10 opere d’arte da scoprire nei parchi di Milano

L’arte pubblica a Milano è parte del tessuto urbano, e anche nei parchi della città non mancano opere di artisti più o meno contemporanei. Ve ne raccontiamo dieci tutte da scoprire.

1. Teatro Continuo, Alberto Burri, 1973 – Parco Sempione Il Teatro Continuo di Alberto Burri, realizzato nel 1973 per la XV Triennale di Milano, è una struttura teatrale aperta situata nel Parco Sempione. Formata da sei pannelli mobili dipinti di bianco e nero, la sua posizione crea una sorta di telescopio prospettico che inquadra il Castello Sforzesco da un lato e l’Arco della Pace dall’altro. Originariamente concepito come spazio libero e accessibile alla cittadinanza, fu demolito nel 1989 a causa delle condizioni di forte degrado della struttura, e poi ricostruito nel 2015, in occasione dell’Expo e del centenario della nascita del grande artista.

Foto: Paola Di Bello, Courtesy Nctm e l’arte

2. Chiosco Scultura, Giorgio Roccamonte, 1973 – Parco Sempione In occasione della XV Triennale di Milano, la mostra curata da Giulio Macchi Contatto Arte-Città aveva l’obiettivo di avvicinare l’arte ai cittadini, trasformando spazi urbani in chiave partecipativa. Tra le dodici opere commissionate per Parco Sempione, oltre al Teatro Continuo di Burri, c’è anche il singolare Chiosco Scultura di Giorgio Amelio Roccamonte. Si tratta di una scultura realizzata interamente in cemento armato, che funge da piccolo padiglione per la lettura, accessibile a tutti.

Foto: JasonParis via Wikimedia Commons

3. Accumulazione Musicale, Arman, 1973 – Parco Sempione Un’altra opera lascito del progetto di Macchi per la Triennale di Milano del 1973 in Parco Sempione è Accumulazione Musicale di Arman. Il concetto di accumulazione è centrale nella visione dell’artista, e nel caso di questa scultura pubblica, Arman ha inglobato sedie in ferro di diversa foggia in una colata di cemento a formare dei gradoni, mentre dal podio emergono trombe e altri strumenti musicali, realizzando una struttura somigliante a una cavea teatrale a servizio della città. Attualmente degradata dall’azione degli agenti atmosferici, per quest’opera è previsto un intervento di restauro per la pulitura e il consolidamento della struttura.

Foto: Stefano Scarlassare via Wikimedia Commons

4. Bagni Misteriosi, Giorgio De Chirico, 1973 – Parco Sempione (Triennale Milano) Una delle opere di arte pubblica simbolo della città si trova in Parco Sempione, nel giardino di Triennale Milano: si tratta dei Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico, anche questi realizzati nel 1973 per la XV Triennale. Una vasca dalle forme sinuose dalla quale emergono due nuotatori, un trampolino, una palla e diversi altri elementi compongono l’enigmatica opera, che ha subito un importante intervento di restauro terminato definitivamente nel 2015 in occasione di Expo. All'interno del Museo del Novecento, sono esposte le sculture originali dei bagnanti e del pesce, sostituite da copie nella sede originale.

Foto: Mike Peel via Wikimedia Commons

5. Daily Desiderio, Riccardo Benassi, 2018 – Parco di CityLife Tra le costruzioni degli archistar nel quartiere CityLife, il parco pubblico progettato dagli studi Gustafson Porter in gruppo con Melk, One Works e Ove Arup, accoglie numerose opere pubbliche del progetto ArtLine. Tra queste, Daily Desiderio (2018) di Riccardo Benassi: una struttura minimale in alluminio con un display LED che trasmette ogni giorno un nuovo messaggio testuale, gestito da un sistema di broadcasting autonomo. Il ciclo di messaggi proseguirà per tutta la vita dell'artista e, dopo la sua morte, ricomincerà in loop.

Riccardo Benassi, “Daily Desiderio”, 2018, courtesy ArtLine Milano. Foto: Alberto Fanelli

6. I Sette Savi, Fausto Melotti, 1981 – Giardino del PAC Il gruppo scultoreo I Sette Savi di Fausto Melotti, collocato nel giardino del PAC e visibile dall’interno attraverso la grande e luminosa vetrata protagonista dell’edificio disegnato da Ignazio Gardella, rappresenta sette figure in marmo di Carrara immerse nella natura, simbolo di un misticismo silenzioso. Quella dell’istituzione milanese è l’ultima versione dell’opera, datata 1981: la prima, intitolata Costante Uomo fu realizzata originariamente nel 1936 per la VI Triennale su commissione dello studio BBPR e andò successivamente distrutta.

Fausto Melotti, I Sette Savi

7. I quattro cavalieri dell'apocalisse e il bianco cavallo della pace, Harry-Pierre Rosenthal, 1976 – Giardini Pubblici di Porta Venezia I quattro cavalieri dell'apocalisse e il bianco cavallo della pace è un gruppo scultoreo di Harry-Pierre Rosenthal, situato nei Giardini Pubblici di Porta Venezia, intitolati a Indro Montanelli dal 2002. L’artista, nato a Vienna nel 1922, da autodidatta iniziò a dedicarsi alla scultura nel 1946, con la sua prima mostra personale a Parigi nel 1968. L’opera dei quattro cavalieri acquistata dal Comune di Milano nel 1976, si compone di quattro statue di cavalieri su basamenti di diverse altezze: due cavalli sono raffigurati rampanti, uno in movimento slanciato in avanti e uno in posizione statica. Una quinta statua senza basamento rappresenta un cavallo fermo, nell’atto di brucare l'erba.

Foto: Mister No via Wikimedia Commons

8. Helix, Charles Jencks, 2011 – Parco Industria Alfa Romeo - Portello Il Parco Industria Alfa Romeo - Portello, inaugurato nel 2011 e progettato dagli architetti Charles Jencks e Andreas Kipar, è un’area verde nell’omonimo quartiere residenziale. Il parco si presenta diviso in tre aree concepite secondo una simbologia tutta legata al tempo. Sulla collinetta principale è definito un percorso che si snoda seguendo una forma di doppia elica culminante nel suo punto più alto con la scultura metallica Helix di Charles Jencks, omaggio al tema della vita, ma anche alla città che ha saputo trasformarsi e rigenerare i suoi spazi, proprio come quello del parco che sorge sull'ex area Alfa Romeo.  

Foto: Saggittarius A via Wikimedia Commons

9. Murales di Sten & Lex, 2020 – Parco Trotter In zona NoLo, nel Parco Trotter si trova un grande murale in bianco e nero realizzato nel 2020 dal famoso duo romano di street artist Sten Lex, nell’ambito di un progetto di arte partecipata per il rilancio delle periferie promosso dalla Casa degli Artisti e Lacittàintorno. I due artisti, noti per il loro stile distintivo con la tecnica dello stencil, hanno realizzato un'opera che riflette la storia del luogo, con un forte legame con la comunità e l’ambiente circostante. Il lavoro comprende due murales, il primo intitolato Paesaggio industriale landscape sul lato di via Padova, e Screen, stencil poster adiacente alla scuola del Parco Trotter e all’ex Convitto.

Courtesy Wunderkammern Elena Domenichini

10. Cavallo di Leonardo, Nina Akamu, 1999 – Ippodromo del Galoppo di Milano Una scultura contemporanea che è un vero e proprio tributo a Leonardo da Vinci e al suo genio: si trova all’ingresso dell’Ippodromo di Milano ed è stata realizzata dall’artista Nina Akamu nel 1999, ma la sua storia inizia diversi secoli prima. Ludovico Sforza nel 1482 commissionò a Leonardo da Vinci la creazione della statua equestre più grande del mondo in onore del padre, ma il progetto restò incompiuto. Ripreso negli anni Settanta da un collezionista e un imprenditore americani, è stato portato a termine alla fine degli anni Novanta dall’artista giapponese-statunitense. La statua è stata poi donata alla città di Milano, realizzando così un sogno che risaliva al Rinascimento.

Foto: Mister No via Wikimedia Commons

A Milano, gli spazi verdi hanno da sempre rappresentato delle occasioni di sperimentazione e di apertura ai linguaggi dell’arte e della creatività. Basta pensare alla storia di Parco Sempione e ai numerosi interventi dei quali si è fatto scenario durante le edizioni della Triennale di Milano.

Questo slancio verso la creazione di un dialogo tra l'arte contemporanea e la cittadinanza – che spesso accompagna progetti di riqualificazione o di rigenerazione di aree dismesse – continua nel presente, con iniziative come quella di ArtLine nel nuovo parco di CifyLife, così come in altri luoghi, forse meno noti ma che hanno lasciato un'impronta duratura, contribuendo a trasformare il volto della città.

Abbiamo selezionato dieci opere da scoprire nei parchi di Milano, che raccontano non solo l'estro degli artisti, ma anche il profondo legame con il contesto cittadino.

Immagine di apertura: Bagni Misteriosi, Giorgio De Chirico, Giardino di Triennale Milano. Foto LIL.PAOLO da Wikimedia Commons

1. Teatro Continuo, Alberto Burri, 1973 – Parco Sempione Foto: Paola Di Bello, Courtesy Nctm e l’arte

Il Teatro Continuo di Alberto Burri, realizzato nel 1973 per la XV Triennale di Milano, è una struttura teatrale aperta situata nel Parco Sempione. Formata da sei pannelli mobili dipinti di bianco e nero, la sua posizione crea una sorta di telescopio prospettico che inquadra il Castello Sforzesco da un lato e l’Arco della Pace dall’altro. Originariamente concepito come spazio libero e accessibile alla cittadinanza, fu demolito nel 1989 a causa delle condizioni di forte degrado della struttura, e poi ricostruito nel 2015, in occasione dell’Expo e del centenario della nascita del grande artista.

2. Chiosco Scultura, Giorgio Roccamonte, 1973 – Parco Sempione Foto: JasonParis via Wikimedia Commons

In occasione della XV Triennale di Milano, la mostra curata da Giulio Macchi Contatto Arte-Città aveva l’obiettivo di avvicinare l’arte ai cittadini, trasformando spazi urbani in chiave partecipativa. Tra le dodici opere commissionate per Parco Sempione, oltre al Teatro Continuo di Burri, c’è anche il singolare Chiosco Scultura di Giorgio Amelio Roccamonte. Si tratta di una scultura realizzata interamente in cemento armato, che funge da piccolo padiglione per la lettura, accessibile a tutti.

3. Accumulazione Musicale, Arman, 1973 – Parco Sempione Foto: Stefano Scarlassare via Wikimedia Commons

Un’altra opera lascito del progetto di Macchi per la Triennale di Milano del 1973 in Parco Sempione è Accumulazione Musicale di Arman. Il concetto di accumulazione è centrale nella visione dell’artista, e nel caso di questa scultura pubblica, Arman ha inglobato sedie in ferro di diversa foggia in una colata di cemento a formare dei gradoni, mentre dal podio emergono trombe e altri strumenti musicali, realizzando una struttura somigliante a una cavea teatrale a servizio della città. Attualmente degradata dall’azione degli agenti atmosferici, per quest’opera è previsto un intervento di restauro per la pulitura e il consolidamento della struttura.

4. Bagni Misteriosi, Giorgio De Chirico, 1973 – Parco Sempione (Triennale Milano) Foto: Mike Peel via Wikimedia Commons

Una delle opere di arte pubblica simbolo della città si trova in Parco Sempione, nel giardino di Triennale Milano: si tratta dei Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico, anche questi realizzati nel 1973 per la XV Triennale. Una vasca dalle forme sinuose dalla quale emergono due nuotatori, un trampolino, una palla e diversi altri elementi compongono l’enigmatica opera, che ha subito un importante intervento di restauro terminato definitivamente nel 2015 in occasione di Expo. All'interno del Museo del Novecento, sono esposte le sculture originali dei bagnanti e del pesce, sostituite da copie nella sede originale.

5. Daily Desiderio, Riccardo Benassi, 2018 – Parco di CityLife Riccardo Benassi, “Daily Desiderio”, 2018, courtesy ArtLine Milano. Foto: Alberto Fanelli

Tra le costruzioni degli archistar nel quartiere CityLife, il parco pubblico progettato dagli studi Gustafson Porter in gruppo con Melk, One Works e Ove Arup, accoglie numerose opere pubbliche del progetto ArtLine. Tra queste, Daily Desiderio (2018) di Riccardo Benassi: una struttura minimale in alluminio con un display LED che trasmette ogni giorno un nuovo messaggio testuale, gestito da un sistema di broadcasting autonomo. Il ciclo di messaggi proseguirà per tutta la vita dell'artista e, dopo la sua morte, ricomincerà in loop.

6. I Sette Savi, Fausto Melotti, 1981 – Giardino del PAC Fausto Melotti, I Sette Savi

Il gruppo scultoreo I Sette Savi di Fausto Melotti, collocato nel giardino del PAC e visibile dall’interno attraverso la grande e luminosa vetrata protagonista dell’edificio disegnato da Ignazio Gardella, rappresenta sette figure in marmo di Carrara immerse nella natura, simbolo di un misticismo silenzioso. Quella dell’istituzione milanese è l’ultima versione dell’opera, datata 1981: la prima, intitolata Costante Uomo fu realizzata originariamente nel 1936 per la VI Triennale su commissione dello studio BBPR e andò successivamente distrutta.

7. I quattro cavalieri dell'apocalisse e il bianco cavallo della pace, Harry-Pierre Rosenthal, 1976 – Giardini Pubblici di Porta Venezia Foto: Mister No via Wikimedia Commons

I quattro cavalieri dell'apocalisse e il bianco cavallo della pace è un gruppo scultoreo di Harry-Pierre Rosenthal, situato nei Giardini Pubblici di Porta Venezia, intitolati a Indro Montanelli dal 2002. L’artista, nato a Vienna nel 1922, da autodidatta iniziò a dedicarsi alla scultura nel 1946, con la sua prima mostra personale a Parigi nel 1968. L’opera dei quattro cavalieri acquistata dal Comune di Milano nel 1976, si compone di quattro statue di cavalieri su basamenti di diverse altezze: due cavalli sono raffigurati rampanti, uno in movimento slanciato in avanti e uno in posizione statica. Una quinta statua senza basamento rappresenta un cavallo fermo, nell’atto di brucare l'erba.

8. Helix, Charles Jencks, 2011 – Parco Industria Alfa Romeo - Portello Foto: Saggittarius A via Wikimedia Commons

Il Parco Industria Alfa Romeo - Portello, inaugurato nel 2011 e progettato dagli architetti Charles Jencks e Andreas Kipar, è un’area verde nell’omonimo quartiere residenziale. Il parco si presenta diviso in tre aree concepite secondo una simbologia tutta legata al tempo. Sulla collinetta principale è definito un percorso che si snoda seguendo una forma di doppia elica culminante nel suo punto più alto con la scultura metallica Helix di Charles Jencks, omaggio al tema della vita, ma anche alla città che ha saputo trasformarsi e rigenerare i suoi spazi, proprio come quello del parco che sorge sull'ex area Alfa Romeo.  

9. Murales di Sten & Lex, 2020 – Parco Trotter Courtesy Wunderkammern Elena Domenichini

In zona NoLo, nel Parco Trotter si trova un grande murale in bianco e nero realizzato nel 2020 dal famoso duo romano di street artist Sten Lex, nell’ambito di un progetto di arte partecipata per il rilancio delle periferie promosso dalla Casa degli Artisti e Lacittàintorno. I due artisti, noti per il loro stile distintivo con la tecnica dello stencil, hanno realizzato un'opera che riflette la storia del luogo, con un forte legame con la comunità e l’ambiente circostante. Il lavoro comprende due murales, il primo intitolato Paesaggio industriale landscape sul lato di via Padova, e Screen, stencil poster adiacente alla scuola del Parco Trotter e all’ex Convitto.

10. Cavallo di Leonardo, Nina Akamu, 1999 – Ippodromo del Galoppo di Milano Foto: Mister No via Wikimedia Commons

Una scultura contemporanea che è un vero e proprio tributo a Leonardo da Vinci e al suo genio: si trova all’ingresso dell’Ippodromo di Milano ed è stata realizzata dall’artista Nina Akamu nel 1999, ma la sua storia inizia diversi secoli prima. Ludovico Sforza nel 1482 commissionò a Leonardo da Vinci la creazione della statua equestre più grande del mondo in onore del padre, ma il progetto restò incompiuto. Ripreso negli anni Settanta da un collezionista e un imprenditore americani, è stato portato a termine alla fine degli anni Novanta dall’artista giapponese-statunitense. La statua è stata poi donata alla città di Milano, realizzando così un sogno che risaliva al Rinascimento.