Le architetture delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022

Strutture realizzate per le Olimpiadi estive del 2008, nuovi impianti, edifici storici e scarsità di neve: tutte le location dei Giochi Invernali. E la crisi climatica diventa una inaspettata protagonista dell’evento.

I Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022 sono iniziati ufficialmente il 4 febbraio 2022 – anche se le gare sono iniziate già due giorni prima della Cerimonia di Apertura, con le fasi preliminari di curling e hockey su ghiaccio. La cerimonia di chiusura si terrà invece il 20 febbraio 2022.  Siamo quindi nel pieno della competizione, e abbiamo potuto ammirare la maggior parte delle architetture e degli impianti realizzati per il grande evento sportivo. Il masterplan dei Giochi Invernali è diviso in tre aree: due zone “innevate” a Zhangjiakou e Yanqing, più una “ghiacciata” a Pechino. L'Architectural Design & Research Institute della Tsinghua University (THAD), ha sviluppato la pianificazione e la progettazione architettonica di tutte le sedi nella zone di Zhangjiakou e della sede di Shougang nella zona di Pechino. Per quanto riguarda la pianificazione dell'area di Yanqing, lo studio incaricato è il China Architectural Design & Research Group.

National Aquatics Centre, Pechino Progettato da PTW Architects

Foto Chin Tin Tin/Wikimedia

National Stadium, Pechino Progettato da Herzog & De Meuron, 2007

Foto Ethan Kan/Flickr

National Indoor Stadium, Pechino Progettato da Beijing Institute of Technology Design e Glöckner Architekten, 2007

Foto Craig Maccubbin/Flickr

Wukesong Sports Centre Progettato da Gu Yonghui, 2008

Foto N509FZ/Wikimedia

Capital Indoor Stadium, Pechino Costruito nel 1968

I Giochi di quest'anno hanno anche un protagonista inaspettato: la crisi climatica. In moltissimi, sui social, TV e giornali, hanno notato la mancanza di neve nelle sedi delle competizioni. Quello di Pechino sembrerebbe un territorio inadatto allo svolgimento dei Giochi.

“Il 100% della neve su cui gareggiano gli atleti alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 è artificiale, spruzzata da macchine da neve ad alta potenza, e non prodotta da Madre Natura”, scrive il giornalista Chad de Guzman sulla rivista statunitense Time.

Il National Speed Skating Oval progettato dallo studio Populous a Pechino. In alto i render di progetto diffusi dagli organizzatori della manifestazione (©Beijing 2022/Twitter). In basso una foto aerea del complesso (©Arne Müseler)

Questo tema non è recente e in Cina raggiunge solo un nuovo picco (sperando che l’edizione 2026 di Milano e Cortina d’Ampezzo possa cambiare questo trend). Secondo il giornale inglese The Guardian, infatti, “solo una delle 21 location precedenti sarebbe in grado di ospitare in modo affidabile i giochi in futuro se le emissioni rimangono sul percorso attuale.”
Le architetture delle olimpiadi invernali sono le migliori rappresentanti dell’architettura nell'Antropocene, l’epoca geologica in cui “l’ambiente terrestre, inteso come l’insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si svolge ed evolve la vita, è fortemente condizionato a scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana.” L’esempio forse più emblematico e visualmente impattante riguarda la gigantesca rampa olimpica da sci di Big Air Shougang, realizzata all’interno di un ex complesso di ex acciaierie la cui riconversione è stata avviata proprio per le Olimpiadi. Forse dobbiamo iniziare ad abituarci a questi scenari un po’ steam punk e dimenticare quelli idilliaci di montagne innevate che solitamente fanno da cornice a queste manifestazioni.

Shougang Big Air, Pechino Progettato da Team Minus, 2019

Foto N509FZ/Wikimedia

National Ski Jumping Centre, Zhangjiakou Progettato da Team Minus, 2020

Foto Michał Chmielewski

National Sliding Centre, Yanqing Progettato da Atelier Li Xinggang, 2021

Foto Xinhua/Zhang Chenlin

National Cross-Country Ski Center, Zhangjiakou

Foto @BeijingDiscover/Twitter

Villaggio Olimpico, Zhangjiakou

Foto N509FZ/Wikimedia

Lo Stato (in questo caso è d'obbligo il maiuscolo) e il Comitato Olimpico sottolineano invece gli aspetti innovativi dell’evento: il riuso di molte delle strutture già utilizzate per i Giochi Olimpici estivi del 2008; la completa alimentazione di tutte le sedi con energie rinnovabili; l’utilizzo di nuovi standard di costruzione per le nuove strutture; l’adozione di tecnologie per l’efficienza idrica ed energetica degli impianti. Basta questo per definire la manifestazione sostenibile? In questo articolo presentiamo due gallery fotografiche con tutte le architetture, nuove e “di riuso”, in cui si stanno svolgendo le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Ambientate in scenari reali, e non quelli fasulli dei render.