A Seattle, una stazione di servizio trasformata in luogo di comunità e arte

Il Mini Mart City Park dello studio americano GO’C rigenera un'infrastruttura inutilizzata per un nuovo programma multifunzionale costruito attorno a un centro culturale.

A Seattle, sulla costa nordoccidentale degli Stati Uniti, una ex stazione di servizio degli anni ‘30 è stata rigenerata per dar vita ad un centro di comunità, dove si punta a fondere espressione artistica e valore civico. Qui lo studio Go’C ha voluto esplorare le potenzialità di questo connubio, riconfigurando totalmente l'edificio e connettendolo ad un nuovo parco circostante. Come descritto dal collettivo artistico fondatore del centro culturale, l’esperimento di Go’C studio mostra una possibilità di progetto più ampia, basata sugli stessi principi di cura e trasformazione, considerando che nell’area dell’intervento sono presenti oltre 700 ex-stazioni di servizio, oggi abbandonate.

Il progetto di Mini Mart City Park può essere interpretato secondo due binari di lettura: il primo ne legge i caratteri architettonici e funzionali, il secondo invece le sensibilità ambientali.
L’architettura fa riferimento all’estetica delle vecchie stazioni di rifornimento, utilizzando un rivestimento in assi verniciate, con un’ampia copertura sporgente. All’interno lo spazio è compatto e flessibile, garantendone la più ampia varietà negli usi. Anche qui troviamo le assi di legno – ad esempio nel pattern sequenziale che che copre lo spazio usato come galleria d’arte, filtrando la luce esterna proveniente da un lucernario.

GO’C STUDIO, Mini Mart City Park, Seattle, WA, USA, 2022. Foto Kevin Scott.

In termini funzionali, infatti, il volume si compone di due aree, la galleria e il magazzino, divisi da un patio che si apre sull’esterno, creando luoghi di aggregazione negli spazi intermedi tra parco e edificio. Qui, infatti, vengono effettuate proiezioni all’aperto e ospitate esposizioni d’arte, configurando la corte come un’area multifunzionale e in contatto con la comunità.

Al carattere civico e culturale dell’architettura, si unisce così quello ambientale. Questo ha come obiettivo la rigenerazione dei suoli inquinati, e la costruzione di una continuità ecologica tra parco e architettura. Questa sensibilità viene così declinata inserendo dei sistemi di aerazione dei suoli al di sotto dell’architettura, e ripensando la grande copertura come un tetto giardino e ulteriore spazio di socializzazione.

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