Migliaia di case fatte con lo stampino o, come diremmo oggi, copia-incollate; abitazioni ammassate, spesso realizzate con materiali economici e dalla qualità architettonica infima: le tract house sono la degenerazione del “sogno americano”. Si prometteva felicità con una casa indipendente per ogni famiglia, un giardino e il parcheggio per la macchina, che diventa l’unico strumento di connessione personale con la città. Il risultato sono quartieri in cui manca quella vitalità urbana che solo la diversità formale e funzionale, e la stratificazione architettonica possono offrire. Oggi, questo fenomeno nato nel Nord America è invece sinonimo di un’estrema monotonia urbana, che possiamo trovare in molte altre parti del mondo: dalle periferie sterminate di Città del Messico a molte città cinesi. Risultato di un lungo processo culturale, queste aree possono essere considerate oggi una condizione di partenza da cui iniziare a progettare: un contesto critico in cui gli architetti possono – anzi, devono – intervenire per provare a migliorare la vita quotidiana di coloro che nelle Tract House ci vivono.
Ripensare la tract house nordamericana
Nelle sterminate periferie di Los Angeles, Tim Gorter Architect trasforma una residenza banale in una residenza aperta e moderna.
Foto Andy Wang – W Architectural Photography
Foto Andy Wang – W Architectural Photography
Foto Andy Wang – W Architectural Photography
Foto Andy Wang – W Architectural Photography
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Pianta piano terra
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- Salvatore Peluso
- 19 maggio 2021
- Los Angeles
- Tim Gorter Architect (TGA)
- ristrutturazione
Il lavoro dello studio Tim Gorter Architect (TGA) si concentra sulla singola unità, ed è un esercizio di ripensamento integrale della tipologia della tract house. Il progetto Residence Mar Vista, a Los Angeles, conserva la struttura originale ma trasforma l’abitazione da uno spazio buio e angusto in una residenza aperta e moderna. Volumi con il tetto piano, uniti da una copertura a sbalzo, sostituiscono il classico tetto a falde senza aumentare l’altezza complessiva della casa, mentre grandi superfici vetrate prendono il posto delle aperture puntuali. La riprogettazione comprende anche l’aggiunta di un nuovo volume, che ospita un home office, sulla parte anteriore della casa, la cui sequenza di ingresso è stata completamente ripensata. La sfida progettuale più complessa affrontata dallo studio statunitense è il ripensamento del camino esistente, che per le normative della California non poteva essere spostato. Questo diventa un elemento scultoreo indipendente, che richiama quelli progettati dal maestro Frank Lloyd Wright, attorno a cui si organizzava tutta la zona giorno. TGA ha trasformato una casa banale in una residenza d’autore. Ma la sfida per cambiare questi quartieri è molto più complessa e non passa certo dai singoli progetti, anche se virtuosi. Quali azioni dobbiamo attuare per trasformare questi sobborghi in quartieri diversi, aperti e accoglienti?
- Mar Vista Residence
- Los Angeles
- ristrutturazione
- Tim Gorter Architect (TGA)
- 2020