Catalejo (Spyglass) prosegue una lunga tradizione di esperimentazioni architettoniche che esplorano la relazione tra la casa e la natura selvaggia. L’architettura di Tololo Ugarte, come quella di molti predecessori, esplora l’idea di un’abitazione che non domina il paesaggio, ma si integra con esso, diventando parte integrante del contesto naturale.
L’edificio si presenta esternamente quasi come un vagone ferroviario sospeso, un elemento inaspettato che però si inserisce con discrezione nel paesaggio. La sua forma allungata, che sembra nascere dall’estrusione di una sezione, vale il nome di cannocchiale e rinforza l’idea di osservare ed essere parte del ciclico rinnovarsi della natura.
Infatti, il sito su cui si erge Catalejo è caratterizzato da un paesaggio che cambia drasticamente con le stagioni. In estate, il terreno appare secco e arido, mentre in inverno e primavera si trasforma in un rigoglioso manto verde, condizione che ha portato al lieve sollevamento del volume.
Un altro elemento centrale del progetto è la posizione rispetto agli alberi secolari di quillay e molle, trattati come monumenti naturali. La casa è orientata in modo da catturare la loro presenza, con grandi aperture che ne incorniciano la vista. Le aperture lasciano entrare il paesaggio, trasformando l’esperienza abitativa al punto che ogni finestra innesca un rapporto specifico con l’intorno.