Mani dietro la schiena e postura protesa a carpire, da dietro le maglie di una rete arancione, i segreti di una genesi: se il cantiere sprigiona notoriamente un certo incantesimo per curiosi e appassionati di vario tipo, l’aspettativa cede il passo a frustrazione, insofferenza e indignazione quando l’opera d’ingegno si invischia in pastoie che dilatano smodatamente i tempi di esecuzione oltre i termini prefissati. È il caso di molti cantieri dal passato come di oggi e che, a causa di patologie endogene (una mancanza di visione programmatica in sede progettuale, controversie procedurali e così via) o esogene (sopraggiunte avversità, come tensioni geo-politiche, crisi finanziarie, pandemia sono alcuni esempi), annoverano ritardi che spaziano da qualche decennio a secoli interi, trasformandosi talvolta in avventure edificatorie dal carattere epico e rocambolesco. Ne citiamo alcuni esempi, dalle cattedrali gotiche (Ulm, Milano) agli interventi moderni e contemporanei (Sagrada Familia, Sydney Opera House, Palazzo di Giustizia di Firenze, Ryugyong Hotel, Torre de David, World Islands, GEM, Jeddah Tower), salutando quelli completati e sperando che, per quelli ancora in balia di varianti, proroghe e contestazioni, sospensioni e riprese a singhiozzo, valga la pena di aspettare così tanto.
I 10 cantieri più tormentati: quando l’architettura diventa infinita attesa
Raccontiamo i cantieri più problematici, faticosamente conclusi dopo procedure interminabili o ancora in corso, dove il confine tra architettura ed epica è più che mai sfumato.
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- Chiara Testoni
- 21 marzo 2024
La fabbrica della grandiosa chiesa, uno dei massimi esempi del gotico tedesco, fu avviata nel 1377 ed arrestata nel 1543 in tempo di Riforma per tensioni politiche e problemi finanziari. Dopo un fermo di tre secoli, nel 1844 il cantiere fu riaperto per completare le tre torri secondo i progetti originali. L’edificio sopravvisse al tormentato cantiere e ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
La costruzione del Duomo di Milano, la più celebre chiesa gotica italiana, si è protratta dal 1386 per oltre cinquecento anni con l’ultimazione della facciata alla fine del XIX secolo – e il completamento delle porte nel 1965 – ma il cantiere non può dirsi mai concluso: ancora oggi la Fabbrica del Duomo, storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale dalla sua fondazione, si occupa di restaurare e conservare strutture lapidee, adeguare gli impianti tecnologici, allestire gli spazi.
Quello della Sagrada Familia è senza dubbio uno dei cantieri moderni più lunghi e complessi. La costruzione della chiesa-simbolo di Barcellona, in stile gotico e liberty, iniziata nel 1882, era avanzata per meno di un quarto del progetto alla morte del suo autore nel 1926 ma è stata portata avanti fino ad oggi tra rallentamenti, proroghe, problemi finanziari e continue modifiche. Si prevede che la struttura sarà terminata intorno al 2026 quando, oltre alle torri realizzate nel 2020 e 2021, sarà completata anche la torre più alta (172,5 metri).
Considerata una delle architetture più celebri del XX secolo e simbolo indiscusso di Sydney, l’opera situata in una posizione privilegiata nella baia è composta da tre corpi di fabbrica (la Concert hall per 2.600 posti, il Teatro dell’Opera e il ristorante) disposti su una piattaforma in granito. Elemento caratteristico sono le coperture a guscio ispirate agli spicchi di un’arancia, costituite da costole in cemento prefabbricato e rivestite in piastrelle bianche. Il dilatarsi del tempo di costruzione da quattro a quattordici anni, l’incremento esponenziale dei costi, la complessità del processo costruttivo, l’abbandono del cantiere da parte dell’architetto per rapporti conflittuali con la committenza ne fanno uno dei cantieri moderni più epici e complicati.
Il colossale complesso dal carattere spigoloso e austero è stato concepito per riunire in una sola sede istituzionale gli uffici giudiziari della città. Nonostante il progetto risalga al 1988, i lavori di costruzione sono partiti solo nel 1999 e si sono protratti, tra fermi, rallentamenti e complicazioni logistiche legate al trasferimento degli uffici, fino al 2012.
La costruzione dell'imponente edificio piramidale in cemento ad uso misto, che con i suoi 330 m si staglia sullo skyline di Pyongyang come struttura più alta della Corea del Nord, è iniziata nel 1987 ed è stata sospesa nel 1992 per tensioni geopolitiche. L’edificio è rimasto inutilizzato fino al 2008, quando un contributo finanziario da parte di investitori stranieri ha il consentito il completamento dell'esterno dell'edificio. Nel 2012 è stata annunciata l’apertura di un hotel ma il programma è attualmente sospeso.
La costruzione di questo grattacielo di quarantacinque piani, progettato come quartier generale del Gruppo Confinanzas, è iniziata nel 1990 ma si è interrotta nel 1994 dopo una crisi bancaria nel paese e la morte del principale investitore. Il grattacielo, rimasto incompiuto, nel corso del tempo è stato occupato da una comunità di oltre 750 famiglie che qui venne a stabilirsi tra abitazioni abusive, improvvisati negozi e servizi di quartiere. Presentata come ambientazione di un episodio di Homeland nel 2013, la torre è stata anche oggetto di un documentario e di un progetto di ricerca del collettivo Urban-Think Tank (Alfredo Brillembourg & Hubert Klumpner), Justin McGuirk e del fotografo Iwan Baan, che ha vinto un Leone d'Oro alla Biennale di Architettura di Venezia del 2012.
World Islands è un arcipelago di piccole isole artificiali disposte a forma di mappamondo, situate nelle acque del Golfo Persico al largo della costa di Dubai. L'arcipelago è composto da sette gruppi di isole che rappresentano i continenti di Europa, Africa, Asia, Nord America, Sud America, Antartide e Oceania, e ogni isola prende il nome da un paese o regione. La costruzione delle 300 isole è iniziata nel 2003 ed è stata interrotta a causa della crisi finanziaria del 2007-2008. Sebbene il 60% delle isole sia stato venduto a imprenditori privati nel 2008, lo sviluppo sulla maggior parte delle isole è ancora in corso.
Il Gem, il più grande museo egizio al mondo, situato nei pressi della Necropoli di Giza, è un edificio a forma di triangolo smussato con fronti nord e sud allineati con le Piramidi di Cheope e di Micerino, prospiciente una piazza punteggiata da palme da dattero. False partenze e incertezze geopolitiche, crisi finanziarie e pandemia hanno prolungato per oltre vent’anni il cantiere, che dovrebbe concludersi nel 2024.
Courtesy Egyptian Ministry of Tourism and Antiquities
Dopo oltre un decennio dall’avvio del cantiere, tra battute d’arresto per ragioni di corruzione e riprese durate cinque anni, i lavori di costruzione della Jeddah Tower in Arabia Saudita potrebbero riprendere grazie ad un nuovo appaltatore. L’edificio, che al momento è completato solo per un terzo, con un’altezza di 1000 metri dovrebbe diventare il più alto al mondo, surclassando il Burj Khalifa di Dubai, alto 828 metri. Il fabbricato sarà caratterizzato da una struttura rivestita in vetro con un impianto triangolare che si assottiglia verso l’alto e ospiterà un hotel, residenze, uffici e la piattaforma di osservazione più alta del mondo su un’opera costruita.