“La Casa degli Industriali” di via Pantano, progettata dallo studio di Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Alberto Rosselli nel 1962, come una sobria e rigorosa costruzione a corte in acciaio, cemento e vetro per gli uffici di Assolombarda, si apre alla città. A renderlo possibile, il progetto dello studio Co3 che ridisegna gli spazi di ingresso e della corte interna.
L’atrio al piano terra, nel corso del tempo alterato nella sua configurazione originaria dalla progressiva aggiunta di funzioni accessorie che hanno minato l’unitarietà del disegno pontiano, si riconfigura come “filtro” urbano tra interno ed esterno, liberandosi degli spazi di servizio incongrui che vengono riposizionati su un nuovo soppalco a favore di una maggiore chiarezza distributiva e funzionale.
La corte interna – precedentemente concepita come spazio “contemplativo” a servizio del solo palazzo – viene restituita alla città come spazio per eventi: un nuovo varco collocato a ridosso dell’atrio, costituito da un ampio scalone e da un volume vetrato, introduce i visitatori nella corte all’aperto, liberata dalle vasche di terra, e una struttura perimetrale in telai metallici a ridosso delle facciate interne supporta la vegetazione rampicante e una copertura rimovibile in teli e cavi di acciaio, che avvolge lo spazio in caso di iniziative pubbliche.