Lo scenario è quello della vecchia Parigi ora vetrina esclusiva del lusso, a due passi da Place Vendôme e dai giardini delle Tuileries. Varcata la soglia, però, i legami con “l’air de Paris” si perdono, mentre si dissimulano in maniera più sottile i codici del glamour patinato dei tanti flagship store che affollano i dintorni.
A Parigi, il nuovo flagship store di Off-White firmato OMA
Se Virgil Abloh è un alchimista della contaminazione, il flagship store del suo marchio Off-White punta a ritrovare lo stesso effetto: mescolare qualche idea su Parigi e sulla moda, senza temere l’eterogeneità.
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
Foto Benoit Florençon, courtesy OMA
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- Giulia Zappa
- 14 luglio 2021
- Parigi
- OMA
- Showroom
- 2021
Il nuovo showroom di Off-White, progettato da OMA sotto la direzione di Ellen Van Loon, si impone come la celebrazione di una contemporaneità che si costruisce attraverso una modalità additiva, livello sopra livello, componendo gli ambienti con una stratificazione progressiva di suggestioni e materiali.
Lo spazio, disposto su tre piani con accesso su rue de Castiglione, si apre con un vestibolo circolare realizzato in vetro corrugato che dà accesso ad una sala rivestita in travertino e puntellata di archi, pensata tanto per il retail che come location per sfilate. Il colpo d’occhio, però, non è definitivo: l’entrata secondaria da Rue du Mont Thabor cambia le carte in tavola con un pavimento in terrazzo e mobili su misura dove sono ospitati i prodotti dei marchi che lavorano in partnership con Off-White.
Ai piani superiori, il mezzanino si ispira ai negozi di souvenir e sfrutta il vincolo del soffitto basso per ricreare ambienti intimi dove sono allestite le collezioni casa e bambino. Al secondo piano, quello delle collezioni uomo, il climax della sommatoria di finiture sembra infine arrivare alla sua apoteosi. Qui, i materiali finiscono per ritrovarsi e moltiplicarsi, mescolando travertino, metallo verniciato, grigliati, legno e vivaci impiallacciature, una su tutte quella rossa sullo sfondo, cornice ideale per accendere lo spazio quando quest’ultimo svela ancora una volta la sua natura ibrida aprendosi a serate, concerti ed eventi.
- Showroom
- OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
- Lina Jaidi, Camille Filbien, Natalie Konopelski, Valerio di Festa, Alexandru Tintea, Claudio Araya, Yushang Zhang, Giada Zuan
- De Studio (chandeliers), Barbarito Bancel Architectes
- Parigi
- 2021
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri
Un progetto di OMA - Ellen van Loon, Samir Bantal, Giulio Margheri