Bjarke Ingels Group (Big) si è aggiudicato il concorso per la progettazione della nuova sede del Museo di Storia Naturale di Debrecen, la seconda città più grande dell'Ungheria. L’edificio, situato nel sito di un’ex area sportiva ai margini di una foresta secolare, andrà a sostituire l’attuale sede urbana dell’istituzione, con l’obiettivo di potenziare il ruolo di protagonista culturale della città a scala internazionale.
Nelle parole di Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo di Big:” la storia naturale è una materia a me cara, così cara che ho chiamato il mio figlio maggiore Darwin. A tal fine, è un grande onore essere stato incaricato di realizzare il Museo di Storia Naturale ungherese nella Grande Foresta di Debrecen. Il nostro progetto è concepito come un'intersezione di sentieri e linee di discendenza. Nastri di paesaggio che si intersecano si sovrappongono per produrre una serie di nicchie e habitat, sale e gallerie, fondendo l'interno e l'esterno, l'intimo e il mastodontico in una continuità senza soluzione di continuità. Il risultato è una collina artificiale in una radura della foresta; geometricamente chiara ma dolcemente organica, una dimora appropriata per le meraviglie del mondo naturale".
Il complesso è caratterizzato, come d’abitudine di Big, da una semplicità cristallina e disarmante che non toglie carattere e spettacolarità all’intervento. Tre volumi tra loro intrecciati e sovrapposti che si innalzano dal suolo boschivo come sotto una spinta endogena formano un impianto a forma di stella composto da colline artificiali organicamente integrate con il contesto. Una trama di percorsi, piazze e spazi aperti serpeggia rendendo accessibile il museo da ogni lato e raccordandolo al tessuto urbano e al paesaggio. La struttura in legno massiccio, i rivestimenti di facciata in legno carbonizzato locale e le coperture inclinate a verde, piantumate con specie autoctone, sfumano il confine tra costruzione e natura. All’interno, cinque sale espositive permanenti e una per mostre temporanee ed eventi, servizi pubblici, strutture educative e di ricerca si snodano attorno alla hall centrale al piano terra mentre, al livello superiore, il ristorante e la biblioteca schiudono viste spettacolari sulle chiome degli alberi.

Particolare attenzione è rivolta alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’impronta ecologica dell’opera. Come afferma Hanna Johansson, partner dello studio Big: "abbiamo immaginato il Museo di storia naturale ungherese come parte integrante del suo ambiente, sia “modellato da” sia “plasmante” il paesaggio circostante. (...) Il museo attinge alla massa termica del terreno e integra sistemi energetici in loco, tra cui circuiti geotermici e pannelli fotovoltaici, per garantire un clima interno stabile tutto l'anno. Invece di preservare semplicemente il sito, l'edificio lo ripristina e lo valorizza, rigenerando la biodiversità e adattandosi silenziosamente all'ambiente circostante".


Vanità Living. La rivoluzione degli specchi al Salone del Mobile
Vanità Living presenta al Salone del Mobile 2025 "Ercole" e "Flirt", specchi innovativi per un'illuminazione personalizzata basati sulla tecnologia "Ghost Mirror". L'azienda di Aviano, attenta a sostenibilità e sicurezza, conferma la sua leadership nel settore dell'arredo di design.