Questo articolo è stato pubblicato su Domus 970, giugno 2013
Descrizione succinta e ironicamente pretenziosa del recente ampliamento di un’abitazione a Bruxelles, nella quale si danno avveduti consigli sulla decorazione e si tira inopportunamente in ballo la sessualità degli architetti.
I pavimenti sono fatti di minuscole formelle di frassino, spazzolato per ottenere una finitura cedro, e sono delimitati da strisce in cemento che disegnano i confini delle stanze confondendo lo sguardo con le loro illusions ludiques.
La miscela del cemento è un tripudio di grigi, in toni che oscillano tra Surprise de Violette e Nordic Mud. Qua e là, le pareti sono dipinte, senza eccedere, con una punta di cerise. Un portaombrelli Noire de Truffle e un pulisci stivali gotico, d’antiquariato inglese, aggiungono un altro tocco di classe. Suggerisco, inoltre, un paio di panche in legno dorato rivestite di seta lavorata Eau de Nil, da collocare contro la parete a creare un magnifico contrasto con la tonalità cerise. Una scelta di stampe antiche, Piranesi o soggetti simili, farà un’ottima figura, accogliendo il visitatore in modo degno.
Per il salone, considerata la disposizione delle finestre che danno sul prato, è richiesto un approccio diverso. Qui abbiamo pareti coraggiosamente rivestite del legno smeraldo più shocking. Un’amabile vista accoglierà di certo l’occhio, una volta che questi muri esibiranno dei dipinti con scene di caccia. Raccomando, inoltre, una generosa collezione di piatti di Delft a parete, alternati a porcellane cinesi famille rose. Per quanto riguarda l’illuminazione, si usino applique in Goût Louis xv.
Non ci pare necessario qui l’intervento di un ébéniste provetto, quanto piuttosto un arrangiamento più casual di pezzi inglesi in stile Regency, uno o due esemplari del meno appariscente Directoire, nonché un grande e comodo divano in stile americano, rivestito di chintz stampato in colori tropicali per richiamare il verde delle pareti oltre che, naturalmente, perché adatto a conversazioni intime. I giorni delle cerimonie formali e rigide sono ormai dimenticati. Oggi ai cocktail tutti si rilassano, perciò una serie di tavolini per olive e stuzzichini risulta utile.
Le grandi finestre sono favolose nelle sere di tarda estate, ma per i mesi invernali saranno montate mantovane decorate con drappeggi e tende di cretonne lilla legate a mezza altezza con nappe Or Brûlé. Il parquet appare piuttosto freddo, quindi è bene usare uno o due tappeti per ammorbidire l’insieme. E fiori dappertutto, in vasi dai colori accesi.
La toilette offre una vivace sorpresa. Il pavimento è piastrellato in Rose Dust Minque, non lucido, mentre tutto il resto e bianco, bianco e bianco! Rubinetti ovviamente in oro e moderne come linea. Con un design semplice e una finitura seduttivamente ostentata, sono una delizia.La porta del corridoio ha un intreccio a pois di un leggero café au lait, tale da sposarsi perfettamente con il rosa del pavimento.
Qui non serve molto, cosi mi concentrerei sulla lussuosa biancheria in un divertente giallo banana, e sulla tenda della doccia di satin a strisce Rhubarb & Custard. Quanto ai bagni, è importante ricordare che i vostri ospiti sono lì per valutarne la pulizia, perciò si consiglia assenza di disordine. Se proprio volete, si può appendere una serie di stampe di Birds of America di Audubon, incorniciate con sobrietà.
Riattraversato il salone per uscire in giardino, ecco il patio di cemento, che ospiterà i ricevimenti all’aperto: qui perciò disporremo, qua e là, una selezione di mobili da giardino in ferro battuto verniciato di bianco. Parasole in tessuto blu marino e un barbecue su ruote arancio brillante aggiungeranno un tocco piccante, creando un divertente contrasto con lo strepitoso muro in marmo verde.
Personalmente, non riesco a resistere al cortiletto petit con una lampada slanciata al centro, dipinta nei toni della giada marina. Questo è probabilmente il posto giusto per una serie di misurate sedie pieghevoli da giardino, senza dimenticare i cuscini, in uno spigliato tessuto impermeabile color miele. Intorno al prato, colonne di cemento in stile pergola gridano verso di noi “CLASSICO”, perché non sia mai che manchino gli ordini!
Una flottiglia di piedistalli ad altezza della vita dovrebbero essere allineati alle pareti, ognuno di essi a sorreggere il busto di un nobile romano. Non ha importanza chi. Non ci sono mai abbastanza statue in un giardino del genere, perciò non si faccia economia. E si valorizzi il prato con un pot-pourri di dee romane e abbeveratoi per uccelli. Forse, verso il fondo, dovremmo collocare una fontana, sormontata dalla statua di Ganimede o di Diana, a seconda di quale stuzzica i nostri sensi. In questo caso, sospetto che Ganimede si adatti alla perfezione. Pablo Bronstein, artista
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