EXiT architetti associati hanno intrapreso il progetto di recupero di un fienile in legno, dando vita a un edificio strutturalmente complesso sulle Dolomiti – riconosciute dall’Unesco patrimonio universale dell’Umanità – attraverso pochi gesti misurati. Nel Cadore questi edifici vengono tradizionalmente chiamati Tabià, costruzioni tradizionali in legno e pietra adibiti principalmente a stalla al piano terra e a fienile ai piani rialzati.
Tabià sulle Dolomiti
Lo studio EXiT ha ultimato i lavori di recupero di un antico fienile in legno a Selva di Cadore, adottando un approccio misurato per preservarne il carattere e la bellezza originali.
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- 06 settembre 2016
- Selva di Cadore
L’edificio preesistente è stato privato del tamponamento ligneo, adeguatamente ripulito, catalogato e reinserito sull’edificio, in modo da liberare la struttura di travi e pilastri di legno e svelarne la complessità spaziale e i nodi strutturali. Sono stati inseriti nuovi profili di acciaio negli spazi interstiziali in modo da rinsaldare la struttura lignea e staffe di acciaio a rinforzo degli incastri più deboli: si tratta di rinforzi inseriti in opera, sfruttando i minimi spazi tra il castello di travi preesistente collaboranti alla struttura originaria. Le parti metalliche sono state dipinte di nero, evidenziandone così la presenza e la funzione. Il castello in travi e pilastri di larice è stato mantenuto per la maggior parte allo stato originale.
Esternamente, sulla facciata nord, è stato eliminato un annesso accostato all’edificio realizzato in tempi successivi alla costruzione originaria, per ripulire la rampa principale di ingresso. La volumetria, una volta svincolata, ha consentito di realizzare un piccolo ampliamento nel vuoto tra l’edificio e la rampa di accesso che conduce al terzo piano, così da ricavare un corpo scala interno e i servizi igienici. In questo modo i volumi di servizio sono stati mantenuti all’esterno, per valorizzare la pulizia formale.
La differenza cromatica tra l’ampliamento – con tavole in larice nuovo – e il recupero – con larice originale – sottolinea la natura mutevole di un edificio in legno: col tempo tavole nuove cambieranno colore a seconda dell’orientamento dell’edificio e dell’incidenza della luce. Le aperture, infine, garantiscono una relazione visiva continua con il paesaggio circostante – Monte Civetta a sud, Marmolada a ovest e Monte Pelmo a est – offrendo spazi ampi e luminosi.
Tablà DZ, Selva di Cadore, Belluno
Tipologia: ristrutturazione
Architetti: EXiT architetti associati
Team di progetto: Francesco Loschi, Giuseppe Pagano, Paolo Panetto
Project manager: Francesco Loschi
Strutture: Alberto Soligo
Ingegneria elettrica, idraulica e meccanica: Mauro Benozzi
Area: 230 mq
Completamento: 2016