Un padiglione per danzare sulla laguna di Venezia
Il contributo di Rintala Eggertsson alla Biennale 2018 infonde nuove forme di interazione sociale nell’area ricreativa di Forte Marghera.
Una selezione di progetti al Padiglione Centrale che interpretano Freespace, il tema di quest’anno della Biennale di Architettura di Venezia.
Il contributo di Rintala Eggertsson alla Biennale 2018 infonde nuove forme di interazione sociale nell’area ricreativa di Forte Marghera.
Kateřina Šedá, curatrice del Padiglione delle Repubbliche Ceca e Slovacca a Venezia, ci racconta il progetto UNES-CO, una ricerca-azione che indaga il sovraffollamento di turisti e lo svuotamento dei centri cittadini.
In mostra all’Istituto di Scienze Marine a Venezia, il nuovo lavoro frutto di spedizioni nell’Oceano Pacifico. Obiettivo: aumentare la consapevolezza sulla condizione dei mari.
Ispirata da Gio Ponti, la “Casa Elettrica” fu concepita nel 1930 come una sorta di “città condensata”, proiettata nel futuro. A questa vicenda, s’ispira oggi Edison nel debuttare alla 16. Mostra Internazionale di Architettura.
Alla Biennale di Venezia 2018, undici sperimentazioni nella costruzione definiscono la nuova identità dell'architettura della Santa Sede.
Intervista alla curatrice di “Work, Body, Leisure”. Il Padiglione Olanda alla Biennale di Architettura di Venezia 2018 indaga le responsabilità dell’architettura a proposito delle nuove condizioni di lavoro.
Il direttore dell’Accademia di Architettura di Mendrisio ci racconta il progetto presentato alla Biennale di Venezia sul rapporto tra algoritmi e architettura, gioco e tecnologia.
Il Padiglione Israele alla Biennale di Venezia analizza l’invisibile ma potente struttura negoziale che sta dietro i luoghi sacri in Terrasanta.
Al padiglione delle Filippine il curatore Edson Cabalfin ha invitato varie scuole di architettura a un’analisi e a una riflessione sull’attuale ambiente costruito del paese asiatico.
Nel Padiglione Centrale ai Giardini, Cino Zucchi rilegge le opere dell’architetto milanese e il suo personalissimo modo di pensare l’architettura.
Le recenti trasformazioni degli spazi da privati a semipubblici mostrano un nuovo modello urbanistico a Tirana, dove i residenti partono dal piano terra e riconquistano la propria città.
Le dodici opere di “Public Without Rhetoric”, la partecipazione del Padiglione Portoghese, rimettono al centro lo spazio collettivo accessibile e di qualità.