Per diversi mesi, nel cortile della Libera Università di Bolzano, gli studenti della Facoltà di design e Arti hanno lavorato alla realizzazione di un piccolo villaggio composto da container.
Container Village
A Bolzano, gli studenti della Facoltà di Design e Arti hanno sviluppato arredi e oggetti utili a vivere e lavorare in un container, dando vita a un "villaggio di container" nel cortile dell'Università.
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- 08 agosto 2013
- Bolzano
A partire dall’idea del docente e designer Claudio Larcher, durante il corso Container village, gli studenti hanno sviluppato arredi e oggetti utili a vivere e lavorare in un container.
La sfida è stata quella di provare a progettare arredi con caratteristiche specifiche come trasformabilità, trasportabilità, multifunzionalità, ecc., con la possibilità di poter sperimentare sul campo le idee che man mano sono state proposte. Grazie alla collaborazione con l’azienda altoatesina Niederstaetter, uno dei leader italiani nella distribuzione e preparazione dei container, gli studenti hanno realizzato prototipi e arredi funzionanti e hanno allestito i container a loro disposizione.
Gli ambiti di sviluppo dei progetti sono stati sostanzialmente 3: living, working e svago (o cultura), sperimentando idee che tenessero sempre presente la sostenibilità e l’impatto ambientale dei progetti. Oltre agli arredi, le lampade per container, i sistemi per migliorare la situazione delle persone in ambiti di emergenza, sono stati progettati un terrazzo in legno di larice recuperato dai masi dell’Alto Adige, un piccolo orto, e una struttura di raccolta dell’acqua piovana per irrigare l’orto.
Ai container è stata infine integrata anche un’opera di legno alta più di 15 metri e raffigurante un cavallo che l’artista milanese Duilio Forte ha creato con l’aiuto degli studenti.