Nel verdeggiante quartiere di St. Alban, a Basilea, sorge il nuovo edificio progettato dallo studio Brandenberger Kloter Architekten. L’area, nota per il suo fascino esclusivo e caratterizzata da ville barocche e dimore neogotiche, è collocata a ridosso del centro storico, tra il Reno e la stazione ferroviaria internazionale.
Un vecchio garage dismesso che fronteggia la Luftmattstrasse – nell’area di Gellert – è stato trasformato in un edificio residenziale dalla volumetria essenziale.
Le facciate in mattoni intonacate con tonalità chiare e punteggiate da finestre distribuite con regolarità elevetica, rivelano una profondità spaziale grazie alla collocazione a filo interno degli ampi serramenti orizzontali. All’interno, le superfici sobrie, combinazione di intonaco chiaro e cemento armato a vista, si ravvivano nei dettagli lignei dai toni caldi, conferendo all’intervento un’atmosfera accogliente e sofisticata. Ma è attraverso scultorei complementi d’arredo progettati su misura che gli appartamenti acquisiscono il fascino dell’abitare nordeuropeo.
Ispirandosi al concetto di Raumplan di Adolf Loos, l’organizzazione interna degli spazi è pensata per creare un continuum dinamico tra le diverse funzioni. Al piano terra e al primo piano, ambienti con altezze variabili si articolano attorno a un nucleo centrale in cemento armato faccia a vista. L’ingresso, la sala da pranzo, la cucina, il soggiorno, l’ufficio e le aree comuni formano una sequenza spaziale che si sviluppa su due livelli, stabilendo un dialogo fluido con l’esterno, caratterizzato da una forte presenza della natura.
La scelta dei materiali enfatizza una sobria eleganza: soffitti in cemento a vista, intonaci a calce spazzolati a mano e pavimentazioni in terrazzo alla veneziana definiscono un linguaggio contemporaneo che contrasta armoniosamente con la ricchezza dei dettagli lignei, realizzati in abete, betulla e cedro. Gli spazi interni, oltre a garantire comfort e funzionalità, offrono numerosi riferimenti visivi al paesaggio circostante, integrandosi perfettamente con l’ambiente naturale di St. Alban.
Anche le immagini di Willem Pab catturano infine l’essenza vibrante del Luftmattstrasse Studio Building, rivelando una dimensione intima che va oltre l’architettura. L’apparente disordine degli scatti – libri sparsi, tavoli non perfettamente allineati, oggetti che testimoniano una vita vissuta, un gatto che fa capolino – suggerisce una quotidiana spensieratezza, in cui gli spazi progettati dialogano armoniosamente con la presenza umana. Un approccio visivo che rafforza l’idea di un edificio non solo bello da osservare ma anche accogliente e autentico da abitare.