Progetto emblematico tra le riqualificazioni recentemente portate a termine a Parigi sotto l’egida pubblica, Morland Mixité Capital ha cambiato il volto della vecchia prefettura cittadina – un edificio razionalista anni ’60 caratterizzato da una facciata a griglia, da molti considerato tra i più austeri della capitale – all’insegna della pianificazione urbana a uso misto. Abitazioni e residenze sociali, negozi e servizi alla cittadinanza, terziario, mercato, ristoranti e hotel: inaugurata lo scorso maggio, la struttura di 43.600 mq ubicata ai margini del Marais trova il suo riscatto attraverso la firma di David Chipperfield e un’installazione site-specific di Oliafur Eliasson collocata sullo scenografico rooftop con vista sui principali monumenti della città.
TiTi Palacio, il locale parigino in stile Gen Z che si ispira al Crystal Palace
Sopra le arcate progettate da Chipperfield, nuovi interni mescolano piante e toni pastello per ricreare un mondo immersivo e rassicurante.
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
foto Rodrigo Apolaya
View Article details
- Giulia Zappa
- 19 settembre 2022
- Parigi
- Atelier olk
- 700 mq
- Interni
- 2022
Il ristorante TiTi Palacio viene ad occupare il primo piano del blocco costruito tra le due ali originarie dell’edificio, proprio sopra la successione di voluttuose volte in cemento che distinguono il nuovo varco di accesso alla struttura. Interamente vetrato su ogni lato, lo spazio è ripensato da Atelier Olk seguendo un’ispirazione che guarda al Crystal Palace e alla suggestione di immersione nella natura che questo ricreava grazie all’uso delle piante. L’effetto cattedrale non viene turbato dall’utilizzo di partizioni, mentre sono gli arredi a segmentare le tre principali aree del locale – il caffè, il ristorante e il bar – e a tenere salda la coerenza visiva attraverso una palette orientata sui toni del verde, del rosa e del legno naturale.
Sviluppato in lunghezza su 40 metri, il bar si impreziosisce con rivestimenti in marmo e zellige e usa una impalcatura di tubolari in legno per esaltare la sua ritmicità. Intorno, piante e sedie Thonet circondano i tavoli, che richiamano a loro volta le quinte e le nicchie a parete. Una soluzione nell’air du temps, che esalta l’effetto bolla attraverso geometrie coese, colori di e un simulacro di verde, e sembra meno interessato alla coesione con il linguaggio architettonico circostante.
- Interni
- 700 mq
- 700-900 k€ pre-IVA
- Atelier Olk
- Olivier Lekien Architecte
- Marine Mercier, Camille Piraud Restaurant concept consultant: Brasserie Rosie
- Merci Raymond
- Joanna Spadiliero
- Reflet
- Ana MD
- Venitex
- El Gaucho
- Fracim
- 4J évènements
- 2022