Realizzato nell'ambito della ristrutturazione di un complesso scolastico esistente costituito da due scuole separate, la sala da pranzo “Roc” costituisce un evento di architettura nel cuore di un isolato.
Le Roc
La mensa creata da D’HOUNDT + BAJART architectes & associé a Tourcoing, Francia, collega due edifici scolastici separati dando al complesso scolastico l’identità e la coerenza che mancavano con uno spettacolare volume roccioso sospeso su colonne leggere.
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- 23 giugno 2015
- Tourcoing
L’edificio costruito su due livelli, è il punto di incontro tra le due scuole, e dà al complesso scolastico l’identità e la consistenza che mancavano.
L’effetto del volume principale dell’edificio è spettacolare: una roccia sospesa sul vuoto, solida e aerea. L’aspetto roccioso contrasta con il candore delle pareti al piano terra, gli stipiti della lavorazione del legno e la terra, rafforzando l’impressione di galleggiamento della roccia. Una particolare cura è stata riservata alla grafica della segnaletica e alle griglie del complesso scolastico che insieme permettono alla nuova costruzione di essere in armonia con gli edifici originali.
In questo insieme molto minerale, l’allineamento casuale e le inflessioni dei paletti di sostegno del cortile suggeriscono un’apertura della pianta. Questo è il bordo di una foresta dove i genitori possono ripararsi in attesa dei loro figli che entrano ed escono da scuola.
Grazie alla separazione, la riduzione della superficie libera le superfici posteriori del terreno per un giardino e un percorso educativo. L’accesso al parcheggio docenti avviene attraverso un ingresso sotto il collegamento tra la scuola e la mensa, per evitare che i bambini attraversino una strada con automobili.
Arroccata simbolicamente un po’ più in alto del muro di cinta della scuola, la sala da pranzo aperta sul cielo è un ibrido tra la grotta e la casa sull’albero. È il punto di partenza di grandi storie.
Realizzata in calcestruzzo, modellato e scolpito dalla mano di un artigiano esperto, la facciata riproduce perfettamente la roccia con le sue crepe, bordi e arrotondamenti a causa dell’erosione, della geotettonica, e la deformazione degli strati. Per motivi di integrazione nel paesaggio urbano, la tonalità argilla è simile al laterizio, ma il telaio e il formato delle rocce impongono un cambiamento di scala. Qui, abbiamo immaginato i grandi spazi aperti, i canyon e le montagne... l’avventura.
Pensata fuori dagli schemi, l’architettura ibrida del palazzo offre una transizione tra l’ambiente di mattoni rossi e un paesaggio di rocce color ocra. Così modificata, la panoramica della strada apre nuove prospettive. È un invito all’apertura, uno stimolo alla fantasia.
Circondato da un alto muro di mattoni rossi, il percorso delle scuole presenta un’inclinazione inusuale per la regione, che pone i due edifici del complesso scolastico su diversi livelli. Con l’estensione di ciascuna delle scuole verso il centro, l’edificio è stato costruito al bivio: il piano terra della mensa estende la scuola elementare, mentre il primo piano è allo stesso livello della scuola materna.
Grazie alla sua particolare posizione, l’edificio ha diversi punti di ingresso che permettono a diverse tipologie di utenti di accedere in condizioni ottimali. Dalla scuola materna, la connessione passa inosservata: il corridoio che porta fuori dalle classi prosegue raggiungendo direttamente la mensa. Per i più piccoli, è una garanzia di un accesso comodo e sicuro: non c'è bisogno di mettere cappotti, né di usare le scale. Gli studenti delle scuole elementari entrano al piano terra dal loro cortile, e gli utilizzatori esterni dalla strada quando viene utilizzata come sala polivalente, in base alle specifiche indicate per il progetto.
Luogo amichevole, “Roc” è quindi il punto di confluenza per eccellenza: incontro delle due scuole, centro del blocco, collegamento tra il pubblico e il privato, confluenza della parte superiore e la parte inferiore.
Dall’interno, la sala da pranzo ha il grande vantaggio dell’elevazione: la luminosità. Le finestre di dimensione variabile perforano la facciata sul ritmo di una partizione sconosciuta finora, mentre i timpani sono aperti da ampie finestre di vetro piano. Pozzi di luce maestosi lasciano entrare molta luce naturale.
La sala da pranzo, inondata di luce, ha anche un comfort acustico ideale, grazie ad un rivestimento di intonaco lisciato a mano, di solito riservato alle sale da concerto. La superficie bianca mette in evidenza con la sua sobrietà le pareti di roccia artificiale, identiche all’esterno.
Per ottenere fluidità, le giunzioni tra le diverse superfici sono gommate: senza giunture, barriere o collegamenti, che sono elementi in cui la mente si ferma. Le superfici continue, le transizioni fluide e la mancanza di angoli, mirano a una maggiore libertà. Nessun limite alla immaginazione.
Le “Roc”, Tourcoing, France
Tipologia: mensa scolastica
Architetto: D’HOUNDT+BAJART architectes&associé
Strutture: KHEOPS ingénierie
Impresa: BET fluides et électricité - Beha Legrand, BET cuisines collectives et hygiène
Area: 939 mq
Completamento: 2015
Costo: 2,6M €HT