Apple ha detto la sua sul tema tecnologico del momento: l’intelligenza artificiale generativa. L'azienda ha raggruppato molte nuove funzionalità in arrivo su iPhone, iPad e Mac sotto il nome di Apple Intelligence (l’acronimo è AI, ovviamente) e ha implementato il nuovo framework dentro iOS 18, iPad OS 18 e macOS Sequoia, i nuovi sistemi operativi presentati in anteprima a giugno al Keynote di apertura della WWDC24 e ora disponibili per il download gratuito.
L'approccio di Apple all'IA generativa è improntato alla cautela, con servizi e funzionalità che aggiungono valore all'esperienza dell'utente mantenendo la privacy come stella polare. Durante l'evento è stato fatto anche il nome di OpenAI. Tuttavia, nessuno dei modelli utilizzati da Apple per alimentare Apple Intelligence è stato sviluppato dall’azienda di Sam Altman, che invece fornisce chatGPT come una sorta di plugin integrato aggiunto per ricerche di cultura generale, la scrittura di testi e la generazione di immagini. Nella nostra galleria, trovate un rapido riassunto di tutto ciò che c'è da sapere sull'ultimo grande annuncio di Apple.
Le nuove funzioni non saranno ancora disponibili sui nuovi iPhone 16 e iPhone 16 Pro annunciati a settembre. Mentre alcune nuove funzioni AI possono essere utilizzate dagli utenti che acquisteranno i nuovi dispositivi il primo giorno, come le Math Notes e le trascrizioni delle registrazioni vocali, la maggior parte delle funzioni generative arriveranno invece con un futuro aggiornamento di iOS, prima della fine dell'anno.
Apple ha scelto una release estremamente prudente, per evitare i problemi e gli errori che in passato hanno già compromesso il lancio di funzioni di intelligenza artificiale in prodotti concorrenti. Gli utenti europei dovranno attendere più a lungo per avere accesso all'intelligenza di Apple, complice il quadro normativo assai più complicato e stringente.
Finora Apple ha annunciato solo che la localizzazione in inglese per Canada, Regno Unito e Australia arriverà a dicembre, mentre le localizzazioni in spagnolo e francese sono previste per l'inizio del 2025. Sfortunatamente, questo non significa che Apple Intelligence verrà lanciato in Francia o in Spagna in tempi brevi: Apple non ha infatti fornito alcuna tempistica per la disponibilità della tecnologia in nessun Paese europeo.
Apple Intelligence, 7 cose da sapere sulla AI della Mela
Le nuove funzionalità basate sull'intelligenza artificiale generativa stanno per debuttare su iPhone 15 Pro e tutti gli iPhone 16, ma anche su iPad e Mac. Ecco un riepilogo di ciò che è necessario sapere per orientarsi.
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- Andrea Nepori
- 19 settembre 2024
Apple Intelligence è il termine con cui Apple ha raggruppato tutte le funzioni di intelligenza artificiale generativa che arriveranno nel corso dell'anno su iPhone, iPad e Mac. Gli utenti potranno utilizzare le funzioni di Apple Intelligence per rispondere rapidamente alle e-mail, riassumere il contenuto di siti web o messaggi, riorganizzare e dare priorità alle notifiche, creare immagini a partire dal testo e molto altro ancora. Il sistema utilizza una serie di LLM sviluppati da Apple per soddisfare le richieste dei clienti, sfruttando la sua capacità di controllare il software e l'hardware dei dispositivi.
Apple Intelligence, dicono a Cupertino, è potente, intuitiva, integrata, personale e privata. Per abilitare questa intelligenza "personale", Apple può far leva sulla sua posizione in materia di privacy e sulla fiducia dei suoi clienti. Il sistema sarà in grado di leggere le schermate e indicizzare i dati presenti sul telefono, anche quelli privati, senza alcun rischio per la privacy, poiché la maggior parte dell'elaborazione avviene sul dispositivo e rimane lì, inaccessibile a chiunque tranne che all'utente.
La maggior parte delle funzionalità di Apple Intelligence sarà abilitata da modelli di dimensioni ridotte in grado di eseguire l'inferenza sul dispositivo. Per le operazioni che necessitano di un modello più potente, Apple ha ideato una soluzione chiamata Private Cloud Compute, una sorta di server stateless di nuova generazione senza registri né memoria basato su chip Apple in grado di gestire l'elaborazione remota senza mai compromettere la privacy dei dati trasferiti al cloud.
La natura locale della maggior parte dei modelli di intelligenza di Apple e lo sviluppo del Private Cloud Computing hanno permesso ad Apple di salire sul treno dell'intelligenza artificiale generativa senza compromettere la sua posizione fondamentale sulla privacy, un valore fondante che molti altri concorrenti importanti hanno volentieri trascurato in nome dell'innovazione a tutti i costi nel campo dell’AI.
I nuovi modelli di Apple abilitano anche una Siri completamente rinnovata, più intelligente e capace grazie alla piena consapevolezza del contesto. Siri sarà in grado di rispondere a domande contestuali sulle informazioni presenti nell'ecosistema dell'utente e gli utenti potranno fare domande specifiche su temi personali. Sarà in grado di rispondere grazie alle conoscenze acquisite indicizzando i contenuti del dispositivo, dalla posta alle immagini, passando per messaggi, screenshot e molto altro. E per le domande di carattere più generale, l'assistente Apple potrà attingere a modelli esterni e generalisti, a partire dalla chatGPT 4o di OpenAI, ma anche Gemini o altri in futuro.
La scelta di Apple di menzionare chatGPT durante l’evento e in questa prima fase di rilascio di Apple Intelligence ha creato una certa confusione: molti hanno frainteso il ruolo del modello di OpenAI. ChatGPT sarà integrato nei sistemi Apple in modo modulare ma non sarà una parte fondamentale di Apple Intelligence. Va considerato invece come un “plugin” esterno a cui gli utenti possono attingere senza problemi quando hanno bisogno di lavorare con il tipo di contesto di conoscenza generalista che il modello di OpenAI può fornire.
Apple Intelligence sarà disponibile in iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15 Sequoia, ma solo su Mac e iPad con chip M1 o superiore e iPhone con chip A17 Pro o superiore. Questo limita la disponibilità agli iPhone 15 Pro e Pro Max, ma non dubitiamo che tutti gli iPhone 16 in arrivo in autunno rientreranno nella lista di dispositivi compatibili.