Volete rilanciare il turismo, attirando visitatori (e soldi) in una città? Puntate sull'architettura. È il messaggio, esplicito, che si coglie leggendo sulle pagine del País i resoconti dell’anno gaudiano da poco concluso e promosso per il 150mo anniversario della nascita dell’architetto catalano Antoni Gaudí.

“Per Barcellona è stato uno degli avvenimenti di maggior successo, dopo i giochi olimpici del 1992”, ha dichiarato con non poca soddisfazione il ministro della cultura Ferran Mascarell. E, dati alla mano, non si può dargli torto: in un anno sono stati 6 milioni i turisti che hanno affollato gli oltre 300 eventi del fitto cartellone o visitato gli edifici del maestro catalano. Un conteggio che contempla i soli appuntamenti a pagamento. Senza considerare che le celebrazioni hanno portato con sé una serie di importanti interventi di restauro e recupero dei monumenti e l’apertura al pubblico di alcuni edifici, come la Casa Battló, che rimarrà visitabile anche per tutto il 2003.

L’esposizione più gettonata? “Universo Gaudí” che, itinerante tra Barcellona e Madrid, è stata vista da oltre 300mila persone. Tra gli edifici, in testa all’indice di gradimento c'e la Sagrada Familia con oltre due milioni di visitatorie, seguita dalla Pedrera che ha sfiorato il milione. Monetizzando, si parla di introiti per oltre 47 milioni di euro, 14 dei quali generati grazie al solo “anno di Gaudí”.

Obiettivo raggiunto. “Dimostrato il buon risultato degli anni tematici, continueremo anche in futuro”, ha commentato Mascarell, “Barcellona ha fatto un salto di qualità e si è imposta all’attenzione internazionale come città di architettura e cultura”.

https://www.gaudi2002.bcn.es

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