Il grattacielo “ecologicamente programmato” di Neri Oxman, creato grazie all’AI

Attraverso modelli computazionali e design generativo, Oxman propone con Eden Tower un concept in grado di trasformare un ecosistema a beneficio di tutte le specie che lo abitano.

Un’architettura che scaturisce da un processo sperimentale “in vitro” come in una coltura cellulare, in cui gli abitanti sono anche i parassiti, i batteri, i microrganismi che proliferano al suo interno componendo un biosistema in cui artificio e natura diventano simbionti. E se potesse non solo abbattere l’impronta ecologica e i consumi (come un Neutral zero energy building) ma addirittura trasformare l’ecosistema in cui si situa attraverso la riforestazione, la purificazione dell’aria, l’incremento della biodiversità, l’utilizzo sostenibile delle risorse?  Questo è ciò che si chiede Neri Oxman dal suo Oxman Lab di Manhattan  attraverso Eden Tower, il concept per un grattacielo “ecologicamente programmato” e replicabile a partire dall’analisi multifattoriale delle caratteristiche ambientali specifiche del contesto in cui si situa. 

Neri Oxman, Eden Tower. Courtesy of Neri Oxman

La forma scaturisce da un processo di design generativo applicato a dati computazionali e basato su algoritmi e intelligenza artificiale. Il progetto, concepito per massimizzare il benessere ecologico di tutte le specie presenti con il minimo dispendio di risorse, integra spazi abitativi con infrastrutture ecologiche: gli ecosistemi di prateria e foresta che crescono all'esterno gestiscono la regolazione termo-igrometrica e altri processi naturali; gli spazi indoor ospitano abitazioni e servizi mentre le zone interstiziali comprendono ambienti per l'approvvigionamento di risorse (come il legname da una giovane foresta), per il foraggiamento e l’impollinazione da prati fioriti. 

Neri Oxman, Eden Tower. Courtesy of Neri Oxman