A Bakema celebration

Con un riuscito e molto grafico allestimento di Experimental Jetset, il padiglione olandese curato da Guus Beumer e Dirk van den Heuvel propone una rilettura della geniale figura di Jaap Bakema, cercando le tracce oggi della sua idea di società aperta.

Vulcanico leader delle principali avanguardie moderniste del dopoguerra, segretario del CIAM e membro fondatore del Team 10, Jacob Bakema (1914-1981), detto Jaap, è il protagonista del padiglione olandese alla 14. Biennale di Architettura di Venezia, che in questo modo risponde al tema di Koolhaas “Absorbing Modernity 1914-2014”.

Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini. Photo Het Nieuwe Instituut

Alla sua figura di geniale architetto, in prima linea nella ricostruzione di Rotterdam e autore di alcuni dei principali edifici pubblici in tutto il Paese, i curatori Guus Beumer, direttore del Het Nieuwe Instituut, e Dirk van den Heuvel, professore alla Delft University, dedicano una riflessione che comprende le sue idee sulla società, sul ruolo dello Stato e del libero mercato, del progettista e del cittadino, articolata su tre livelli.

Schizzi preliminari di Experimental Jetset per il progetto grafico e per l'allestimento di “Open: A Bakema Celebration”

Il primo, e più immediato, è una raccolta dell’eterogenea eredità di Bakema – modelli, lettere, fotografie, programmi TV e disegni – che, nell’elegante allestimento grafico di Experimental Jetset, dà corpo alle idee del progettista olandese, fondatore, tra le altre cose, con Aldo van Eyck e Herman Hertzberger della rivista Forum (1959-1963). Jaap era però anche e soprattutto un pensatore, che credeva nell’architettura come strumento per agevolare l’emancipazione delle masse e permettere la piena autorealizzazione dell’individuo e sognava una nuova società aperta, democratica e inclusiva. Cosa resta oggi delle sue idee? Cosa s’intendeva allora per società aperta? E come potrebbe essere concepita oggi una società “open”?

Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini

Per rispondere a questi interrogativi, si passa al secondo livello della ricerca: il “Post Box for the Open Society”, una piattaforma online di scambio d’idee sul tema, rivolta ad architetti e designer. “Per guardare la nostra storia in una nuova luce, ma anche per usare la storia stessa per leggere il presente, le sue ansie e le sue sfide messe in una prospettiva diversa; per aprire nuove strade e trovare nuovi modi di costruire il futuro”, spiegano i curatori. Terzo e ultimo livello, è il saggio fotografico commissionato a Johannes Schwartz, che ha documentato il lavoro di Bakema a Terneuzen, Nagele, Berlino e Eindhoven.

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Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini


Padiglione Olanda
Open: A Bakema Celebration
Commissario: Het Nieuwe Instituut
Curatori:
Guus Beumer, Dirk van den Heuvel
Allestimento e grafica: Experimental Jetset
Sede: Padiglione ai Giardini

Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini. Photo Het Nieuwe Instituut
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini. Photo Het Nieuwe Instituut
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini. Photo Het Nieuwe Instituut
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini. Photo Het Nieuwe Instituut
Vista del padiglione olandese “Open: A Bakema Celebration” ai Giardini. Photo Het Nieuwe Instituut
<i>Splitscreen 13 (Eindhoven, Marl)</i> by Johannes Schwartz
<i>Splitscreen 19 (Nagele, Terneuzen)</i> by Johannes Schwartz
<i>Splitscreen 24 (Berlin, Eindhoven)</i> by Johannes Schwartz