50+ porta carta igienica: tra collectible design e politiche ambientali

“Il privato è politico”, noto slogan degli anni Sessanta, è tornato di recente a essere un punto cardine della lotta, dal basso, ai cambiamenti climatici. Da questo motto sembra partire la mostra “Under / Over”, che la galleria losangelina Marta promuove in collaborazione con l’azienda Plant Paper fino al 1 novembre 2020. “Il bagno è un luogo di politiche sociali e ambientali,” afferma la galleria. L’esposizione parte dal più privato degli ambienti domestici e la più privata delle nostre abitudini, mettendoli in relazione con una delle questioni più urgenti del nostro tempo. 

“Un’unica società, di proprietà di Koch Industries, controlla il 29% del mercato della carta igienica in Nord America. Con l’acquisto di soffici rotoli di candida carta bianca, avvolti nella plastica, molti americani stanno involontariamente contribuendo agli sforzi politici conservatori di imprese come Koch Industries. Questo gruppo ha investito milioni di dollari nella soppressione del diritto al voto, nella crescita del sistema carcerario privato e nel sovvertimento di politiche ambientali di buon senso”, raccontano gli organizzatori della mostra. Secondo le stime diffuse dalla galleria di Los Angeles, ogni giorno nel mondo vengono “scaricati nel water” circa 27.000 di alberi scaricati ogni giorno nei bagni del mondo; per ogni rotolo di carta igienica vengono consumati 140 litri di acqua pulita e circa 4 litri di candeggina, formaldeide e altre sostanze chimiche.

Per mettere al centro questo tema che lega design e politiche ambientali la galleria ha chiamato 50 e più designer internazionali per disegnare un porta carta igienica. Queste sono opere che uniscono funzione e diletto, oggetti che utilizziamo quotidianamente ma che il mondo del design sembra aver dimenticato, o addirittura snobbato. Se al mondo esistono infinite varianti della sedia, è quasi impossibile invece trovare dei porta carta igienica d’autore. Il mondo del bagno è forse l’ambiente della casa che più resiste alle trasformazioni e alle sperimentazioni domestiche. “Under / Over” è quindi interessante anche perché lo avvicina al mondo in grande crescita del collectible.