Che fine hanno fatto gli Nft?

Dopo la fomo che ha caratterizzato la bolla qualche anno fa, gli Nft sembrano solo un ricordo. Ma è davvero tutto finito?

Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 il mercato degli Nft – quel certificato di proprietà salvato su blockchain di un bene digitale – raggiungeva il suo picco, travolgendo gli investitori in una vera e propria fear of missing out collettiva che, cavalcando l’onda dell’entusiasmo per la possibilità di creare artificialmente dei pezzi unici, aveva rapidamente portato alla famosa bolla speculativa. Cifre da capogiro hanno fatto la storia, come l’iconico Everydays: The First 5000 Days di Beeple, venduto per la sorprendente cifra di 69 milioni di dollari, o CryptoPunk #5822, passato di mano per 23 milioni. Soltanto due anni dopo, l’isteria collettiva sembra aver lasciato spazio a un sommesso requiem: nel 2023, il portale specializzato CryptoSlam riportava un crollo del 92% nel volume degli scambi dei non-fungible token, con un prezzo medio sceso dell’84% e un calo del numero degli acquirenti del 47%. 

Homer Pepe, Rare Pepe Wallet Homer Pepe, la carta NFT attualmente più costosa e più rara della prima collezione NFT a raccogliere successo di pubblico: Rare Pepe Wallet, creata nel 2016. L’ultima asta che l'ha vista protagonista risale al 2018, acquistata in Ethereum per un valore corrispondente a circa 320.000 dollari.

Genesis, primo CryptoKitties Genesis è il primo NFT generato tra i CryptoKitties, la collezione che ha portato gli NFT alle luci della ribalta, i gattini che congestionarono il network di Ethereum per il numero inaspettatamente elevato di vendite, a pochi giorni dalla loro uscita nel dicembre 2017. Genesis è nato nel novembre 2017 e è attualmente posseduto da Stimpson J. Cat che lo ha acquistato per la somma di 246926 Ether attualmente corrispondenti a circa 750.000 dollari.

MoonCat #3531 MoonCat #3531 appartiene a una collezione lanciata nel 2017, e che di recente è stata “adottata” da Sotheby’s: i MoonCat.

Sir Gregory, Axie Infinity Sir Gregory è attualmente l’NFT con più valore su Axie Infinity, il videogioco online basato su NFT che negli ultimi mesi ha visto crescere vertiginosamente i suoi utenti e di conseguenza anche il valore dei suoi token. Acquistato nel giugno 2021 per la somma di 369 Ether, attualmente corrispondenti a 800.000 Dollari. Il valore di rarità di questi personaggi, utilizzabili nel gioco, dipende dai loro attributi e dalle loro “parti mistiche”. Sir Gregory è dotato di ben tre attributi: “Pink Turnip claws”, “Dreamy Papi eyes” e “Lam Handsome fangs” e di una “Shiba tails”, a quanto pare molto quotata.

Color, Snowfro (generative script), Art Blocks Attualmente in vendita nel Metaverso di Sotheby’s, Color è un’opera NFT composta da uno script generativo e dunque in grado di generare forme pressoché infinite. Color è il perfetto esempio di quello che si può trovare su Art Blocks, una collezione di contenuti generativi di ospitata sul network Ethereum.

Patato, David OReilly L’opera leggendaria dell’artista e creatore di videogiochi David OReilly, venduta sul sito della casa d’aste giapponese SBI Auction nel novembre 2021 per la somma di circa 12000 Dollari. Tra le altre cose l’artista ha dichiarato: “POTATO rappresenta letteralmente le mie radici irlandesi, mentre come NFT, descrive il mio futuro come un ibrido cyber-organico. POTATO incarna la collisione tra passato e futuro.⁠⁠”

Mappatura, Mapping the NFT revolution Una delle visualizzazioni del database di Mapping the NFT revolution: market trends, trade networks, and visual features. I cluster più densi visualizzano momenti molto attivi nella storia di una collezione.

Una caduta in picchiata che però merita di essere contestualizzata nel particolare quadro dell’economia post-pandemica, che ha visto il settore delle criptovalute calare, in un anno, del 70% (e lo stesso vale per le azioni legate ai colossi della Silicon Valley).

Il risultato è che, come tuonano i titoli di diversi giornali specializzati, gli nft non valgono più niente: e infatti a settembre dello scorso anno il sito di criptovalute dappGambl, basandosi su dati di Nft Scan e CoinMarketCap, annunciava il 95% delle oltre 73mila collezioni di non-fungible token aveva un valore pari a zero (lasciando di fatto 23 milioni di collezionisti a mani vuote).

Courtesy Decentraland

Non si salvano dalla crisi i settori diversi di cui gli nft sono parte integrante, come ad esempio i “metaversi” basati su blockchain, che dopo il boom degli scorsi anni vede il numero di utenti andare in picchiata: è il caso del “mondo virtuale” di Decentraland, spazio digitale la cui economia ha inizialmente generato 1.3 miliardi di dollari, suscitando scalpore generale, ma che oggi è passato da 300mila a 57mila utenti mensili. Lo stesso vale per The Sandbox, suo principale competitor, che nell’ultimo anno ha perso circa un terzo dei suoi utenti. Insomma, nel metaverso sembra non esserci più nessuno.

È probabile che con la perdita degli acquirenti ‘occasionali’ il mercato degli nft possa stabilizzarsi in una nicchia di pochi investitori affezionati.
Nft CryptoPunk. Courtesy CryptoPunk

C’è, tuttavia, uno spiraglio: è infatti da valutare anche il fenomeno dei meme token, criptovalute che basano il proprio valore sulla viralità dei meme diffusi nelle community online (e che quindi hanno un andamento estremamente variabile, vincolato alla momentanea celebrità del meme). Nel 2024, l’istituzionalizzazione delle meme coin ha aumentato significativamente la loro popolarità, portandole ad affermarsi come una parte significativa del mercato delle criptovalute, nonostante l’altissimo rischio dovuto ai movimenti di prezzo rapidi e imprevedibili che le caratterizzano.

Meme token. Courtesy Binance Academy

Quindi, qual è il futuro (se ci sarà un futuro) degli Nft? Per rispondere a questa domanda bisogna considerare innanzitutto che lo scoppio della bolla non significa la fine di quello che, in fin dei conti, non è altro che uno strumento per attribuire unicità a un pezzo digitale.

 Quel che si prospetta al momento, quindi, non è una degna sepoltura degli nft, ma piuttosto una variazione nel target di investitori: è infatti probabile che, con la perdita degli acquirenti “occasionali”, il mercato degli nft possa stabilizzarsi in una nicchia di pochi investitori “affezionati”. 

Immagine di apertura: The Sandbox. Courtesy The Sandbox