Situato nel distretto di Tong Zhou, nella periferia est di Pechino, Songzhuang è la più grande e famosa comunità di artisti in Cina. Costretti ad abbandonare un'altra comune vicino all'Antico Palazzo d'Estate nella Pechino nord-occidentale, i primi artisti, compresi Yue Minjun e Fang Lijun, si spostarono qua all'inizio degli anni Novanta. Per più di dieci anni furono, di fatto, emarginati per via del loro lavoro politicamente motivato, costretti a vivere e lavorare sotto la stretta sorveglianza delle autorità comuniste. Ora con il boom del mercato d'arte cinese, Songzhuang sta attraversando un periodo di drammatica espansione, con una popolazione di artisti che è salita a 4000 nel 2008.
Il primo coinvolgimento di DnA con il distretto di Songzhuang risale al 2005, con la partecipazione al concorso per il Centro Artistico di Songzhuang, il primo complesso senza scopo di lucro dedicato all'arte e costruito grazie alla collaborazione tra il governo locale del villaggio e la comunità. L'edificio fu concepito non solo come tempio per gli artisti, ma anche come una piattaforma per lo scambio e l'interazione tra gli abitanti del villaggio e il mondo dell'arte.
Negli anni passati, a causa del drammatico aumento della popolazione artistica e la relativa necessità di nuovi spazi abitativi e di lavoro, nel villaggio di Songzhuang si è verificata una repentina crescita dei cantieri. Uno dei progetti che risponde a tale richiesta è un edificio costituito da venti unità residenziali che si affaccia su uno stagno e realizzato su un lotto che precedentemente era usato come magazzino all'aperto.
Questo complesso riflette un modello alternativo di vita e lavoro: gli artisti vivono nel loro studio, non necessariamente sempre lavorando ma anche interagendo con altri nel tempo libero. L'atelier è, allo stesso tempo, soggiorno, sala e spazio espositivo. Inoltre, gli artisti hanno la possibilità di inventare spazi esterni per attività varie e performance artistiche.
I requisiti programmatici del lavorare e dell'abitare definiscono l'altezza e la geometria di entrambi i volumi: ambienti alti sei metri per lavorare e tre per l'abitare; una semplice scatola rettangolare per lo studio e una geometria complessa per gli spazi abitativi, quali stanza da letto, cucina e bagno. Il volume abitativo si collega a quello lavorativo allo stesso livello; oppure, tramite una scala, a quello superiore. La facciata, rivestita di cemento grigio scuro con le superfici orizzontali dipinte in arancione, cerca di riflettere sia un carattere industriale, sia le caratteristiche del villaggio.
Le venti unità sono organizzate sul territorio in modo da sembrare una serie di container accatastati: un omaggio al precedente uso del sito come magazzino all'aperto. Tutto ciò crea una configurazione ricca di significato e una qualità spaziale unica con una serie di luoghi accidentali che fungono da spazio vergine per gli artisti e che possono essere riempiti con varie attività. L'interrelazione tra volume e vuoto, e tra luce e ombra, rappresenta il catalizzatore che permette ad artisti e visitatori di trasformare i cortili comuni esterni in uno spazio per la sperimentazione.
In altre parole, questo complesso è una sorta di museo alternativo per la creazione vivente di arte e mostre.
Xu Tiantian
Songzhuang: il villaggio degli artisti
La giovane progettista cinese Xu Tiantian, di DnA_Design and Architecture Beijing, racconta come è nata, nei pressi di Pechino, la più grande comune artistica del mondo
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- 15 settembre 2009
- Pechino