Amore per l'arte
CP ama l'arte e gli artisti, ci bazzica
insieme, ne è contaminato: diventa
uno di loro. La sua vita è disegnata proprio
come un'opera d'arte. E questo
spiega la sua passione per le automobili:
la Jaguar tipo E o la Maserati Indy
per lui sono oggetti d'arte.
Case popolari
CP ha sempre criticato e denunciato
le condizioni di realizzazione degli
alloggi sociali negli anni Sessanta.
Cemento
Il suo adorato materiale: ne ricerca
l'espressione, pensa sempre alla
cassaforma, alla verità del materiale,
alla nobiltà del grezzo. CP ha sempre
aborrito la leziosità, il 'grazioso'.
L'impopolarità di questo materiale
gli piace. Il bunker inventa una
potente estetica del cemento. Lui la
coltiva. La anticipa con André Bloc
perché, tra le sue avventure con gli
artisti, il loro incontro diventa, come
indica il nome stesso, un lavoro sulla
massa, sul grezzo. CP architetta delle
forme pensate con André Bloc: la bellezza
della Maison d'Antibes e della
Maison de l'Iran a Parigi testimonia
la profondità del loro sodalizio.
Centrali nucleari, Coraggio
CP non ha paura, al contrario ama
le sfide. Riesce a sopportare l'impopolarità,
a trovarvi una certa gioia, a
rivendicarla. Gli piace diventare l'architetto
faro di queste nuove centrali
atomiche perché l'incredibile scala,
la massa di questa architettura, deve
domare l'energia e il rischio.
Disegno, Disegno
CP ama disegnare. Con la matita,
la penna o il pennarello nero. Dal
progetto più semplice e più piccolo,
dal dettaglio di un angolo in cemento
alle evocazioni delle utopie delle
città oblique, un disegno lontano.
Quando la realtà si fa troppo dura,
ingrata, il disegno rappresenta un
rifugio profondo dal quale nascono
puntualmente singolari evocazioni.
Eleganza
Nessuno potrebbe battere CP a un
concorso di eleganza. I completi di
Feruch con il collo alla Mao, le camicie
rosa corallo o ciclamino, le grandi
cravatte e le preziose pochette,
per non parlare delle scarpe, delle favolose automobili, delle penne
d'argento, dei capelli ricci e delle
lunghe basette accuratamente disegnate,
il tutto dominato, dosato e
illuminato da grandi sorrisi. La sua
passione per l'estetica investe tutta la
sua persona.
Famiglia
Il fratello Michel scrive, si occupa del
festival di Borgogna e del patrimonio
artistico. Nicole, la sorella, è ballerina
e... Claude disegna.
La moglie Naad emoziona i giovani
architetti di rue Madeleine Michelis,
sobria, silenziosa, misteriosa e luminosa.
La figlia Chloé progetta siti
web e disegna piani di carta per libri
e manifesti. E il cognato, Patrice
Goulet, affascinato da CP diventa
critico d'architettura.
Follenfant
Étienne Follenfant, modellista che
scolpisce, nel legno di tiglio, modellini
di case e ipermercati, ma anche
le utopie urbane di CP e Paul Virilio.
L'arrivo dell'ultimo modellino
segna l'emozione della settimana.
Emozione, verifica ed entusiasmo.
Frustrazioni
Ho visto CP fuori di sé per essere stato
escluso da un appalto a causa della
sua ambizione e della sua notorietà.
Aveva la sensazione di essere dimenticato,
sottoccupato, poco amato da
politici e decisori economici. E purtroppo
era proprio così. CP ha passato
il suo tempo a lottare con piccoli
progetti, frammenti di reale nei quali
insufflava briciole di utopia.
Gilles Ehrmann
Ascesi e picco dell'architettura di CP
tradotti nella fotografia in bianco e
nero.
Giovinezza
La giovialità impertinente, la penna
pertinente e spesso affilata, il
dinamismo del suo stile, gli hanno
sempre attribuito le virtù della giovinezza,
indipendentemente dall'età
anagrafica.
Humour
Lo sguardo di CP su se stesso e sul piccolo
mondo dell'architettura provoca
sempre dileggio e buon umore.
I suoi piccoli schizzi epistolari sono
delle vere chicche.
Infarto, Inventare
CP è sempre in lotta con i progetti, di
qualsiasi dimensione essi siano, con i
dettagli, con il materiale; è inquieto,
esigente, spesso stufo e deluso per
la mancanza di grossi incarichi. CP
crolla: infarto, allora fa la scelta della
sua vita, e disegna più che mai, e non
smette mai di inventare, di scrivere,
di polemizzare. Abbandona solo le
battaglie meschine e logoranti su
temi spesso futili.
Ipermercati
A partire da un incarico un po' triviale
che in genere si concretizza in
parallelepipedi dalla grafica multicolore,
CP costruisce immensi ritmi
di cemento grigio, oscillazioni inverosimili
di masse che richiamano
l'obliquo.
Jeep
Veicolo militare color kaki, con il logo
bianco del gruppo "Architecture
Principe", sul quale CP gira per
Parigi in compagnia di Paul Virilio,
esempio delle fiere provocazioni
stilistiche che caratterizzano tutta la
sua vita.
Klein
L'incontro con Yves Klein, il suo
progetto di memoriale per Nizza, il
legno bruciato trovato in uno sgabuzzino,
tanti misteri che, ai miei occhi,
rafforzano l'aura nata dall'amicizia
fra questi due radicali devoti della
libertà.
Monolite, Massa
CP è affascinato dalla potenza della
scala legata alla massa e alla materia,
lui perfora i monoliti in profondità o
li frattura come nel grande progetto
per il Ministero dell'Istruzione francese
alla Défense.
Neuilly
In rue Madeleine Michelis, il piccolo
studio di architettura di CP ha una
facciata di tre metri, un atelier di
disegno senza finestre, con il tetto di
vetro, e il suo ufficio è al seminterrato
con due buchi nel pavimento di
cemento. Accanto a questa architettura
'neuilliana', in contrapposizione
agli standard lussuosi e borghesi,
CP ha edificato sulla strada il suo
concetto di immobile 'neuilliano':
una facciata a sei piani punteggiata
da travi in cemento grezzo intersecate da travi aggettanti in alluminio
naturale.
Obliquo, Osare
Dalla dinamica e dall'orientamento
dei suoi progetti di case, dalle
discussioni con Paul Virilio sul senso
di un'architettura che metta in relazione
il corpo e lo spirito, nascono le
teorie di spazi interni senza soluzione
di continuità, basati sulla concatenazione
di piani obliqui e orizzontali.
Questi principi travolgono con
la loro radicalità e la loro espressività
ogni convenzione di modernità
ortogonale.
Per più di quarant'anni, CP oserà
esprimere, esplorare organizzazioni
e ritmi sconosciuti.
Pedagogo, Polemista
CP non ha insegnato nelle scuole,
non ha mai fatto proselitismo, ha
semplicemente disegnato, parlato,
criticato, e alcuni di noi sentono che
ci ha trasmesso un mestiere. La sua
arte della polemica è parte della sua
pedagogia.
Radicalità, Reale
CP non è un grande amante dell'ibrido,
del molle, del flaccido, del simulacro.
Lui vuole affermare le forme,
rivelare i ritmi, in cemento, in acciaio,
in vetro, non ha paura di spaventare.
Questo lo porta a espressioni radicali
che entreranno nel reale, dalla casetta
all'ipermercato, passando per la
centrale nucleare. Senza mezzi termini.
Timidi, astenersi.
Schöffer, Schein
Il giovane studente CP si sceglie gli
amici... e ci si chiede da dove venga
quel suo radicalismo? E come l'abbia
coltivato?
v
Tensione
Per CP la tensione è la caratteristica
di un progetto ridotto all'osso, senza
grassi, senza esitazioni. Con lui
s'impara l'arte della decantazione,
la caccia alla fioritura, il senso della
linea, dell'aggetto, della pulizia
dell'espressione.
Utopia
Gli anni Sessanta vogliono inventare
città nuove, vite nuove... fra la pietra
vecchia si annoiano e detestano
la polvere. L'ottimismo è un istinto,
l'esplorazione una spensieratezza e l'utopia un'etica. CP è un uomo del
suo tempo.
Virilio
Alla base del sodalizio fra CP e Paul
Virilio c'è innanzitutto l'amore per
il cemento e per la provocazione.
Virilio è un uomo di profezie, le va a
cercare in un mondo mistico e spirituale,
è affascinato dalla guerra e dalla
religione, dalla bellezza dell'arte
della guerra e della sua produzione
architettonica. Con le ossessioni dell'uno
e i desideri dell'altro s'inventano
un altro mondo. Il loro incontro
è assolutamente sinergico, per loro
l'humus degli anni Sessanta è fecondo.
La traccia della loro collaborazione
è molto profonda. Il '68 li separa,
ma resteranno segnati l'uno dall'altro:
l'architetto continuerà a esplorare
attraverso il disegno, il pensatore
non costruirà più architettura.
Jean Nouvel
Claude Parent raccontato da Jean Nouvel
Con un allestimento alla Cité de l'Architecture e un abbecedario di parole chiave: funzione obliqua – spazio critico – monolite/massa – sintesi psicologica...
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- Jean Nouvel
- 28 maggio 2010
- Parigi