Sigma ha annunciato la fotocamera mirrorless BF, una full-frame compatta insolita, minimale e molto interessante che si differenzia nettamente per design e approccio da qualsiasi altra fotocamera commerciale nel segmento delle full-frame portatili. Sigma ha scelto un approccio radicale, tanto che la BF è più semplice da definire a partire da ciò che manca rispetto a una tradizionale fotocamera full-frame: non ha un mirino elettronico, non ha una slitta hot shoe per il flash o gli accessori, non c’è lo slot per schede di memoria (ma ci sono 230 GB di memoria interna) e l’unica porta è una singola USB-C per trasferire le foto e ricaricare la batteria (rimovibile). Sigma dice che con la BF ha voluto ridurre l'atto fotografico ai suoi elementi essenziali. La ghiera delle modalità di scatto, che l’azienda definisce un “retaggio dei tempi della fotografia a pellicola”, è stata sostituita con l'accesso diretto a cinque impostazioni fondamentali tramite una ghiera tattile: velocità dell'otturatore, apertura, ISO, compensazione EV e modalità colore. La configurazione attuale può essere controllata attraverso un piccolo “Status Monitor” secondario, che visualizza l'impostazione attiva, mentre il display principale offre solo una “visuale senza ostacoli sul soggetto”. Il nuovo design della Sigma BF merita una menzione a sé. Il telaio unibody della fotocamera è ricavato da un unico blocco di alluminio e l'azienda impiega circa 7 ore per fresarne uno. Il corpo manca anche di una vera e propria impugnatura, una scelta coraggiosa che privilegia la filosofia di design della fotocamera rispetto a qualsiasi considerazione ergonomica. Dopotutto, la Sigma BF non è pensata per essere una fotocamera da lavoro per professionisti, ma piuttosto un accessorio fotografico per l’uso quotidiano ma con un livello di qualità dell'immagine molto elevato.
Il nome BF ha inoltre un'origine interessante, che spiega in qualche modo l'approccio insolito e originale di Sigma a questo progetto. “BF sta per beautiful foolishness”, ha spiegato Kazuto Yamaki, CEO di Sigma, in un'intervista a PetaPixel. “Si tratta di una frase tratta da un libro molto antico - credo che abbia probabilmente più di cento anni - chiamato ‘Il libro del tè’ di Okakura Tenshin, un ricercatore giapponese. A quel tempo, voleva raccontare lo spirito della cultura giapponese attraverso la cerimonia del tè. Nel libro dice: godiamoci il tempo e la beautiful foolishness con una tazza di tè. Questa fotocamera è destinata all'uso quotidiano. La vita quotidiana è piena di gioia e di momenti di relax, che lui chiama appunto ‘beautiful foolishness’”.