10 designer hanno hackerato i celebri arredi modulari USM

Si chiama Adaptions la mostra in corso a Londra nei locali di Aram, storico showroom di arredamento e galleria di design che ha chiesto a dieci progettisti inglesi di reinterpretare il sistema di mobili USM Haller prodotto dall’azienda svizzera USM Modular Furniture.

Ormai icona del design internazionale, USM Haller è un sistema modulare che nasce per l’ufficio, ma la sua straordinaria versatilità, unita a un design minimale che quasi invita al gioco, gli ha permesso di conquistare un posto d’onore anche in moltissimi spazi residenziali e commerciali. La possibilità pressochè illimitata di personalizzazione – dimensioni, materiali e finiture sono le variabili principali – ha generato una gamma infinita di soluzioni.

Partendo proprio dalle componenti modulari e dalle infinite combinazioni possibili, USM ha fornito un brief agli studi di progettazione, chiedendo loro di usare i pezzi del sistema USM Haller per dar vita a creazioni innovative, pensate per migliorare la vita quotidiana delle persone.

Fino al 14 dicembre, gli spazi espositivi di Aram, rinnovati e rilanciati quest’anno in occasione del sessantesimo anniversario del marchio, ospitano le creazioni dei dieci studi provenienti non solo dall’ambito del design, ma anche da quello dell’arte, dell’architettura e dei tessuti. Ogni approccio ha dato vita a risultati singolari: alcuni progetti arricchiscono i componenti di Haller con l'integrazione di nuovi materiali, mentre altri ne offrono una reinterpretazione del tutto originale, esplorando il sistema modulare sotto una luce completamente inedita.

Tra gli interventi più interessanti, Mitre and Mondays ha proposto degli sgabelli pieghevoli con struttura metallica di pezzi USM e una fettuccia di un blu accesissimo come seduta, mentre Studio Rhonda ha progettato un’unità estraibile a partire da un van T25 Volkswagen del 1988. La lezione (soprattutto italiana) degli arredi intesi come compagni di vita ha invece ispirato Mair Cook che, ibridando USM Haller con un paralume intrecciato a mano, ha dato vita a una lampada pensata per le poppate notturne.