Le torri delle telecomunicazioni, simboli per la città moderna

La storia e i linguaggi di un’infrastruttura  per la comunicazione diventata landmark, in 20 architetture da Gio Ponti a Tadao Ando.

1. Wardenclyffe Tower, Stanford White, New York, 1902-1917 Progettata dall’ingegnere e inventore Nikola Tesla con l’architetto Stanford White, è una delle prime torri per la comunicazione aerea senza fili. Costruita a New York, la torre era destinata ad essere una rivoluzione per le comunicazioni transoceaniche, ma a causa di diverse problematiche sorte durante la sua costruzione, la Wardenclyffe Tower fu poi demolita nel 1917 senza essere mai conclusa in maniera definitiva.
La torre si costituiva di un traliccio metallico, alla cui base era presente un edificio in mattoni che fungeva da base operativa per la stazione radio. Sulla sommità della torre, una cupola semisferica sormontava il traliccio metallico. Alta soli 57 metri, può essere considerata la capostipite delle torri per stazioni radio. 

Wardenclyffe Tower, Stanford White, New York, 1902-1917. Autore sconosciuto, pubblicato precedentemente in Arthur B. Reeve, "Tesla and his Wireless Age" in Popular Electricity magazine, Popular Electricity Publishing Co., Chicago, Vol. 4, No. 2, June 1911, p. 97, via Wikimedia

2. Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933 Costruita in occasione della V Triennale di Milano, Torre Branca sorge all’interno di Parco Sempione, e in prossimità dell’edificio della Triennale stessa. L’architettura della torre – a suo tempo denominata Littoria in quanto commissionata dal capoluogo lombardo per volontà di Mussolini – presenta una struttura a traliccio a pianta esagonale. La struttura è interamente composta da elementi tubolari in acciaio, che rastremandosi verso l’alto conferiscono una spiccata leggerezza all’architettura.

Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933. Foto di Lorenzo Galluzzi via Adobe Stock.

2. Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933 Alta 108,60 metri, è sormontata da un piccolo volume nel quale erano ospitati un ristorante e un punto panoramico, unica funzione ad oggi mantenuta. Sulla sommità del volume, dal 1939, fu installato il sistema di trasmissione per la radiovisione, nata in quegli stessi anni. 

Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933. Foto di saiko3p via Adobe Stock.

3. Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958 Chiaramente ispirata alla Tour Eiffel parigina, la Tokyo Tower è stata la torre più alta della città sino al 2012, quando si aggiunse una nuova torre di telecomunicazione.
Alta 333 metri, la torre fu dipinta a fasce bianche e arancio per rispettare i regolamenti dell’Aviazione, facendo sì che la struttura spiccasse così per forma e colore all’interno del contesto costruito. Sin dalla sua costruzione, infatti, la torre assunse un ruolo simbolico nello skyline della città, apparendo in molti scenari televisivi nipponici.

Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958. Foto di 東京太郎 via Wikimedia.

3. Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958 Visto il contesto fortemente esposto a rischio sismico, la Tokyo Tower è stata appositamente progettata per resistere a forti scosse di terremoto e alla forza dei tifoni. 

Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958. Foto di Takashi Images via Adobe Stock.

4. BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964 Alla sua inaugurazione, la BT Tower fu definita come l’emblema della Gran Bretagna del ventesimo secolo, simboleggiando l’innovazione tecnologica e lo sviluppo della capitale. Diversamente da molte altre torri per telecomunicazioni, la BT Tower ha alla base dell’edificio la possibilità di ospitare diversi uffici. Inoltre, il corpo stesso dell’architettura si presenta compatto, richiamando più l’architettura di un grattacielo che quella di un traliccio per le telecomunicazioni.

BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964. Foto di Property Services Agency via Wikimedia.

4. BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964 La torre vede così una serie di corpi cilindrici di diverso diametro susseguirsi, la base in cemento armato è poi sormontata da un cilindro rivestito da un curtain wall vetrato, il quale lascia poi spazio ad una fascia in cui sono ospitate antenne e ripetitori. Infine la torre è conclusa da un volume cilindrico più sporgente che funge da coronamento alla struttura. 

BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964. Foto di Nigel via Adobe Stock.

5. Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965 Lucio Costa, uno dei maestri del modernismo brasiliano, firma nel 1965 la torre di telecomunicazioni di Brasilia, città per la quale lo stesso Costa collaborò con Oscar Niemeyer nella stesura del piano urbanistico.
La torre vede una base in cemento armato, in cui le forme plastiche dei pilastri supportano un piano interamente vetrato.

Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965. Foto di Daderot via Wikimedia.

5. Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965  I pilastri sono senza dubbio l’elemento più riconoscibile e caratterizzante l’architettura, formando una V che si innesta al piano rialzato. All’interno di questi, si trova il sistema di risalita, che lascia così l’attacco a terra libero, dando leggerezza alla struttura.
Pilastri e piano vetrato costituiscono il basamento dal quale si eleva il traliccio metallico che raggiunge i 224 metri di altezza. 

Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965. Foto di Luan via Adobe Stock.

6. Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965 Costruita nel 1969 ad Alexander Platz, in quella che era Berlino est, divenne immediatamente un simbolo per quella parte di città.
La forma di questa torre per telecomunicazioni si inserisce in nella ricerca che faceva eco alla stagione della conquista dello spazio da parte dell’uomo. Snella e slanciata, il singolo pilastro cavo in cemento armato si rastrema verso l’alto, per essere quindi sormontato da una sfera rivestita in vetro e metallo, alla cui sommità sono poste antenne e ripetitori.

Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965. Foto di JFL Photography via Adobe Stock.

6. Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965 La sfera, elemento caratterizzante l’architettura, si compone così di una struttura prefabbricata che fu montata a terra e poi sollevata per la posa, raccontando l’impresa ingegneristica che costituì la costruzione della Berliner Fernsehturm. All’interno della sfera si trovano un punto panoramico, e un ristorante il cui piano ruota di 360° ogni ora. 

Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965. Foto di kameraauge via Adobe Stock.

7. Ostankino tower, Nikolaj Vasil'evič Nikitin, Mosca, 1967 La torre per radiotelecomunicazioni di Mosca, la torre di Ostankino, è una delle torri più alte al mondo e, ad oggi, la struttura autoportante più alta in Russia.
L’architettura in cemento armato presenta una sezione che si rastrema verso l’alto, con alcuni cilindri vetrati in aggetto che scandiscono la sezione verticale della struttura.
La base, invece, si allarga in un corpo centrale nel quale sono inserite le strutture di connessione verticale e un guscio esterno che si radica al suolo della città attraverso un camminamento coperto. 

Ostankino tower, Nikolaj Vasil'evič Nikitin, Mosca, 1967. Foto di Вьюнов Сергей, via Adobe Stock.

8. Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Juricaand Ján Privitzer, Bratislava, 1975 Costruita in prossimità della capitale slovacca Bratislava, la torre per telecomunicazioni si erge all’interno della foresta che costituisce il parco attorno alla città.
La sua forma riconoscibile è quella di un prisma in cui un tronco di piramide rovesciato è poi sormontato da una consecutiva piramide. Il volume è reso riconoscibile dal profilo continuo in acciaio e presenta un’alternanza tra parti vetrate e porzioni interamente vuote. Al centro della struttura un pilastro a base quadrata funge da unico elemento portante, utilizzato come aggancio per il resto della struttura, costruita in seguito al pilastro in cemento armato, partendo dalla sommità della torre per poi andare verso il basso. 

Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Jurica and Ján Privitzer, Bratislava, 1975. Foto di Robert via Adobe Stock.

8. Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Juricaand Ján Privitzer, Bratislava, 1975

Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Jurica and Ján Privitzer, Bratislava, 1975. Foto di Stefan via Adobe Stock.

9. Cn tower, John Andrews, Toronto, 1976 Simbolo indiscusso della città di Toronto, in Canada, la CN Tower si staglia lungo il Lago Ontario, svettando rispetto ai vicini grattacieli. Costituita da un unico pilastro portante, la torre raggiunge i 553 metri d’altezza, rastremandosi verso l’alto e accogliendo, oltre ad antenne e ripetitori, diversi spazi aperti al pubblico. Alla base, il pilastro portante ha una riconoscibile forma ad Y, mantenendo un cuore centrale cavo dove sono raccolti gli impianti, vani tecnici, scale e ascensori panoramici. Ad un terzo dalla sommità, un volume circolare caratterizza la torre, all’interno del quale sono posti un punto panoramico, un ristorante, ed alcuni locali di servizio. 

Cn tower, John Andrews, Toronto, 1976. Foto di anderm via Adobe Stock.

10. Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984 La Tashkent Tower è costruita in Uzbekistan, e rappresenta la torre per telecomunicazioni più alta dell’Asia centrale. La struttura si compone di tre registri sovrapposti, divisi da due corpi circolari aggettanti rispetto al volume centrale. 

Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984. Foto di ほっきー via Wikimedia.

10. Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984 Alla base, la torre si radica al suolo tramite una struttura in cemento armato bianco, che ricorda le forme dell’architettura tradizionale locale, fungendo da puntoni per la struttura principale. Questa, salendo diminuisce la sua sezione, alleggerendo anche visivamente l’opera. I volumi posti tra i registri descritti sono infine caratterizzati in facciata da un disegno che ricorda un arabesco geometrizzato. 

Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984. Foto di Collab Media, via Adobe Stock.

11. Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989 La Torre Radio e TV di Riga sorge su un’isola lungo il fiume della città lettone. Particolarmente slanciata, la torre pare poggiarsi con leggerezza sul suolo. Tre pilastri dalla sezione rettangolare si piegano morbidi, sollevando il corpo opaco della torre e contenendo tutti i sistemi di connessione verticale.

Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989. Foto di Visgean, via Wikimedia.

11. Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989 Questo contrasta il colore bianco dei pilastri, che proseguono sino alla sommità come un tratto calligrafico dell’architettura. Infatti, l’utilizzo di pannelli COR-TEN restituisce un tono ferroso al corpo centrale che, segnato dagli elementi di giunzione verticale dei pannelli, sale rastremandosi. A concludere la torre, l’antenna cilindrica sormonta con altrettanta leggerezza il corpo dell’architettura, restituendo una torre elegante e riconoscibile che si staglia nel territorio. 

Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989. Foto di MDF, via Adobe Stock.

12. Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona, 1992 Insieme alla torre di telecomunicazioni progettata da Calatrava, la Torre de Collserola di Foster fu voluta in vista dei giochi Olimpici ospitati dalla città catalana.
L’opera è il risultato non solo di un importante lavoro ingegneristico ma anche di un chiaro linguaggio high-tech, che ha da sempre in Norman Foster uno dei suoi massimi esponenti. La torre, che vede un unico pilone centrale per la connessione verticale, è caratterizzata da un volume circolare e aggettate, posto al centro della struttura, mentre la parte sommitale e di relazione al suolo rimane come un elemento di ossatura.

Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona 1992. Foto di reuerendo via Adobe Stock.

12. Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona, 1992 Per dare stabilità, ma risultando poi anche elementi linguistici del progetto, sono inseriti una serie di tiranti, i quali concludono il volume del progetto e fanno sì che il volume centrale paia appeso al pilone stesso. 

Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona 1992. Foto di Martin Abegglen via Wikimedia.

13. Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992 Costruita per i Giochi Olimpici di Barcellona, la Torre per telecomunicazioni di Montjuïc ha una forma unica rispetto alle varianti tipologiche qui raccolte. Il suo profilo, infatti, richiama l’elemento della fiaccola olimpica, chiaro rimando ai giochi.
Se il suo sviluppo in altezza compone un gioco plastico, la torre studia anche il suo radicamento al suolo, costruendo un corpo circolare, la cui copertura trova una finitura in trencadis come omaggio alle opere dell’architetto catalano Gaudì.
Interamente bianca, la Torre de telecomunicaciones de Montjuïc diventa così anche una scultura abitata, che sfuma i contorni tra architettura, arte e tecnologia, costituendo un landmark unico. 

Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992. Foto di Mistervlad, via Adobe Stock.

13. Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992

Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992. Foto di Victoriano Javier Tornel García, via Wikimedia.

14. Kuala Lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994 Simbolo della città di Kuala Lumpur, la torre di telecomunicazioni richiama il fusto di una colonna. Rastremata verso la sommità, scanalata e bianca, vede poi un capitello di ordine gigante dal colore terroso, il quale a sua volta è sormontato da un volume che contiene gli spazi turistici, un ristorante panoramico e l’antenna per le trasmissioni.

Kuala lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994. Foto di Azreey, via Wikimedia.

14. Kuala Lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994 Inoltre, la stessa torre è utilizzata come osservatorio astronomico per le fasi lunari legate al calendario mussulmano, risultando così punto di riferimento anche per le attività religiose. 

Kuala lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994. Foto di Wikieditkid, via Wikimedia.

15. Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995 Eretta a Shanghai a metà degli anni ’90, così da far fronte al congestionamento delle trasmissioni radiotelevisive, la torre Oriental pearl costruisce un elemento iconico all’interno della città cinese. Un susseguirsi di sfere dalla dimensione diversa caratterizza lo sviluppo in altezza della struttura, interpretando tramite le forme dell’architettura la cultura e l’atmosfera tipica del luogo. 

Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995. Foto di Oleksandr Dibrova, via Adobe Stock.

15. Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995 Un insieme di pilastri, diagonali e verticali, costituisce l’attacco a terra, dove una sfera di notevoli dimensioni lascia poi spazio a soli tre pilastri che avvolgono il succedersi di sfere sino alla sommità, dove svetta un’ulteriore sfera di dimensioni maggiori. I colori del cemento sono così interrotti da fasce vetrate rosse, ed elementi in metallo grigio, restituendo alle sfere una loro autonomia rispetto la struttura verticale, echeggiando la figura delle perle, che dà il nome alla torre stessa. 

Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995. Foto di shankar s. via Wikimedia.

16. Zhuzhou Television Tower, Jianzhong He and Yue Chen, Zhuzhou, 1999 Parte dello sviluppo turistico della città cinese, la Zhuzhou Television Tower si costituisce di tre parti. La prima è l’ossatura dell’architettura: un pilastro centrale in cemento armato, alla cui sommità una sfera ospita le attività turistiche. Attorno al pilastro centrale, una struttura metallica crea un esoscheletro leggero, che definisce una forma rastremata, che prosegue oltre la sfera fino a generare il pennone per le trasmissioni radio. Infine, alla base della struttura, l’esoscheletro si allarga e contiene un edificio basamentale vetrato che radica la torre al suolo. 

Zhuzhou Television Tower, Jianzhong He and Yue Chen, Zhuzhou, 1999. Foto di Lili.Q, via Adobe Stock.  

17. Zhongyuan Tower, Renle Ma, Zhengzhou, 2007 Fortemente figurativa, la torre per trasmissioni di Zhongyuan ricorda un fiore di pruno . Infatti, a partire da terra si ergono una serie di elementi cilindrici che, come fossero steli di un fiore, si attorcigliano attorno all’elemento centrale e portante in vetro, culminando poi con il volume sommitale che riprende l’immagine dei petali di pruno. Qui, la forma della superficie è quella di una parabola iperbolica, la cui finitura in vetro richiama i colori stessi dei petali. La torre è così simbolo della primavera, restituendo la figura del fiore attraverso la torre per telecomunicazioni. 

Zhongyuan Tower, Renle Ma, Zhengzhou, 2007. Foto di Windmemories, via Wikimedia

18. Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008 Eretta nella capitale dell’Iran, la torre Milad richiama la tradizione dell’architettura persiana attraverso l’intreccio della struttura basamentale e di coronamento della torre stessa.
Il fusto, rastremato e in cemento, vede così nei due elementi gli aspetti caratteristici dell’architettura.

Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008. Foto di PR ART, via Adobe Stock.

18. Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008 Inoltre, anche nel caso della torre Milad, l’architettura richiama l’immagine di una colonna di ordine gigante. Infatti, non solo il volume sulla sommità pare ricordare un capitello, ma anch’esso è diviso dal fusto da un ulteriore elemento di chiaro rimando ai capitelli delle architetture storiche presenti nell’area. 

Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008. Foto di Matyas Rehak, via Adobe Stock.

19. Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012 La Tokyo Sky Tree, una delle strutture più alte al mondo, è composta da un pilastro centrale, rivestito da un intreccio di elementi metallici che, rastremandosi, compone il volume della torre. È grazie a questo intreccio che la torre riesce a sembrare robusta e possente, ma al contempo fortemente tettonica.

Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012. Foto di Kakidai, via Wikimedia.

19. Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012 A questo sviluppo verticale, si unisce poi un volume alla sommità: un tronco di piramide rovesciato, che pare levitare nel cielo, sorretto dal groviglio di elementi metallici. 

Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012. Foto di Akonnchiroll, via Wikimedia.

20. Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020 Recentemente conclusa nella capitale turca, la Çamlıca Tower sembra mossa dal vento. Le forme morbide progettate dallo studio Melike Altınışık Architects fanno di questa torre per telecomunicazioni un’invenzione formale unica e sono un chiaro rimando alla poetica dinamica e fluida già esplorata da Altınışık durante la sua collaborazione con Zaha Hadid Architects. Per lo più opaca, le porzioni vetrate si aprono all’interno del bianco rivestimento come finestre di una nave, mettendo in relazione l’architettura con il paesaggio circostante a 360 gradi. Scultorea nella sua tridimensionalità, la Çamlıca Tower è una continua scoperta volumetrica, che offre in ogni suo lato una dimensione nuova. 

Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020. Foto di Mario Montero Arroyo, via Adobe Stock.

20. Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020

Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020. Foto di efired, via Adobe Stock.

Le torri, da sempre, hanno un ruolo fondamentale nel connettere la scala dell’architettura con quella del paesaggio. Se nella storia sono state simbolo di prestigio, difesa o stratagemmi climatici, è a fine ‘800 che la tipologia della torre scopre una nuova funzione.
Con l’invenzione delle telecomunicazioni, Marconi prima e Tesla poco dopo comprendono la necessità di avere un elemento verticale capace di fungere da antenna per la trasmissione e ricezione di segnali radio. Ne è esempio emblematico la Wardenclyffe Tower, anche detta Torre di Tesla, progettata dallo stesso ingegnere serbo. 

Così i semplici tralicci in metallo e piloni in cemento armato sono stati modellati, diventando landmark per le città nelle quali sono stati costruiti.

Da lì, la necessità di infrastrutturare i territori con una rete diffusa di radio e telecomunicazione ha prodotto una proliferazione endemica di queste nuove torri. Queste hanno così iniziato ad essere oggetto di interesse anche per il mondo dell’architettura, che ha sperimentato con materiali, tecnologie e forme, trasformando le torri di telecomunicazione in un’opera espressiva. Ne sono esempi celebri la Torre Branca di Milano, progettata da Gio Ponti negli anni ’30, o, facendo un salto temporale, la Torre de telecomunicaciones de Montjuïc di Calatrava: in entrambi i casi il linguaggio dell’autore si imprime nelle forme delle strutture. 

Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995. Foto Oleksandr Dibrova da Adobe Stock

Così i semplici tralicci in metallo e piloni in cemento armato sono stati modellati, diventando landmark per le città nelle quali sono stati costruiti. Molti hanno così iniziato a caratterizzare gli skyline, come è stato per CN Tower a Toronto o per Berliner Fernsehturm a Berlino, fino ad essere elementi riconoscibili da tutti. Questa selezione vuole allora proporre un excursus nella storia e in diverse geografie del mondo, raccontare alcune delle architetture più celebri e iconiche, ritrovando grandi maestri dell’architettura, da Lucio Costa a Norman Foster, e sintetizzare cento anni di sperimentazioni con forme e materiali che, in vario modo, hanno dato risalto a questa tipologia diventata simbolo della contemporaneità. 

Immagine di apertura: Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona 1992. Foto di reuerendo via Adobe Stock.

1. Wardenclyffe Tower, Stanford White, New York, 1902-1917 Wardenclyffe Tower, Stanford White, New York, 1902-1917. Autore sconosciuto, pubblicato precedentemente in Arthur B. Reeve, "Tesla and his Wireless Age" in Popular Electricity magazine, Popular Electricity Publishing Co., Chicago, Vol. 4, No. 2, June 1911, p. 97, via Wikimedia

Progettata dall’ingegnere e inventore Nikola Tesla con l’architetto Stanford White, è una delle prime torri per la comunicazione aerea senza fili. Costruita a New York, la torre era destinata ad essere una rivoluzione per le comunicazioni transoceaniche, ma a causa di diverse problematiche sorte durante la sua costruzione, la Wardenclyffe Tower fu poi demolita nel 1917 senza essere mai conclusa in maniera definitiva.
La torre si costituiva di un traliccio metallico, alla cui base era presente un edificio in mattoni che fungeva da base operativa per la stazione radio. Sulla sommità della torre, una cupola semisferica sormontava il traliccio metallico. Alta soli 57 metri, può essere considerata la capostipite delle torri per stazioni radio. 

2. Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933 Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933. Foto di Lorenzo Galluzzi via Adobe Stock.

Costruita in occasione della V Triennale di Milano, Torre Branca sorge all’interno di Parco Sempione, e in prossimità dell’edificio della Triennale stessa. L’architettura della torre – a suo tempo denominata Littoria in quanto commissionata dal capoluogo lombardo per volontà di Mussolini – presenta una struttura a traliccio a pianta esagonale. La struttura è interamente composta da elementi tubolari in acciaio, che rastremandosi verso l’alto conferiscono una spiccata leggerezza all’architettura.

2. Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933 Torre Branca, Gio Ponti, Milano, 1933. Foto di saiko3p via Adobe Stock.

Alta 108,60 metri, è sormontata da un piccolo volume nel quale erano ospitati un ristorante e un punto panoramico, unica funzione ad oggi mantenuta. Sulla sommità del volume, dal 1939, fu installato il sistema di trasmissione per la radiovisione, nata in quegli stessi anni. 

3. Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958 Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958. Foto di 東京太郎 via Wikimedia.

Chiaramente ispirata alla Tour Eiffel parigina, la Tokyo Tower è stata la torre più alta della città sino al 2012, quando si aggiunse una nuova torre di telecomunicazione.
Alta 333 metri, la torre fu dipinta a fasce bianche e arancio per rispettare i regolamenti dell’Aviazione, facendo sì che la struttura spiccasse così per forma e colore all’interno del contesto costruito. Sin dalla sua costruzione, infatti, la torre assunse un ruolo simbolico nello skyline della città, apparendo in molti scenari televisivi nipponici.

3. Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958 Tokyo Tower, Tachū Naitō, Tokyo, 1958. Foto di Takashi Images via Adobe Stock.

Visto il contesto fortemente esposto a rischio sismico, la Tokyo Tower è stata appositamente progettata per resistere a forti scosse di terremoto e alla forza dei tifoni. 

4. BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964 BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964. Foto di Property Services Agency via Wikimedia.

Alla sua inaugurazione, la BT Tower fu definita come l’emblema della Gran Bretagna del ventesimo secolo, simboleggiando l’innovazione tecnologica e lo sviluppo della capitale. Diversamente da molte altre torri per telecomunicazioni, la BT Tower ha alla base dell’edificio la possibilità di ospitare diversi uffici. Inoltre, il corpo stesso dell’architettura si presenta compatto, richiamando più l’architettura di un grattacielo che quella di un traliccio per le telecomunicazioni.

4. BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964 BT Tower, E. Bedford, G.R. Yeats, Londra, 1964. Foto di Nigel via Adobe Stock.

La torre vede così una serie di corpi cilindrici di diverso diametro susseguirsi, la base in cemento armato è poi sormontata da un cilindro rivestito da un curtain wall vetrato, il quale lascia poi spazio ad una fascia in cui sono ospitate antenne e ripetitori. Infine la torre è conclusa da un volume cilindrico più sporgente che funge da coronamento alla struttura. 

5. Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965 Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965. Foto di Daderot via Wikimedia.

Lucio Costa, uno dei maestri del modernismo brasiliano, firma nel 1965 la torre di telecomunicazioni di Brasilia, città per la quale lo stesso Costa collaborò con Oscar Niemeyer nella stesura del piano urbanistico.
La torre vede una base in cemento armato, in cui le forme plastiche dei pilastri supportano un piano interamente vetrato.

5. Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965 Brasília TV Tower, Lúcio Costa, Brasilia, 1965. Foto di Luan via Adobe Stock.

 I pilastri sono senza dubbio l’elemento più riconoscibile e caratterizzante l’architettura, formando una V che si innesta al piano rialzato. All’interno di questi, si trova il sistema di risalita, che lascia così l’attacco a terra libero, dando leggerezza alla struttura.
Pilastri e piano vetrato costituiscono il basamento dal quale si eleva il traliccio metallico che raggiunge i 224 metri di altezza. 

6. Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965 Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965. Foto di JFL Photography via Adobe Stock.

Costruita nel 1969 ad Alexander Platz, in quella che era Berlino est, divenne immediatamente un simbolo per quella parte di città.
La forma di questa torre per telecomunicazioni si inserisce in nella ricerca che faceva eco alla stagione della conquista dello spazio da parte dell’uomo. Snella e slanciata, il singolo pilastro cavo in cemento armato si rastrema verso l’alto, per essere quindi sormontato da una sfera rivestita in vetro e metallo, alla cui sommità sono poste antenne e ripetitori.

6. Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965 Berliner Fernsehturm, Hermann Henselmann, Berlino, 1965. Foto di kameraauge via Adobe Stock.

La sfera, elemento caratterizzante l’architettura, si compone così di una struttura prefabbricata che fu montata a terra e poi sollevata per la posa, raccontando l’impresa ingegneristica che costituì la costruzione della Berliner Fernsehturm. All’interno della sfera si trovano un punto panoramico, e un ristorante il cui piano ruota di 360° ogni ora. 

7. Ostankino tower, Nikolaj Vasil'evič Nikitin, Mosca, 1967 Ostankino tower, Nikolaj Vasil'evič Nikitin, Mosca, 1967. Foto di Вьюнов Сергей, via Adobe Stock.

La torre per radiotelecomunicazioni di Mosca, la torre di Ostankino, è una delle torri più alte al mondo e, ad oggi, la struttura autoportante più alta in Russia.
L’architettura in cemento armato presenta una sezione che si rastrema verso l’alto, con alcuni cilindri vetrati in aggetto che scandiscono la sezione verticale della struttura.
La base, invece, si allarga in un corpo centrale nel quale sono inserite le strutture di connessione verticale e un guscio esterno che si radica al suolo della città attraverso un camminamento coperto. 

8. Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Juricaand Ján Privitzer, Bratislava, 1975 Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Jurica and Ján Privitzer, Bratislava, 1975. Foto di Robert via Adobe Stock.

Costruita in prossimità della capitale slovacca Bratislava, la torre per telecomunicazioni si erge all’interno della foresta che costituisce il parco attorno alla città.
La sua forma riconoscibile è quella di un prisma in cui un tronco di piramide rovesciato è poi sormontato da una consecutiva piramide. Il volume è reso riconoscibile dal profilo continuo in acciaio e presenta un’alternanza tra parti vetrate e porzioni interamente vuote. Al centro della struttura un pilastro a base quadrata funge da unico elemento portante, utilizzato come aggancio per il resto della struttura, costruita in seguito al pilastro in cemento armato, partendo dalla sommità della torre per poi andare verso il basso. 

8. Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Juricaand Ján Privitzer, Bratislava, 1975 Kamzík TV Tower, Stanislav Májek, Jakub Tomašák, Juraj Kozák, Milan Jurica and Ján Privitzer, Bratislava, 1975. Foto di Stefan via Adobe Stock.

9. Cn tower, John Andrews, Toronto, 1976 Cn tower, John Andrews, Toronto, 1976. Foto di anderm via Adobe Stock.

Simbolo indiscusso della città di Toronto, in Canada, la CN Tower si staglia lungo il Lago Ontario, svettando rispetto ai vicini grattacieli. Costituita da un unico pilastro portante, la torre raggiunge i 553 metri d’altezza, rastremandosi verso l’alto e accogliendo, oltre ad antenne e ripetitori, diversi spazi aperti al pubblico. Alla base, il pilastro portante ha una riconoscibile forma ad Y, mantenendo un cuore centrale cavo dove sono raccolti gli impianti, vani tecnici, scale e ascensori panoramici. Ad un terzo dalla sommità, un volume circolare caratterizza la torre, all’interno del quale sono posti un punto panoramico, un ristorante, ed alcuni locali di servizio. 

10. Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984 Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984. Foto di ほっきー via Wikimedia.

La Tashkent Tower è costruita in Uzbekistan, e rappresenta la torre per telecomunicazioni più alta dell’Asia centrale. La struttura si compone di tre registri sovrapposti, divisi da due corpi circolari aggettanti rispetto al volume centrale. 

10. Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984 Tashkent Tower, Y.P. Semashko, I.N. Terziev-Tsarukov, Tashkent, 1984. Foto di Collab Media, via Adobe Stock.

Alla base, la torre si radica al suolo tramite una struttura in cemento armato bianco, che ricorda le forme dell’architettura tradizionale locale, fungendo da puntoni per la struttura principale. Questa, salendo diminuisce la sua sezione, alleggerendo anche visivamente l’opera. I volumi posti tra i registri descritti sono infine caratterizzati in facciata da un disegno che ricorda un arabesco geometrizzato. 

11. Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989 Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989. Foto di Visgean, via Wikimedia.

La Torre Radio e TV di Riga sorge su un’isola lungo il fiume della città lettone. Particolarmente slanciata, la torre pare poggiarsi con leggerezza sul suolo. Tre pilastri dalla sezione rettangolare si piegano morbidi, sollevando il corpo opaco della torre e contenendo tutti i sistemi di connessione verticale.

11. Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989 Riga Radio and TV Tower, Kims Nikuradze, Nikolajs Sergijevskis, Viktors Savčenko, Riga, 1989. Foto di MDF, via Adobe Stock.

Questo contrasta il colore bianco dei pilastri, che proseguono sino alla sommità come un tratto calligrafico dell’architettura. Infatti, l’utilizzo di pannelli COR-TEN restituisce un tono ferroso al corpo centrale che, segnato dagli elementi di giunzione verticale dei pannelli, sale rastremandosi. A concludere la torre, l’antenna cilindrica sormonta con altrettanta leggerezza il corpo dell’architettura, restituendo una torre elegante e riconoscibile che si staglia nel territorio. 

12. Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona, 1992 Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona 1992. Foto di reuerendo via Adobe Stock.

Insieme alla torre di telecomunicazioni progettata da Calatrava, la Torre de Collserola di Foster fu voluta in vista dei giochi Olimpici ospitati dalla città catalana.
L’opera è il risultato non solo di un importante lavoro ingegneristico ma anche di un chiaro linguaggio high-tech, che ha da sempre in Norman Foster uno dei suoi massimi esponenti. La torre, che vede un unico pilone centrale per la connessione verticale, è caratterizzata da un volume circolare e aggettate, posto al centro della struttura, mentre la parte sommitale e di relazione al suolo rimane come un elemento di ossatura.

12. Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona, 1992 Torre de Collserola, Norman Foster, Barcellona 1992. Foto di Martin Abegglen via Wikimedia.

Per dare stabilità, ma risultando poi anche elementi linguistici del progetto, sono inseriti una serie di tiranti, i quali concludono il volume del progetto e fanno sì che il volume centrale paia appeso al pilone stesso. 

13. Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992 Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992. Foto di Mistervlad, via Adobe Stock.

Costruita per i Giochi Olimpici di Barcellona, la Torre per telecomunicazioni di Montjuïc ha una forma unica rispetto alle varianti tipologiche qui raccolte. Il suo profilo, infatti, richiama l’elemento della fiaccola olimpica, chiaro rimando ai giochi.
Se il suo sviluppo in altezza compone un gioco plastico, la torre studia anche il suo radicamento al suolo, costruendo un corpo circolare, la cui copertura trova una finitura in trencadis come omaggio alle opere dell’architetto catalano Gaudì.
Interamente bianca, la Torre de telecomunicaciones de Montjuïc diventa così anche una scultura abitata, che sfuma i contorni tra architettura, arte e tecnologia, costituendo un landmark unico. 

13. Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992 Torre de telecomunicaciones de Montjuïc, Santiago Calatrava, Barcellona 1992. Foto di Victoriano Javier Tornel García, via Wikimedia.

14. Kuala Lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994 Kuala lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994. Foto di Azreey, via Wikimedia.

Simbolo della città di Kuala Lumpur, la torre di telecomunicazioni richiama il fusto di una colonna. Rastremata verso la sommità, scanalata e bianca, vede poi un capitello di ordine gigante dal colore terroso, il quale a sua volta è sormontato da un volume che contiene gli spazi turistici, un ristorante panoramico e l’antenna per le trasmissioni.

14. Kuala Lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994 Kuala lumpur tower, Achmad Moerdijat, Kuala Lumpur, 1994. Foto di Wikieditkid, via Wikimedia.

Inoltre, la stessa torre è utilizzata come osservatorio astronomico per le fasi lunari legate al calendario mussulmano, risultando così punto di riferimento anche per le attività religiose. 

15. Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995 Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995. Foto di Oleksandr Dibrova, via Adobe Stock.

Eretta a Shanghai a metà degli anni ’90, così da far fronte al congestionamento delle trasmissioni radiotelevisive, la torre Oriental pearl costruisce un elemento iconico all’interno della città cinese. Un susseguirsi di sfere dalla dimensione diversa caratterizza lo sviluppo in altezza della struttura, interpretando tramite le forme dell’architettura la cultura e l’atmosfera tipica del luogo. 

15. Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995 Oriental pearl tower, Jia Huan Cheng, Shangai, 1995. Foto di shankar s. via Wikimedia.

Un insieme di pilastri, diagonali e verticali, costituisce l’attacco a terra, dove una sfera di notevoli dimensioni lascia poi spazio a soli tre pilastri che avvolgono il succedersi di sfere sino alla sommità, dove svetta un’ulteriore sfera di dimensioni maggiori. I colori del cemento sono così interrotti da fasce vetrate rosse, ed elementi in metallo grigio, restituendo alle sfere una loro autonomia rispetto la struttura verticale, echeggiando la figura delle perle, che dà il nome alla torre stessa. 

16. Zhuzhou Television Tower, Jianzhong He and Yue Chen, Zhuzhou, 1999 Zhuzhou Television Tower, Jianzhong He and Yue Chen, Zhuzhou, 1999. Foto di Lili.Q, via Adobe Stock.  

Parte dello sviluppo turistico della città cinese, la Zhuzhou Television Tower si costituisce di tre parti. La prima è l’ossatura dell’architettura: un pilastro centrale in cemento armato, alla cui sommità una sfera ospita le attività turistiche. Attorno al pilastro centrale, una struttura metallica crea un esoscheletro leggero, che definisce una forma rastremata, che prosegue oltre la sfera fino a generare il pennone per le trasmissioni radio. Infine, alla base della struttura, l’esoscheletro si allarga e contiene un edificio basamentale vetrato che radica la torre al suolo. 

17. Zhongyuan Tower, Renle Ma, Zhengzhou, 2007 Zhongyuan Tower, Renle Ma, Zhengzhou, 2007. Foto di Windmemories, via Wikimedia

Fortemente figurativa, la torre per trasmissioni di Zhongyuan ricorda un fiore di pruno . Infatti, a partire da terra si ergono una serie di elementi cilindrici che, come fossero steli di un fiore, si attorcigliano attorno all’elemento centrale e portante in vetro, culminando poi con il volume sommitale che riprende l’immagine dei petali di pruno. Qui, la forma della superficie è quella di una parabola iperbolica, la cui finitura in vetro richiama i colori stessi dei petali. La torre è così simbolo della primavera, restituendo la figura del fiore attraverso la torre per telecomunicazioni. 

18. Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008 Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008. Foto di PR ART, via Adobe Stock.

Eretta nella capitale dell’Iran, la torre Milad richiama la tradizione dell’architettura persiana attraverso l’intreccio della struttura basamentale e di coronamento della torre stessa.
Il fusto, rastremato e in cemento, vede così nei due elementi gli aspetti caratteristici dell’architettura.

18. Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008 Milad tower, Mohammad Reza Hafezi, Teheran, 2008. Foto di Matyas Rehak, via Adobe Stock.

Inoltre, anche nel caso della torre Milad, l’architettura richiama l’immagine di una colonna di ordine gigante. Infatti, non solo il volume sulla sommità pare ricordare un capitello, ma anch’esso è diviso dal fusto da un ulteriore elemento di chiaro rimando ai capitelli delle architetture storiche presenti nell’area. 

19. Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012 Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012. Foto di Kakidai, via Wikimedia.

La Tokyo Sky Tree, una delle strutture più alte al mondo, è composta da un pilastro centrale, rivestito da un intreccio di elementi metallici che, rastremandosi, compone il volume della torre. È grazie a questo intreccio che la torre riesce a sembrare robusta e possente, ma al contempo fortemente tettonica.

19. Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012 Tokyo Sky Tree, Tadao Ando, Tokyo, 2012. Foto di Akonnchiroll, via Wikimedia.

A questo sviluppo verticale, si unisce poi un volume alla sommità: un tronco di piramide rovesciato, che pare levitare nel cielo, sorretto dal groviglio di elementi metallici. 

20. Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020 Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020. Foto di Mario Montero Arroyo, via Adobe Stock.

Recentemente conclusa nella capitale turca, la Çamlıca Tower sembra mossa dal vento. Le forme morbide progettate dallo studio Melike Altınışık Architects fanno di questa torre per telecomunicazioni un’invenzione formale unica e sono un chiaro rimando alla poetica dinamica e fluida già esplorata da Altınışık durante la sua collaborazione con Zaha Hadid Architects. Per lo più opaca, le porzioni vetrate si aprono all’interno del bianco rivestimento come finestre di una nave, mettendo in relazione l’architettura con il paesaggio circostante a 360 gradi. Scultorea nella sua tridimensionalità, la Çamlıca Tower è una continua scoperta volumetrica, che offre in ogni suo lato una dimensione nuova. 

20. Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020 Çamlıca Tower, Melike Altınışık, Istanbul, 2020. Foto di efired, via Adobe Stock.