Oma si è aggiudicato il concorso internazionale per la riprogettazione dello storico stadio Selman Stërmasi, realizzato nel 1956. Il progetto intende non solo potenziare l’accessibilità, l’efficienza e l’attrattività della struttura sportiva, riconfigurandone e ampliandone gli spazi con un incremento della capienza da 9.500 a 15mila, ma fare del complesso un epicentro simbolico di rinnovamento dell’isolato che svolgerà un ruolo di connessione nodale con i limitrofi quartieri di Blloku, Komuna e Parisit e che verrà a configurarsi come un catalizzatore di vivaci energie urbane.

Il progetto riguarda la ristrutturazione/ampliamento del fabbricato esistente, la realizzazione di una nuova piazza triangolare polifunzionale ad esso prospiciente per eventi, attività sportive e ricreative all’aperto e dinamiche di socialità anche al di fuori degli appuntamenti calcistici e l’inserimento di nuove funzioni (terziario, ricettivo, commerciale e residenziale) nei volumi che fanno da quinta all’impianto.
A memoria dell’antico stadio di Amantia del III secolo a.C. situato nell'Albania meridionale e caratterizzato da un’arena ricavata nella roccia della montagna, i monolitici edifici sono rivestiti in pietra e disposti intorno allo stadio in modo da formare una catena montuosa urbana plasmata da picchi, gole, tumuli e radure: un impatto scenico che accende i riflettori sul quartiere in trasformazione, tra suggestioni storiche e sguardo al futuro.


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