Neutra rivisitato

L’installazione Inverting Neutra di Bryony Roberts, che adotta la storia come punto di partenza, ripensa il rapporto tra l’immagine tipica dell’abitazione moderna, l’architetto che l’ha creata e l’ambiente, passato e attuale, della California meridionale.

Ha anche a che fare con la cultura di artista e di architetto di Roberts, nonché con la sua ricerca e con il suo interesse per l’organizzazione spaziale e per la tutela del patrimonio storico. Inverting Neutra è un manifesto sul modo di iniziare ad occuparsi dell’architettura come elemento della condizione contemporanea. Allestita nella casa-studio di Richard Neutra a Los Angeles l’installazione, come suggerisce il titolo, si ispira e contemporaneamente si contrappone alla casa e dalla cultura progettuale del celebre architetto austriaco della metà del secolo scorso. Per Roberts, attiva come artista e come architetto, “la casa era un tema interessante per la conservazione perché riguardava, come motivo dominante, l’organizzazione spaziale e non la facciata”.

La VDL Research House, costruita nel 1932, fu concepita come esperimento d’architettura, di biologia e di psicologia. In una prospettiva di accessibilità e di democrazia Neutra si concentrò soprattutto sulla tecnologia e sull’economia come strumenti di analisi del progetto residenziale e dell’interazione sociale. Progettandola con i più aggiornati materiali edilizi dell’epoca – tra cui l’alluminio, l’acciaio, il calcestruzzo, il vetro e il vetro a specchio – Neutra usò questi nuovi materiali di base per realizzare illusioni spaziali che ampliavano la zona del soggiorno al di là della modesta superficie della casa: meno di 200 metri quadrati. L’installazione di Roberts, come la casa, conserva una forte impostazione prospettica ortogonale che proietta linee e volumi oltre i piani fissi di questo pezzo scultoreo e crea effetti ottici di profondità e spazi variabili.

Realizzato in forma di proiezioni lineari che si esprimono nelle variazioni di sfumatura e lunghezza di un filo di raso azzurro, l’intervento sta felicemente a metà strada tra l’armatura e l’intervento artistico. L’opera di Roberts, che dipende dalla casa per forma e metodologia, collega vecchio e nuovo, positivo e negativo per creare organizzazioni spaziali che vivono in una sfera tra l’organico/razionale e l’interno/esterno. L’installazione, integrata senza soluzione di continuità nella struttura preesistente grazie a cornici tubolari d’alluminio e d’acciaio appese alle travi strutturali esistenti, pare nascere dalla stessa struttura della casa. La scultura in tensione, appesa al soffitto, galleggia con estrema grazia a pochi centimetri dal suolo, in parte grazie a piccoli pesi collegati all’estremità di ogni filo. I pesi permettono al filo di muoversi ma consentono anche momenti di perpendicolarità e di regolarità. Questi momenti, secondo Roberts, “quando si vede la griglia coincidere con lo spazio e si riesce a leggere chiaramente l’allineamento, secondo me costituiscono un momento percettivo importante”.

Il sistema interno progettato da Roberts inverte l’ordine spaziale preesistente di Neutra attirando l’attenzione sui volumi esterni che intersecano lo spazio interno della casa. L’opera isola questi vuoti in modo da rendere manifesta l’intrinseca necessità della casa di far perno su queste aree interstiziali. La precisione e il controllo dimostrati da Neutra trovano un parallelo nel meticoloso inserimento di forme realizzato da Roberts nella struttura dominante: a volte si legge quest’ultima come vuoto e l’installazione come pieno, a volte viceversa. I punti in cui Neutra inserisce dei vincoli sono precisamente quelli in cui si manifesta questa incertezza dei confini, e la casa si amplia per diventare parte del paesaggio californiano. Analogamente  dove Roberts limita il controllo del sistema (soprattutto nei due piani superiori della casa che danno sul bacino) una tenue brezza agita i fili e dà luogo a una specie di movimento dinamico di cui la casa per sua natura è carente. Secondo Roberts “la casa offre disponibilità a questi vari tipi di spazi cinetici, creando una reciproca interazione tra casa e opera d’arte”.

Questa tensione tra la casa e l’opera si intensifica al crepuscolo, quando l’installazione appare graficamente più schematica, più vicina a una rappresentazione architettonica della casa e della relativa installazione. I toni neutri della casa, grigi e bruni, sfumano sullo sfondo e l’architettura si legge come una serie di linee azzurre verticali che collegano e organizzano distinti punti di interesse. I toni freddi dei fili sono efficacemente messi in gioco da una serie di luci a LED collocate sul pavimento della stanza, che intensificano  le sfumature azzurre che si sciolgono gradatamente nel cielo della sera. L’installazione di Roberts, immobile o in movimento, alla luce naturale oppure artificiale, crea indubbiamente un dialogo attivo con la casa VDL di Neutra e con lo stesso architetto attraverso un intrinseco rapporto simbiotico. Inverting Neutra, che fa parte di un programma di iniziative presso la casa VDL che invita alcuni artisti a misurarsi con l’architettura moderna della casa e ne perpetua lo spirito sperimentalista iniziato da Neutra negli anni Trenta, si può visitare fino al 7 settembre 2013.

Fino al 7 settembre 2013
INVERTING NEUTRA
by Bryony Roberts
Neutra VDL Studio and Residences
2300 Silver Lake Blvd, Los Angeles, CA 90039