La forma è struttura, lo spazio è la conquista del mondo. Questa è La Saracena, villa progettata da Luigi Moretti nel 1957. Il foto reportage ne documenta lo stato di abbandono a marzo 2017, ora sono in corso i restauri.
La villa è da una parte chiusa sulla strada, dall'altra aperta verso il mare e al paesaggio mediterraneo.
Una volta entrati all'interno della casa, a sinistra della galleria si sviluppa la zona notte, articolata su due livelli; a destra invece si distribuisce la zona giorno e i servizi. Centralmente la galleria da una parte suggerisce l'ingresso al giardino esterno e dall'altra conduce alla grande sala finale, in un percorso accompagnato dalla sottile membrana di infissi modulari e da uno spazio circolare. Dietro, in uno spazio aperto intimo e riservato, si trovano i bagni.
La struttura è in linea con le mode degli anni ’50-’60. Le murature, con la loro gravità, hanno una loro emotività. La compattezza delle superficie piene della Saracena si riconduce alla volontà di fare un edificio tutto di un pezzo. La materia si addensa nel lato del patio e si dilata quasi a scomparire verso il mare, dove può spingersi verso l'infinito.
La discesa a mare rivela un ulteriore spazio, quello naturale del grottone, chiuso dal plastico e dinamico cancello disegnato e realizzato dall'artista americana Claire Falkenstein, compromesso dal tempo.
Reportage. La Saracena di Luigi Moretti in stato di abbandono
Emiliano e Lorenzo Zandri hanno realizzato un reportage fotografico sulla villa del 1957
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- 26 ottobre 2017
La Saracena viene commissionata a Luigi Moretti da Francesco Malgieri, giornalista del Corriere della Sera, per la figlia Luciana Pignatelli d'Aragona Cortez. E' annessa al cosiddetto trittico incompiuto di Santa Marinella, comprendente le ville Califfa e Moresca. Il lavori iniziarono nel 1956 e si conclusero nel Dicembre del 1957.