Zaha Hadid è sicuramente tra i più importanti rappresentanti di architettura contemporanea. Vincitrice del Pritzker Prize nel 2004, l’architetta irachena, naturalizzata inglese, ha collezionato capolavori e importanti edifici sparsi in tutto il globo, tra cui solo in Italia ricordiamo il Museo MAXXI di Roma – edificio con cui si guadagna lo Stirling Prize – e gli edifici residenziali nel quartiere Citylife a Milano.
7 architetture progettate da Zaha Hadid ancora in costruzione
Per celebrare l’opera dell’architetta irachena Pritzker Prize, scomparsa tragicamente sei anni fa, abbiamo selezionato alcuni dei suoi più importanti progetti non ancora completati.
Render Zaha Hadid Architects
Render Zaha Hadid Architects
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Render Zaha Hadid Architects
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Render Zaha Hadid Architects
Render MIR
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Foto Luke Hayes
Render negativ.com
Render negativ.com
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Render negativ.com
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Render Minmud
Render Minmud
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Render Zaha Hadid Architects
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- La redazione di Domus
- 31 marzo 2022
L’attività di progettista è stata portata avanti fino al 31 marzo 2016, giorno della scomparsa all’età di 65 anni per attacco cardiaco. Nonostante le controversie e dispute legali con Patrik Schumacher – da tempo ormai business partner di Hadid – seguite dopo la sua morte, Zaha Hadid Architects continua l’attività visionaria iniziata nel 1979, data della sua fondazione.
Ma, considerando sia i lunghi tempi di cantiere sia le difficoltà degli ultimi anni, alcuni dei progetti disegnati e ideati dall’architetta sono ancora in via di esecuzione, e l’inaugurazione di un paio di essi è prevista quest’anno. Coprendo più di un decennio di idee, questi rendering e foto di cantiere mostrano molti dei temi e delle idee che hanno fatto (e continueranno a fare) della Hadid una figura ispiratrice.
La Banca centrale dell’Iraq è stata commissionata a Hadid nel 2010, tuttavia la costruzione del progetto è iniziata solo alla fine del 2018, con il suo completamento previsto entro fine anno. La torre sarà composta da 37 piani, e mira a diventare il secondo edificio più alto dell'Iraq dopo la torre E1 a Erbil. L’esoscheletro strutturale incornicia la facciata che è a sua volta composta da un modello alternato di elementi aperti e chiusi che imitano visivamente e concettualmente il riflesso della luce dalle onde del fiume sottostante, rafforzando il dinamismo del design e servendo lo scopo pratico di fornire una varietà di aree di luce e ombra all’interno.
Progettato nel 2011, Beko Masterplan sarà un vorticoso complesso di appartamenti, uffici e strutture per il tempo libero sul sito abbandonato di una vecchia fabbrica tessile a Belgrado, Serbia. Su una superficie di circa 94.000 metri quadrati, il complesso darà allo storico quartiere di Dorcol una nuova destinazione su un sito che si trova a soli 500 metri dal centro della città, ma è attualmente inutilizzato e inaccessibile. Per questo progetto Hadid usò come riferimenti progettuali l’architettura modernista del ventesimo secolo tipica della capitale, combinandola con lo stile parametrico caratteristico dello studio per progettare un gruppo di edifici che sembrerà fluire l’uno nell’altro.
Bee’ah, azienda mediorientale che opera nel campo della gestione dei rifiuti integrata ha commissionato a Zaha Hadid Architects nel 2014 la sua nuova sede a Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti. La nuova sede centrale è stata sviluppata intrecciando le considerazioni ambientali a ogni aspetto del progetto, mediante un approccio gerarchico per limitare anzitutto la necessità di consumare risorse. La composizione formale del nuovo Bee’ah Headquarters Building risponde al contesto desertico con una serie di dune che si intersecano per accogliere i venti Shamal, e si sviluppa per garantire agli spazi interni abbondante illuminazione naturale e vista sul paesaggio limitando la quantità di vetrate esposte al sole.
Dopo un concorso internazionale tenutosi nel 2015, lo studio è stato scelto per costruire il Danjiang Bridge, infrastruttura destinata a attraversare il fiume Tamsui in Taiwan. Il ponte cerca di minimizzare il suo impatto visivo utilizzando un singolo pilastro di cemento per sostenere la sua campata principale di 450 metri con corsie stradali, ciclabili e pedonali dedicate. Progettato in collaborazione con Sinotech Engineering Consultants e Leonhardt, Andrä and Partner, il pilone del ponte, alto 200 metri, è stato inoltre progettato per essere il più snello possibile e posizionato in modo da ridurre al minimo la navigazione e l'interruzione del letto del fiume.
Progettato per il Forest Green Rovers Football Club a Gloucestershire, Inghilterra, la struttura sarà il primo stadio al mondo a impatto zero e interamente realizzato in legno – inclusi la struttura, il tetto a sbalzo e il rivestimento a lamelle. Anche le terrazze e la soletta sono realizzate in legno, mentre una membrana trasparente copre il tetto. L’Eco Park Stadium fa parte di un progetto più grande pensato per i cittadini e fornisce 5.000 posti a sedere che possono arrivare a 10.000 a seconda del successo del club, oltre a strutture multidisciplinari, un centro di scienza dello sport e spazi retail. La struttura produrrà energia rinnovabile in loco, confermando il suo approccio sostenibile.
Un tetto modellato sui modelli degli uccelli migratori proteggerà le quattro ali del Zhuhai Jinwan Civic Art Centre che Zaha Hadid Architects sta sviluppando nel sud della Cina. L’edificio culturale, che è in costruzione nel distretto Jinwan di Zhuhai, sarà costruito all’interno di un lago e incorporerà un teatro, una sala multifunzionale, un centro scientifico e un museo d’arte. Queste quattro sedi saranno disposte simmetricamente intorno a una piazza centrale, che servirà da foyer esterno condiviso. Il tetto sovrasterà anche ciascuna delle quattro ali, fornendo un'ombreggiatura solare per le loro facciate che saranno fatte di vetro a doppio isolamento. Una volta completato, lo Zhuhai Jinwan Civic Art Centre misurerà 170 metri di larghezza e 270 metri di lunghezza, da nord a sud.
A Melbourne Zaha Hadid Architects ha curato il progetto per un condominio di 64 metri, caratterizzato da facciate coperte da balconi angolari e da un tetto dotato di piscine. La torre di 19 piani chiamata The Mayfair sarà situata su St Kilda Road, che collega il quartiere di St Kilda con il quartiere centrale degli affari. Dopo aver studiato attentamente il sito e determinato le geometrie architettoniche dell’edificio, lo studio ha utilizzato un algoritmo di ottimizzazione per identificare le somiglianze di forma nella facciata. questo processo ha portato a misure più efficaci in termini di costi per ottenere il design complesso desiderato, riducendo al minimo il numero di diversi pannelli della facciata.