A Milano, gli spazi verdi hanno da sempre rappresentato delle occasioni di sperimentazione e di apertura ai linguaggi dell’arte e della creatività. Basta pensare alla storia di Parco Sempione e ai numerosi interventi dei quali si è fatto scenario durante le edizioni della Triennale di Milano.
10 opere d’arte da scoprire nei parchi di Milano
L’arte pubblica a Milano è parte del tessuto urbano, e anche nei parchi della città non mancano opere di artisti più o meno contemporanei. Ve ne raccontiamo dieci tutte da scoprire.
Foto: Paola Di Bello, Courtesy Nctm e l’arte
Foto: JasonParis via Wikimedia Commons
Foto: Stefano Scarlassare via Wikimedia Commons
Foto: Mike Peel via Wikimedia Commons
Riccardo Benassi, “Daily Desiderio”, 2018, courtesy ArtLine Milano. Foto: Alberto Fanelli
Fausto Melotti, I Sette Savi
Foto: Mister No via Wikimedia Commons
Foto: Saggittarius A via Wikimedia Commons
Courtesy Wunderkammern Elena Domenichini
Foto: Mister No via Wikimedia Commons
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- Carla Tozzi
- 08 gennaio 2025
Questo slancio verso la creazione di un dialogo tra l'arte contemporanea e la cittadinanza – che spesso accompagna progetti di riqualificazione o di rigenerazione di aree dismesse – continua nel presente, con iniziative come quella di ArtLine nel nuovo parco di CifyLife, così come in altri luoghi, forse meno noti ma che hanno lasciato un'impronta duratura, contribuendo a trasformare il volto della città.
Abbiamo selezionato dieci opere da scoprire nei parchi di Milano, che raccontano non solo l'estro degli artisti, ma anche il profondo legame con il contesto cittadino.
Immagine di apertura: Bagni Misteriosi, Giorgio De Chirico, Giardino di Triennale Milano. Foto LIL.PAOLO da Wikimedia Commons
Il Teatro Continuo di Alberto Burri, realizzato nel 1973 per la XV Triennale di Milano, è una struttura teatrale aperta situata nel Parco Sempione. Formata da sei pannelli mobili dipinti di bianco e nero, la sua posizione crea una sorta di telescopio prospettico che inquadra il Castello Sforzesco da un lato e l’Arco della Pace dall’altro. Originariamente concepito come spazio libero e accessibile alla cittadinanza, fu demolito nel 1989 a causa delle condizioni di forte degrado della struttura, e poi ricostruito nel 2015, in occasione dell’Expo e del centenario della nascita del grande artista.
In occasione della XV Triennale di Milano, la mostra curata da Giulio Macchi Contatto Arte-Città aveva l’obiettivo di avvicinare l’arte ai cittadini, trasformando spazi urbani in chiave partecipativa. Tra le dodici opere commissionate per Parco Sempione, oltre al Teatro Continuo di Burri, c’è anche il singolare Chiosco Scultura di Giorgio Amelio Roccamonte. Si tratta di una scultura realizzata interamente in cemento armato, che funge da piccolo padiglione per la lettura, accessibile a tutti.
Un’altra opera lascito del progetto di Macchi per la Triennale di Milano del 1973 in Parco Sempione è Accumulazione Musicale di Arman. Il concetto di accumulazione è centrale nella visione dell’artista, e nel caso di questa scultura pubblica, Arman ha inglobato sedie in ferro di diversa foggia in una colata di cemento a formare dei gradoni, mentre dal podio emergono trombe e altri strumenti musicali, realizzando una struttura somigliante a una cavea teatrale a servizio della città. Attualmente degradata dall’azione degli agenti atmosferici, per quest’opera è previsto un intervento di restauro per la pulitura e il consolidamento della struttura.
Una delle opere di arte pubblica simbolo della città si trova in Parco Sempione, nel giardino di Triennale Milano: si tratta dei Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico, anche questi realizzati nel 1973 per la XV Triennale. Una vasca dalle forme sinuose dalla quale emergono due nuotatori, un trampolino, una palla e diversi altri elementi compongono l’enigmatica opera, che ha subito un importante intervento di restauro terminato definitivamente nel 2015 in occasione di Expo. All'interno del Museo del Novecento, sono esposte le sculture originali dei bagnanti e del pesce, sostituite da copie nella sede originale.
Tra le costruzioni degli archistar nel quartiere CityLife, il parco pubblico progettato dagli studi Gustafson Porter in gruppo con Melk, One Works e Ove Arup, accoglie numerose opere pubbliche del progetto ArtLine. Tra queste, Daily Desiderio (2018) di Riccardo Benassi: una struttura minimale in alluminio con un display LED che trasmette ogni giorno un nuovo messaggio testuale, gestito da un sistema di broadcasting autonomo. Il ciclo di messaggi proseguirà per tutta la vita dell'artista e, dopo la sua morte, ricomincerà in loop.
Il gruppo scultoreo I Sette Savi di Fausto Melotti, collocato nel giardino del PAC e visibile dall’interno attraverso la grande e luminosa vetrata protagonista dell’edificio disegnato da Ignazio Gardella, rappresenta sette figure in marmo di Carrara immerse nella natura, simbolo di un misticismo silenzioso. Quella dell’istituzione milanese è l’ultima versione dell’opera, datata 1981: la prima, intitolata Costante Uomo fu realizzata originariamente nel 1936 per la VI Triennale su commissione dello studio BBPR e andò successivamente distrutta.
I quattro cavalieri dell'apocalisse e il bianco cavallo della pace è un gruppo scultoreo di Harry-Pierre Rosenthal, situato nei Giardini Pubblici di Porta Venezia, intitolati a Indro Montanelli dal 2002. L’artista, nato a Vienna nel 1922, da autodidatta iniziò a dedicarsi alla scultura nel 1946, con la sua prima mostra personale a Parigi nel 1968. L’opera dei quattro cavalieri acquistata dal Comune di Milano nel 1976, si compone di quattro statue di cavalieri su basamenti di diverse altezze: due cavalli sono raffigurati rampanti, uno in movimento slanciato in avanti e uno in posizione statica. Una quinta statua senza basamento rappresenta un cavallo fermo, nell’atto di brucare l'erba.
Il Parco Industria Alfa Romeo - Portello, inaugurato nel 2011 e progettato dagli architetti Charles Jencks e Andreas Kipar, è un’area verde nell’omonimo quartiere residenziale. Il parco si presenta diviso in tre aree concepite secondo una simbologia tutta legata al tempo. Sulla collinetta principale è definito un percorso che si snoda seguendo una forma di doppia elica culminante nel suo punto più alto con la scultura metallica Helix di Charles Jencks, omaggio al tema della vita, ma anche alla città che ha saputo trasformarsi e rigenerare i suoi spazi, proprio come quello del parco che sorge sull'ex area Alfa Romeo.
In zona NoLo, nel Parco Trotter si trova un grande murale in bianco e nero realizzato nel 2020 dal famoso duo romano di street artist Sten Lex, nell’ambito di un progetto di arte partecipata per il rilancio delle periferie promosso dalla Casa degli Artisti e Lacittàintorno. I due artisti, noti per il loro stile distintivo con la tecnica dello stencil, hanno realizzato un'opera che riflette la storia del luogo, con un forte legame con la comunità e l’ambiente circostante. Il lavoro comprende due murales, il primo intitolato Paesaggio industriale landscape sul lato di via Padova, e Screen, stencil poster adiacente alla scuola del Parco Trotter e all’ex Convitto.
Una scultura contemporanea che è un vero e proprio tributo a Leonardo da Vinci e al suo genio: si trova all’ingresso dell’Ippodromo di Milano ed è stata realizzata dall’artista Nina Akamu nel 1999, ma la sua storia inizia diversi secoli prima. Ludovico Sforza nel 1482 commissionò a Leonardo da Vinci la creazione della statua equestre più grande del mondo in onore del padre, ma il progetto restò incompiuto. Ripreso negli anni Settanta da un collezionista e un imprenditore americani, è stato portato a termine alla fine degli anni Novanta dall’artista giapponese-statunitense. La statua è stata poi donata alla città di Milano, realizzando così un sogno che risaliva al Rinascimento.