Le migliori ristrutturazioni del 2024

Il riuso dell’architettura è un valore comune, ci racconta una selezione dai progetti pubblicati quest’anno, tra simboli che rinascono, grandi stazioni, piccoli club, musei, case, e prevedibilmente molta Parigi.

Continuando la nostra esplorazione in un anno di Domus, anche quella categoria che abbraccia tutte le altre, la renovation, ci ha parlato di architetture che assumono un valore nel momento in cui lo assumono per la collettività, spesso nel momento in cui a darglielo è un’idea di riuso.

E questo avviene senza distinzione di funzione, geografia, e soprattutto di scala. Partiamo da Parigi, che nel 2024 si è ripensata profondamente, tra Notre Dame che riapre, il Grand Palais restaurato per le Olimpiadi, e la rinascita temporanea del Tati – ex “Galeries Lafayette du pauvre”, come lo chiamò il fondatore – per riunire la comunità internazionale del basket. Dall’enorme stazione-manifesto di Mad Architects in Cina al piccolo surf di grande significato per un’altra comunità – quella dei surfer in Ghana – abbiamo poi incontrato musei ripensati ad Amsterdam da Marcelis e Cournet o creati da Mecanoo dentro palazzi scozzesi, il teatro di Wright a Taliesin che riapre, diverse visioni di diverse campagne, e case dal Canada alla Svizzera, che ripensano il valore della storia custodito nella struttura, o riflettono sull’idea dell’abitare per chi lavora, portandola dal ‘900 a oggi.

Parigi ritrova Notre Dame, dove è tutto come prima, ma non il design…

Sono le sette di sera del 15 aprile 2019 quando la cattedrale di Notre Dame, gioiello dell’architettura gotica del XII secolo nonché tra le chiese più visitate al mondo, vede il suo tetto consumarsi sotto la furia delle fiamme. A fronte di uno shock così severo, la ricostruzione diventa una prerogativa di riscatto nazionale. Continua a leggere

…e ritrova il Grand Palais, restaurato da Chatillon Architectes

Il Grand Palais è una certa idea della Francia, grandeur e peripezie comprese. Costruito a tempo di record sulle ceneri del Palais de l’Industrie, questo enorme complesso progettato per accogliere l’Esposizione Universale del ‘900 si erge fin dalla sua inaugurazione a un nuovo simbolo della modernità. Grande come la reggia di Versailles, incarna una visione architettonica che risponde ad un’idea combinata di splendore e progresso. Continua a leggere

Ancora Parigi, dove Jordan ha rigenerato gli ex magazzini Tati Barbès per celebrare il basket

Fondata dal giovane immigrato tunisino Jules Ouaki nel 1948, la catena di grandi magazzini Tati — nota per aver trasformato l’industria della moda con i suoi tessuti a basso costo e la caratteristica fantasia vichy in rosa— debuttò a Parigi con il suo negozio di punta Barbès nel 18° arrondissement, un quartiere abitato da comunità di immigrati provenienti da molteplici background diasporici. Continua a leggere

La stazione di Mad a Jiaxing che vuole essere un modello per le infrastrutture cinesi

Situato nel centro di Jiaxing, una città storica a 100 chilometri a sud-ovest di Shanghai, il progetto sostituisce una vecchia stazione ferroviaria che sorgeva sul sito tra il 1995 e il 2019, con una superficie di soli 4000 metri quadrati, ormai inadatta a una città in rapida espansione. Continua a leggere

Un antico municipio in Scozia, trasformato in museo da Mecanoo

Il Museo di Perth restaurato dallo studio olandese Mecanoo è uno dei luoghi simbolo della storia e della cultura scozzese, che oggi ospita il pezzo di arenaria probabilmente più famoso del mondo, quella Stone of Scone – nota anche come Stone of Destiny – per secoli motivo di discordia tra Inghilterra e Scozia dai tempi di Edoardo I Plantageneto. Continua a leggere

Il nuovo Stedelijk Museum di Paul Cournet e Sabine Marcelis ad Amsterdam

Con una collezione che vanta circa 90.000 opere dal 1870 ad oggi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam è il museo di arte moderna e contemporanea più importante dei Paesi Bassi. Per celebrare il 750° anniversario della città, il Museo ha rinnovato i suoi spazi di ingresso per renderli più accessibili e attrattivi per tutta la comunità, con l’obiettivo di avvicinare al mondo dell’arte un’utenza sempre più eterogenea. Continua a leggere

La trasformazione di un rudere in Sardegna, da selva abbandonata a spazio pubblico

A Simala, un piccolo paese in Sardegna, lo studio di Martino Picchedda ha trasformato un vecchio rudere in un nuovo luogo pubblico. Quella che una volta era una casa si apre così all’esterno, la selva di piante che infestava il luogo abbandonato lascia che la pavimentazione lapidea e i lacerti murari descrivano una nuova idea di spazio, e quello che era un arco di ingresso lascia che dalla strada si acceda all’area e alla sua rinnovata identità. Continua a leggere

Un antico mulino in Bretagna diventa una cantina contemporanea

In Francia, nella penisola di Rhuys, il comune di Sarzeau ha avviato un processo per rilanciare la cultura vinicola locale, che per secoli aveva caratterizzato l’area, posta nel cuore della Bretagna.
Per riattivare la filiera si è tornati a piantare specie vinicole, ma anche a rigenerare e restaurare alcuni dei manufatti antichi che costellavano le campagne. Continua a leggere

Da fienile ad abitazione, una trasformazione in Veneto

Un ex fienile situato in un’abitazione colonica dei primi del ‘900, a Rosà in provincia di Vicenza, è stato trasformato in un appartamento contemporaneo da Didonè Comacchio Architects. Un tempo posizionato sopra una stalla, l’ambiente ha mantenuto alcune delle sue caratteristiche originali: la ruvidezza dei mattoni e del legno, la robustezza dei pilastri che scandiscono gli ambienti, la forma ad arco della finestra all’ingresso, l’equilibrio e la regolarità spaziale. Continua a leggere

Dal garage alla vita contemporanea, un recupero nel Canada rurale

Agire in un’ottica sostenibile, attenta al contesto e all’ecosistema, è un’azione che non può essere legata alle sole grandi opere urbane. In Canada, l’Atelier l’Abri ha sviluppato un approccio al riuso di un vecchio garage costruito negli anni ’70, che prevede un’operazione attenta e di qualità su un manufatto rurale, mantenendo i caratteri tipici della zona, ma agendo profondamente sull’inserimento di nuovi spazi al suo interno. Continua a leggere

Una ristrutturazione pensata per la comunità, nella Mecca ghanese del surf

Busua, un piccolo villaggio sulla costa occidentale del Ghana, è una “Mecca” per i surfisti che qui si raccolgono da tutto il paese per cercare di dominare la grande onda. Lungo la sconfinata spiaggia sabbiosa, tra la vegetazione rigogliosa e il tessuto di minute costruzioni, gli architetti Glenn DeRoché e Juergen Strohmayer hanno ristrutturato l’edificio con una sola stanza che ospita Surf Ghana (un’organizzazione che promuove l’empowerment giovanile attraverso lo sport) e che costituisce il punto di ritrovo principale per i giovani nella zona. Continua a leggere

Il restauro di una casa sul Lago Maggiore che ripensa l’architettura antica…

Il progetto ha trasformato una vecchia casa contadina immersa nell’atmosfera del Verbano lasciandola in uno stato di apparente rovina, con interventi chirurgici che mettono in mostra le qualità intrinseche dell’edificio originale. L’approccio di “conversione delicata” che caratterizza il lavoro degli architetti non punta alla conservazione integrale, bensì a una trasformazione attenta, che lascia in vista i muri in pietra locale, integrando grandi aperture asimmetriche che orientano lo sguardo verso il paesaggio lacustre. Continua a leggere

E la ristrutturazione di una casa anni ‘30 a Verona a Verona che ripensa l’abitare condiviso

Residenza Savonarola è un nuovo spazio co-living realizzato nel quartiere di Porto San Pancrazio, a Verona, all’interno di un edificio destinato dal primo Novecento ad ospitare le famiglie dei ferrovieri.
Il vincolo storico-testimoniale, che ha imposto di mantenere la sagoma e i caratteri tipologici originari, ha portato lo studio Romano Tinazzi a reinventare gli spazi interni attraverso inserimenti radicali, in termini di materiali e di percezione. Continua a leggere

Le tre vite di una casa a Stoccolma

Sulla sommità di un pendio che si getta sul lago Järlasjön, una casa unifamiliare costruita negli anni ’20 si apre sul paesaggio naturale. La casa, già ampliata e modificata varie volte tra gli anni ’70 e ’90, presentava un carattere eclettico, in cui tuttavia le diverse trasformazioni avevano profondamente alterato il progetto originario. Continua a leggere

Lo Hillside Theater di Frank Lloyd Wright a Taliesin, che riapre dopo 5 anni

L’Hillside Theater a Taliesin Nord, in Wisconsin, è stato finalmente riaperto dopo cinque anni di lavori di restauro, realizzati da un team che ha seguito lo stesso spirito collaborativo promosso da Frank Lloyd Wright nelle sue tenute-laboratoriali a cielo aperto. Costruito nel 1932 come sala polifunzionale,  nel tempo l’Hillside Theater è diventato un teatro vero e proprio, amatissimo dalla comunità, in cui Wright organizzava proiezioni di film a 50 centesimi, con incluso un caffè accanto al camino. Continua a leggere

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