Superimpose ha progettato un centro culturale a Changzhi, una città nella provincia cinese dello Shanxi. La principale sfida dello studio era quella di non cancellare il patrimonio industriale esistente, cercando di preservare e rigenerare gli edifici “storici”, piuttosto che demolire tutto e pensare a un intervento ex novo. Il Changzhi City Expo ospita uno spazio espositivo, sale riunioni, uffici e un auditorium. In fase progettuale è stato fondamentale capire gli elementi caratteristici dell’edificio: la struttura modulare, i murales con slogan politici e il ritmo della facciata.
Cina. Superimpose salva il patrimonio industriale dalla demolizione
Lo studio pechinese Superimpose Architecture ha riconvertito un edificio industriale in un centro culturale, valorizzando caratteristiche e dettagli originali con interventi puntuali.
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- 07 maggio 2018
- Changzhi, China
- Superimpose Architecture
- 6.000 mq
- centro culturale
- 2018
La facciata strutturale originale era nascosta da un’estensione sul lato est, con una struttura relativamente più compatta. Superimpose ha proposto la rimozione di tutte le suddivisioni interne dell’estensione, facendola diventare il nuovo ingresso del complesso e mostrando la facciata originale della fabbrica principale. L’essenza dell’estensione è mantenuta inquadrando le finestre e le porte originali senza alcun riempimento. La ripetitività del prospetto sud è evidenziata dall’inserimento di una griglia di alluminio nero e da finestre con doppi vetri trasparenti, con porte girevoli azionabili per eventi all’aperto. In generale, Superimpose ha valorizzato caratteristiche e dettagli originali, con interventi studiati e minimali. Materiali e manovalanza sono locali e sono dei fondamentali elementi di progetto, sin dalle prime fasi.
- Re-Veil
- centro culturale
- Changzhi, Cina
- Superimpose Architecture – Carolyn Leung, Ben de Lange, Ruben Bergambagt
- Carolyn Leung, Ben de Lange, Ruben Bergambagt, Pablo Gonzalez, Huimin Xie, Xiaoyu Xu
- 6.000 mq
- 2018