A Messina, nello spazio compreso tra i torrenti Boccetta e Annunziata, sarà realizzato un importante intervento di riqualificazione affacciato sul mare. Il progetto è coordinato da Guendalina Salimei, che curerà il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2025, affrontando proprio il rapporto tra il territorio e il mare, tema scelto per questa edizione. Le linee guida del progetto per il nuovo waterfront di Messina nascono dalla maglia urbana esistente, intrecciandosi per ridefinire volumi e percorsi e incorniciare affacci suggestivi sullo Stretto. Un parco lineare unisce monumenti storici e nuovi spazi: l’Ex Irrera a Mare diventerà un cinema all’aperto, mentre una grande piazza con giochi d’acqua collegherà la Chiesa di Porto Salvo alla promenade della Nuova Marina.
Il nuovo lungomare di Messina è un assaggio della prossima Biennale
Il progetto coordinato da Guendalina Salimei, curatrice del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2025, punta a ricostruire il rapporto tra la città siciliana e il mare.
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- Francesca Critelli
- 05 gennaio 2025
La centralità di questo rapporto strutturale che incide sull’identità e sull’equilibrio ambientale del Paese è stata a lungo trascurata.
Guendalina Salimei in occasione della nomina per la curatela del Padiglione Italia
Troveranno spazio strutture per il turismo, come alberghi, ristoranti e negozi di artigianato, grazie al potenziamento di rampe e scalinate di accesso che rendono possibile uno sviluppo a diverse quote. Il masterplan include inoltre una pista ciclabile, che fa parte di un piano più ampio di introduzione di percorsi ciclopedonali sul territorio. Tra fontane e specchi d’acqua, Messina riabbraccerà l’elemento marino anche nelle sue strade, e con questo intervento, punta a ricostruire il rapporto tra la città e il mare.