Come Domus ha avuto modo di osservare, l’architettura brutalista ha lasciato un’eredità importante ma talvolta controversa. Sviluppatosi nel secondo dopoguerra a partire dall’Inghilterra come corrente architettonica in aperta contestazione dei principi e degli stilemi fino ad allora dominanti nel Movimento Moderno, per poi diffondersi in tutto il mondo, il Brutalismo presenta elementi ricorrenti, nonostante le variabili di contesto: il lessico scarnificato e “antigrazioso” fatto di volumi massivi e rigorosi, il funzionalismo schietto tradotto nell’impianto planivolumetrico chiaro ed efficiente e nella struttura rigorosamente a vista, l’uso entusiastico del cemento armato al grezzo come materiale preferenziale sia per le caratteristiche strutturali e di economicità sia per le valenze figurative.
Nonostante gli ardori dei sostenitori che leggono in questa architettura orgogliosamente anti-intellettuale, che parla alle masse dei cui bisogni si fa interprete, soprattutto nell’ambito delle architetture civiche e per la comunità, una “rozza” (come la definirono gli Smithson) ma potente poetica, non mancano i detrattori che vi rintracciano l’emblema delle disfunzioni della città moderna, per via del rapporto talvolta indifferente e non sempre risolto con il contesto ambientale e del degrado materiale che ha spesso minato la durevolezza delle opere.
Dall’Italia agli Stati uniti, dalla Tunisia al Giappone, Domus ha selezionato 10 architetture brutaliste “a rischio” di sopravvivenza che oggi, vittime del decadimento, del cambio di vento del mercato, di un’assenza di visione programmatica da parte di enti pubblici e investitori, languono in attesa di capire se risorgere a nuova vita o cedere ai colpi del bulldozer.
Immagine di apertura: Hilario Candela, Miami Marine Stadium, Miami, Stati Uniti. Foto Felix Mizioznikov da Adobe Stock

Eclisse: l’arte dell’invisibile rivoluziona il design d’interni
Leader nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa, Eclisse ridefinisce il concetto di spazio abitativo. Attraverso soluzioni come Syntesis Line, l’azienda trasforma le porte in elementi di design continuo.