Mangini Group

Mangini Group: come tradurre i valori in progetti

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In due progetti milanesi, i sistemi di partizioni modulari Planika e Flux One raccontano l’approccio olistico di Mangini secondo un pensiero di versatilità e sostenibilità.

Nel contesto contemporaneo dell’architettura e delle costruzioni, in un ridefinirsi di valori e priorità che guarda con più attenzione alle performance e alla tutela del pianeta, la flessibilità di spazi ed elementi diventa cruciale, e la riduzione di scarti ed emissioni nel raggiungerla, una missione. Ampliare la visione d’azienda alla costruzione modulare è stata l’intuizione di Mangini Group, che ha collocato questa realtà italiana prossima ai 70 anni di storia proprio in questo solco: tradurre valori in prodotti, valori in progetti. Valori chiave nella filosofia Mangini come la versatilità e la sostenibilità, capaci di tradursi anche in un approccio olistico che parte dall’elemento prefabbricato alla sfera del chiavi in mano.

La versatilità, prima di tutto, è un valore chiave nella progettazione e realizzazione di spazi per il lavoro, oggi che il lavoro evolve a ritmi serratissimi. Un progetto che ha visto coinvolto Mangini Group nel dare espressione a questo valore è il People Hub Milanofiori, realizzato dallo studio 967 ARCH ad Assago, per Accenture.

Il prisma snello di 15 piani che si sviluppa tra la città che consolida nuovi distretti e la natura di un bosco, vede il vetro come elemento protagonista, in 31.500 metri quadrati di superficie destinati a 3000 postazioni di lavoro, ma anche e soprattutto ad una costellazione di spazi ibridi che vanno a determinare l’esperienza all’interno del workspace Accenture. Spazi di aggregazione come kitchenette ai piani, aree break, terrazze e aree “open air” affiancano spazi dedicati all’accessibilità con strumenti e tecnologie a supporto delle persone con disabilità, spazi dedicati alle neomamme e alle visite di medicina del lavoro, spazi per sport ed eventi.

Ad una simile complessità di programma, in un edificio che ha ottenuto la Certificazione Leed® Gold, la risposta non poteva che essere flessibile e modulare anche per gli interni, dove Mangini ha fornito 4.400 mq di pareti mobili Flux One distribuite su 13 piani.

Esempio di versatlità, Flux One è il sistema di pareti mobili divisorie a doppia vetrata continua, con profilo guida universale di alluminio, che in questo progetto articolava un doppio vetro stratificato 66.1 con pellicola Pvb acustica incorporata, e porte a battente singole in vetro stratificato 33.1 intelaiate con profili di alluminio verniciato in un classico bianco puro (RAL 9010). Con Flux One la performance di abbattimento acustico arriva a 47 decibel (una conversazione fra persone misura in media 60-70 dB) e la prestazione antisismica è garantita dal rispetto della normativa antisismica NTC 2018.

La versatilità è sistemica nel sistema Flux, considerando che lo stesso profilo può contenere una struttura in acciaio per pannelli ciechi, e che al centro del profilo, tra i due vetri, possono correre impianti elettrici a norma, mentre nella guarnizione in pvc del vetro possono essere collocate a richiesta delle Led strip, anche loro modulari.

La sostenibilità è un altro valore fondamentale, quasi più un ambito etico che abbraccia tutti i valori nella visione Mangini, perché rappresenta la risposta a sfide dove la differenza, infatti, è valoriale e si traduce in performance, economica, fisico-tecnica e ambientale. Il laboratorio CoFactory DesignTech, sviluppato da Pinifarina Architecture nel Certosa District di Milano, è un progetto dove modularità e sostenibilità diventano sinonimi: una connessione a cui Mangini ha dato forma con l’impiego delle sue tecnologie.

Nei 1500 mq disposti su due livelli, DesignTech trasforma una ex area di magazzini in uno spazio aperto adibito a laboratorio di produzione e prototipazione con macchine a controllo numerico e strumenti per lo sviluppo rapido, attorniato da ambienti modulari – ognuno con una sua identità di colore – per coworking, uffici, riunioni, laboratori.

Con un sensibile influsso su efficientamento del processo costruttivo e riduzione degli scarti, oltre a pareti mobili Flux One e sistemi teka, sono stati impiegati circa 270 mq di parete mobile Planika Classic e Planika Steel. 
Al piano terreno, lo spazio è determinato con Planika Classic con rivestimento in truciolare in finitura Urban Concrete, e con altri moduli Classic e Steel in truciolare o rivestiti in acciaio RAL 9010; al primo piano invece, gli armadi sono posizionati in vani di cartongesso hanno ante e schienali di colore diverso in base al codice colore dell’ufficio a cui appartengono.

L’ecosistema Planika incarna la massima ampiezza della sostenibilità di processo ancora una volta grazie alla sua alta flessibilità di impiego: le pareti mobili Planika Classic, puntano a massimizzare il comfort negli ambienti, con pannelli in legno da pavimento a soffitto con fissaggio a scomparsa su struttura di montanti e traversi in acciaio zincato. Planika Steel aggiunge un rivestimento in pannelli sagomati a guscio in lamiera d’acciaio preverniciato, che massimizza prestazioni di sicurezza e durevolezza. Modularità allo stato puro, Planika è un sistema che mostra – con articolazioni quale Planika Healthh per strutture sanitarie – come si possa estendere la gamma valoriale di Mangini a quello che il Gruppo definisce un approccio olistico: dal singolo elemento modulare fino alla progettazione e produzione di volumi autonomi, consegnati chiavi in mano al cliente.

Brand:
Mangini Group
Sito web:
workspace.mangini.it
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