Strutture funzionali, monumenti celebrativi o quinte sceniche posizionate ad hoc nelle città: dai tempi dei Romani, al Barocco e fino ai giorni nostri, le fontane pubbliche non hanno mai smesso di essere un elemento stimolante di progettazione trascendendo, a volte, il mero ruolo di arredo per diventare emblemi di riqualificazione urbana, luoghi di vita sociale e simboli iconici in grado di contribuire a rimarcare l’identità di un luogo e della sua comunità. Numerose sono le realizzazioni contemporanee in tutto il mondo che rappresentano, grazie ad un efficace equilibrio tra arte, design e architettura del paesaggio e all’impiego di tecnologie idrauliche sofisticate, nodi propulsori di nuove energie urbane. Interventi commemorativi (Robert Woodward, Gustafson Porter + Bowman) e scenografici (Isamu Noguchi, Fontana Re Fahd e Jet d’Eau, Andreé Heller, Michel Corajoud, Tunnel of surprises); poetici (Ondřej Císler, Daniel Buren), ironici (Shu Yong) o generativi di nuove socialità (Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely, Krueck & Sexton Architects, Raumlaborberlin, Foster + Partners): che abbia un carattere interattivo o intimistico, la fontana porta nelle città – oltre a concreti benefici micro-climatici – la fascinazione dell’acqua che, tra spruzzi e giochi di luce, riaccende nell’osservatore quel senso di meraviglia e quel coinvolgimento emozionale a volte dormienti.
Le fontane pubbliche più iconiche del pianeta
Da elementi d’arredo urbano, a epicentri di nuove socialità, a espressioni artistiche e tecnologiche, una selezione di fontane che ridisegnano lo spazio pubblico e diventano simboli iconici e rappresentativi di una città.
Foto di Angusf da Worpress
Foto Newton Grafitti da Worpress
Foto Art_inthecity da Wordpress
Foto Art_inthecity da Wordpress
Foto di Shadowgate da Wordpress
Foto di cloning girl da Wordpress
Foto Christine Matthews da Wikimedia Commons
Foto Blaue Max da Wikimedia Commons
Photo Aline Rockstud68 from Wikimedia Commons
Foto Serge Melki da Wordpress
Foto Vincent Desjardins
Foto Alessandro Pasquali - Danae Project da finestresullarte.info
Foto Alessandro Pasquali - Danae Project da finestresullarte.info
View Article details
- Chiara Testoni
- 22 febbraio 2023
Il monumento commemorativo dedicato ai morti dell’esercito australiano nella battaglia di El Alamein è composto da tre vasche d’acqua a diversi livelli e da una fontana che ricorda un dente di leone, forse a sottendere la fragilità della vita umana.
Originariamente progettata per il World Expo di Osaka del 1970, la realizzazione composta da monolitici cubi da cui fuoriesce acqua è un’efficace illusione ottica: i volumi in realtà ancorati a un pilastro sembrano fluttuare in aria, come espulsi da una forza endogena proveniente dallo specchio d’acqua sottostante.
Collocata nella piazza Igor Stravinsky nei pressi del Centre Georges Pompidou, la gioiosa fontana composta da un bacino di 580 mq e da 16 colorate sculture in alluminio che si muovono grazie ai getti d’acqua è una piacevole attrattiva per adulti e bambini.
La fontana con il getto più alto al mondo pompa l’acqua del Mar Rosso e la proietta in aria fino a una quota di oltre 300 m, a seconda del vento. Illuminata di notte, è visibile da ogni punto della città ed è un landmark inconfondibile del territorio. Unico precedente in Europa di questo tipo, il Jet d’Eau al molo di Eaux-Vives di Ginevra, risalente alla fine del XIX secolo, con il suo getto che raggiunge i 140 m di altezza è un simbolo internazionale della città.
Situata all'ingresso di “Swarovski Crystal Worlds”, il parco a tema della nota azienda, la fontana caratterizzata da una testa di gigante dagli occhi sgranati e luminosi, dalla cui bocca esce l’acqua, è un invito a entrare nel mondo luccicante e magico dei cristalli.
La fontana, integrata nel pendio naturale di Hyde Park e caratterizzata da un anello in granito della Cornovaglia che si staglia nitidamente sul prato, è stata concepita per evocare i valori di inclusione e accessibilità, e per irradiare energia: molte sono le persone che qui vengono a interagire con l’acqua, veicolata lungo scanalature e animata da getti d’aria.
Le Miroir d'eau di fronte a Place de la Bourse, inserito nell’ambito del processo di riqualificazione urbana lungo le sponde della Garonne, ricopre a intervalli regolari di circa mezz'ora una pavimentazione in lastre di granito di 130 metri di lunghezza per c.a 42 metri di profondità. Il meccanismo idraulico prevede una lenta inondazione: la piazza si ricopre di una lastra di 2 cm d'acqua su cui si riflettono le facciate degli edifici prospicienti la piazza; al ritiro dell’acqua, raccolta in un serbatoio di 800m3, una serie di 900 ugelli inseriti nella pavimentazione forma nuvole di nebbia che avvolgono la piazza.
Il Túnel de las Sorpresas, situato a all'interno dello storico Parque de la Reserva, rientra nel Circuito Magico dell'Acqua che comprende una serie di 13 fontane illuminate e che viene annoverato nel Guinness dei Primati come il più grande complesso di fontane d'acqua del mondo in un parco pubblico.
Due torri traslucide in mattoni di vetro illuminate da LED e collocate in una vasca riflettente in granito nero sono attraversate da una lama d’acqua e proiettano immagini di persone del luogo: un’opera d’arte interattiva concepita come un forte elemento di riconoscimento del territorio e della sua comunità.
Le tre monolitiche fontane situate nella medioevale Republic Square richiamano nelle forme le figure dello stemma della città (il cammello, il levriero e l’angelo) e arricchiscono il vasto spazio aperto, introducendo l'elemento dell'acqua in memoria degli antichi "wasserkasten", grandi bacini d'acqua ad uso pubblico.
Situata nel parco museale permanente di arte contemporanea, denominato “Lo spirito del luogo”, di fronte alla Villa Medicea La Magia di Quarrata, l’opera è caratterizzata da un impianto esagonale al cui centro si situa una panchina, anch’essa esagonale, con una fontana; pareti con pareti in marmo di Carrara lisce esternamente e internamente scanalate, che si specchiano su specchi d’acqua, definiscono idealmente i confini di uno spazio intimo e contemplativo, da cui si inquadra lo straordinario paesaggio circostante.
L’opera, originariamente progettata in occasione del festival della ceramica e porcellana del luogo, è composta da 10.000 WC riciclati, lavandini e orinatoi che coprono un muro di 100 m di lunghezza e 5m di altezza e dai quali sgorgano all’unisono giocosi e irriverenti getti d’acqua.
L’intervento ha una forte valenza simbolica: da un lato celebra il concetto di bene pubblico – in questo caso, l’acqua - libero e accessibile; dall’altro è un luogo “di interazione e scambio per la comunità; infine celebra il valore della vita, generata dall’acqua e rappresentata dalla “pelle” dell’edificio, un involucro cilindrico ad arcate che si modifica con le piante, i funghi e i piccoli organismi che lo abitano. Rampe di scale consentono al visitatore di raggiungere il tetto della struttura e godere del panorama urbano.
Situato a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele l’intervento riguarda, oltre al nuovo Apple Store ipogeo, la riqualificazione della piazza soprastante con l’inserimento di un anfiteatro a gradoni pavimentato in pietra Lombarda e da una fontana che segna l’ingresso scenografico allo store: un volume parallelepipedo vetrato che contiene il corpo scale e sulle cui pareti si infrangono i getti d’acqua, con riflessi variabili in base alla luce.