All’interno della serie Time-Space-Existence, PLANE–SITE ha intervistato l'architetto israelo-canadese Moshe Safdie. Conosciuto per l'ambiziosità dei suoi progetti da un punto di vista ambientale e per le sue forme audaci, Safdie è uno degli architetti modernisti più influenti al mondo. In quest'intervista l'architetto riflette sulla sua eredità e su quella del progetto Habitat 67, i suoi progetti mai costruiti, e si interroga su ciò che crede abbia reso il suo lavoro senza tempo.
Moshe Safdie. Più del 50 percento del mio lavoro non è stato costruito
Il sesto episodio della serie Time-Space-Existence ospita una breve intervista a Moshe Safdie, autore del complesso residenziale Habitat 67.
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- 17 marzo 2018
- Venezia
Safdie continua discutendo della necessità, per gli architetti, di rispondere allo scopo di un edificio e perchè ha preferito subordinare la propria cifra stilistica, piuttosto che ripetere per tutta la sua carriere il modello geometrico messo a punto con Habitat 67. L'architetto discute anche le ragioni per cui molti dei suoi progetti non sono stati poi costruiti e perchè non la considera come una cosa negativa. Tuttavia, dice, parte del suo lavoro più significativo è rimasto su carta.
Prodotto da PLANE–SITE, il video è stato commissionato dalla GAA Foundation e supportato dalla ECC per la mostra Time-Space-Existence alla Biennale di Architettura di Venezia che aprirà nel maggio 2018.
- da 26 maggio al 20 novembre 2018
- 16. Mostra Internazionale di Architettura
- Time–Space–Existence
- PLANE–SITE / plane-site.com
- GAA Foundation
- European Cultural Centre
- Palazzo Bembo, Riva del Carbon 4793-4785, Venice
- Palazzo Mora, Strada Nova 3659, Venice