"Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci...C'è un silenzio profondo ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi. Forse è rosso. Ed entri in un altro mondo". Così David Lynch descrive l’esperienza del teatro: di questa magia è permeato il progetto dello studio parigino Fres Architectes per il Theatre de la Nouvelle Comédie de Genève.
Il progetto, vincitore di un concorso internazionale, riguarda la realizzazione di un nuovo fabbricato nell’area in trasformazione dell'ex stazione ferroviaria di Eaux-Vives ed ha la peculiarità di essere concepito come una vera e propria fucina di creazione artistica. L’intervento comprende infatti sia gli spazi di rappresentazione sia tutte le attività necessarie alla produzione di uno spettacolo, dalle scenografie ai costumi, situate in appositi laboratori (di falegnameria, sartoria, pittura, scultura, verniciatura…).
Composto da quattro volumi emergenti collegati da corpi più bassi, l’edificio è totalmente aperto alla città grazie alle due grandi facciate vetrate, sul fronte e sul retro, ideate per renderlo permeabile e mostare il lavoro quotidiano che qui si svolge.
All’interno si collocano due sale, una frontale da 500 posti e una modulare da 250 posti dedicata alla sperimentazione, due sale prove, locali amministrativi e il grande spazio di ingresso a tutta altezza con caffé/ristorante, biglietteria, foyer che crea una connessione diretta con la città.
Il complesso appare come una presenza iconica nello skyline urbano anche grazie alla sua immagine mutevole che lo rende un cuore pulsante di ferventi attività a tutte le ore della giornata: sobrio e misurato di giorno, acceso e accattivante di notte quando il grande foyer, illuminandosi di rosso, richiama - come un sipario che sta per alzarsi - alla magia della rappresentazione.
La scelta dei materiali (cemento, vetro, metallo e legno) evoca il carattere volutamente industriale della costruzione.
C’è chi ha detto che il teatro è una bella copia della vita. Ma forse, qui, il bello è che a parlare è la vita stessa, con le sue fatiche e le sue glorie.
- Progetto:
- Theatre de la Nouvelle Comédie de Genève
- Progettazione:
- FRES architectes (Laurent Gravier, Sara Martin Camara)
- Superficie lorda:
- 16.060 mq
- Superficie del lotto:
- 4.160 mq
- Committente:
- Municipalità di Ginevra
- Cofinanziamento:
- Cantone di Ginevra
- Scenografia:
- Changement A Vue
- Acustica:
- Kahle Acoustics
- Ingegneria delle facciate:
- Emmer Pfenninger & Partner
- Progetto illuminotecnico:
- 8'18'
- Ingegneria civile:
- T ingénierie + Batiserf + Brasey
- Progetto meccanico:
- SRG (Riedweg et Gendre SA)
- Progetto elettrico:
- Perrin-Spaeth & Associés
- Progetto antincendio:
- Swiss Safety Center
- Imprese principali:
- Maulini (opere strutturali), Hevron (facciate), Morand (costruzioni in acciaio), BC Caire (macchinari scenici), Form C (calcestruzzo rinforzato nella sala modulare), Merotto Milani (sedute nella sala principale), Figueras (sedute nella sala modulare), Dasta (carpenteria in legno), Dentan (impermeabilizzazioni), Egg Telsa (reti elettriche), Swissohm (quadri elettrici e domotica), Suntechnics (fotovoltaico), Perfolux (illuminazione d’emergenza), G+M Elektronik (sistemi audio), Siemens (installazioni di sicurezza), Haelg (sistema di ventilazione), Bouygues (sanitari), D.E.S. (estintori), Schindler (ascensori), Belloni (partizioni, opere pittoriche), Delta (partizioni vetrate), André (porte interne in legno, mobili in legno), Schwab System (carpenteria) Smartex (pavimenti in legno), Ginox (accessori per la cucina), Nota Bene (segnaletica)
- Produttori:
- Secante (illuminazione sala principale), ATEA (illuminazione sala modulare), FLOS (illuminazione spazi d’accoglienza del pubblico), Impact LD (illuminazione spazi pubblici), Luce MS (illuminazione segnaletica di facciata), Sammode (illuminazione sale prove e laboratori), Regent (illuminazione edificio), HOAC (gradinate sala modulare).