes Peer e studiolucaguadagnino); un ottimo sottofondo sonoro, astratto e d’atmosfera, a cura di Invernomuto. Consigliatissimo.

3. Carpanese Home

Via Statuto 4, Milano
8-13 aprile, h. 10:00-19:30

Carpanese Home DoubleL Bill By Simone Bonanni
Carpanese Home DoubleL Bill By Simone Bonanni. Foto Silvia Rivoltella

Carpanese Home torna al Fuorisalone 2025 con Unfolding, una collezione che ridefinisce il legame tra funzione, scultura ed equilibrio. Undici arredi firmati Bonaguro, Bonanni e Zorzenoni uniscono design raffinato e maestria artigianale. Il progetto prende vita in "Beyond the Shape", un’esposizione immersiva curata da Federico Peri nel cuore del Brera Design District. Ogni arredo è collocato su pedane con superfici raccordate per evocare un set fotografico, mentre sulle pareti un collage visivo e narrativo unisce schizzi, fotografie e frammenti di catalogo. Tra forme stilizzate, volumi sovrapposti e soluzioni multifunzionali, la collezione racconta l’anima creativa di Carpanese Home, raccontando il processo creativo del brand in uno degli storici distretti del Fuorisalone.

 

Informazione pubblicitaria

4. Vico e Campeggi alla Torre

Torre al Parco, via Giuseppe Revere 2/4
7-13 aprile, h. 10:00-18:30

Foto Daniele Ratti

I più navigati avranno imparato che il Fuorisalone è anche l’occasione per addentrarsi in edifici e siti solitamente inaccessibili. L’esposizione curata da Campeggi è la chanche per affacciarsi (senza dover fare la fila) in uno dei grattacieli più interessanti di Milano, la Torre al Parco di Vico Magistretti e Franco Longoni. Nell’atrio, uno spazio progettato con la cura nei dettagli e nei materiali di un interior, è stato allestito un salotto con i pezzi della Vico Collection, la serie di arredi firmati dal maestro del design italiano e rieditati dall’azienda che ha fatto del design democratico un manifesto.

Nell’appendiabiti Broomstick, il divano letto Oblò, la panca Ospite, la sedia sdraio Piccy e la libreria Moma, riconoscerete una sintesi della filosofia progettuale di Magistretti, ovvero quella legata a un design semplice e accessibile a tutti, che nasce da intuizioni brillanti e si adatta alle esigenze più diverse; un design trasformabile, nomade e versatile e allo stesso tempo semplicissimo, tanto da poterlo raccontare al telefono, come diceva lui. La mostra, allestita con la semplicità con cui una panca sa diventare un letto, è raccontata insieme alla storia dell’edificio in un catalogo che troverete lì. 

5. Gucci - Bamboo Encounters

Chiostri di San Simpliciano, Piazza Paolo VI, 6
8-13 aprile, h. 10:00-18:00
Su prenotazione

Foto Francesco Secchi

Sintetica, silenziosa, raffinatissima: la mostra “Bamboo Encounters” ai chiostri di San Simpliciano, curata per Gucci da 2050+, lo studio di Ippolito Pestellini Laparelli, è un perfetto antidoto contro la fatigue da Design Week, che presto o tardi colpisce anche i “salonisti” più sperimentati. Il tema proposto dalla maison, una riflessione sul bambù utilizzato per il manico dell’iconica borsa del 1947, è declinato da sette tra designer e artisti in forme sintetiche e astratte.

Spesso appare in negativo o in dettagli selezionati, evitando qualsiasi sconfinamento vernacolare. Il palco e il padiglione progettati da 2050+ sono uno sfondo e un contenitore all’altezza della qualità delle opere. Gli aquiloni di Kite Club, che ondeggiano delicati nel cielo dei chiostri, sono la poetica ciliegina sulla torta di una mostra che meriterebbe di proseguire oltre i ristretti confini temporali del Fuorisalone.

6. Superdesign Show – Unforgettable! 25 Years of Happy Design!

Superstudio Più, via Tortona 27
7-13 aprile, h. 11:00-21:00

Foto Francesco Secchi

Luci a intermittenza, musica psichedelica e i pezzi più iconici del design internazionale. Si tratta della mostra di Superdesign Show, che in occasione dei suoi 25 anni di vita ha raccolto in un unico ambiente tutti gli oggetti che ne hanno segnato la storia. La poltrona Acerbis del ’71 di Nanda Vigo, la Hill House 1 di Mackintosh del 1902, e ancora la Minikitchen di Joe Colombo e la Revolving Cabinet di Shiro Kuramata: sono solo alcune delle icone che troverete in questa mostra di “Unforgettable”.

Ma chi spera di riuscire a fotografare qualcosa dovrà impegnarsi molto, perché questa è tutt’altro che una mostra instagrammabile: dall’alto, le luci si accendono e si spengono sugli arredi, che restano visibili solo per qualche secondo, alternandosi in un loop apparentemente disordinato e disorientante. Se avete più tempo, consigliamo di fare un salto negli spazi dedicati agli “oggetti felici”, dove troverete mini-sedie da tenere sul palmo di una mano, tributi a Marcel Duchamp e separé trasparenti.

7. The Last Pot: Il Tornitore Matto by Alessi

Biblioteca Ostinata, via Osti 6
8-12 aprile, h. 10:00-19:00

Foto Francesco Secchi

Pare che la stampa italiana, almeno inizialmente, non abbia reagito bene all’idea di una collezione funeraria da parte di Alessi. Ovviamente questa reazione la rende solo più interessante e a tutti gli effetti la raccolta di urne in mostra alla biblioteca di via Osti, disegnata da De Lucchi, è una piccola gioia di discontinuità rispetto a tanta ovvietà in mostra al Fuorisalone.

Nomi eccellenti del design, tra cui De Lucchi stesso, il guest editor 2020 di Domus David Chipperfield e Audrey Large propongono urne per umani e animali con accompagnamento letterario. Philippe Starck e la moglie Jasmine presentano una strana combo urna osso + foto tridimensionale del caro defunto, si ispira all’antico Egitto quella di Anastassiades, mentre è una urna da tenere in braccio quella di Giulio Iacchetti, anche creatore insieme ad Alberto Alessi del progetto del Tornitore Matto all’interno del quale le urne sono state sviluppate.

+1. Domus porta Bjarke Ingels al Politecnico di Milano

Aula Magna Giampiero Pesenti, edificio 13, piano 2, via Bonardi 9
9 aprile, h. 17:00

Foto Claus Troelsgaard

In occasione della Milano Design Week 2025, il 9 aprile alle ore 17:00 Domus torna al Politecnico di Milano per un incontro con Bjarke Ingels, fondatore dello studio architettonico Bjarke Ingels Group (Big), guest editor della testata nel 2025 e uno dei principali riferimenti globali per l’architettura contemporanea. Ingels terrà uno speech incentrato sui materiali, protagonisti della sua Domus 2025, e sul Materialismo Rivisitato.

Piuttosto che un simbolo di consumismo, il materialismo può essere recuperato come fondamento del design, dell’artigianato e della creazione spaziale. Esplorando l'interazione dinamica tra materiali, tecnologia e ideali umani, diventa possibile ripensare l’ambiente costruito come spazio per la diversità, il dialogo e nuovi modi di vivere. 

Immagine di apertura: Mother di Robert Wilson. Foto Lucie Jansch

Innovazione e sostenibilità nei materiali da costruzione

La nuova gamma di intonaci termici a base calce di Röfix è progettata per offrire soluzioni avanzate di isolamento.

  • Informazione pubblicitaria
Promo testo stripe
Immagine mobile promo

Altri articoli di Domus Salone

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram