Border Crossing esagera l’isteria pubblica e la paura che alimentano i sentimenti antimigratori, raffigurante il migrante come una minaccia in agguato al di fuori delle porte europee. Marta Monge esplora il punto di vista del migrante, guardando il viaggio verso l'Europa e le molte prove che lo status di “clandestinità” comporta.
Il risultato è una serie di oggetti alterati, che esplorano le potenzialità di soluzioni progettuali ad hoc. Ognuno di essi rappresenta una frontiera e cerca di incapsulare in funzione, materiali ed estetica gli ostacoli da superare per attraversare un confine preciso. Dietro di loro, non c’è un designer, ma un immigrato illegale, determinato a completare il suo viaggio.
Border Crossing
Design: Marta Monge
Università: Central Saint Martins