Anche quest’anno Open House Roma torna ad aprire le porte degli spazi più interessanti e spettacolari di Roma. Per nove giorni, da sabato 6 a sabato 14 aprile si potranno visitare gratuitamente circa 200 siti solitamente inaccessibili, appartenenti alle più varie epoche della storia. Ne abbiamo selezionati cinque che non dovreste perdervi per nessun motivo, anche se gli edifici imprescindibili per gli appassionati dell’architettura sarebbero molti di più.
Open House Roma, abbiamo selezionato 5 luoghi da non perdere
Da sabato 6 a domenica 14 aprile Open House Roma riapre le porte di alcuni degli edifici più particolari della Città Eterna.
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- Lucia Brandoli
- 05 aprile 2024
Tra il 1928 e il 1930 Pier Luigi Nervi costruisce questa elegante palazzina sul lungotevere Arnaldo da Brescia su progetto dell’architetto Giuseppe Capponi seguendo la tecnica della cosiddetta “costruzione mista” in cemento armato che si andava affermando in quegli anni in Italia, abbinata alla muratura tradizionale. L’edificio, che diventerà la sua abitazione e ospiterà suo studio, è una dei più eleganti esempi dell’architettura romana degli anni Venti. Le facciata dell’edificio vengono ripulite da tutti gli elementi decorativi, per affidare la qualità architettonica all’alternanza di pieni e vuoti, concavità e convessità, attraverso un linguaggio compositivo, che pur minimalista rinvia al barocco.
Progettata da Gio Ponti nel 1935 – in collaborazione con l’ing. Zadra – la Scuola di Matematica è considerata una vera e propria opera d’arte, nonostante le alterazioni intervenute nel tempo. Il progetto si articola in un’originale sequenza di volumi, in origine ben distinti sia per forma che per funzione ed è caratterizzato da un sapiente uso dei rivestimenti, così come dalla continuità spaziale, risolta attraverso giochi di triple altezze e decorazioni.
Opera dell'architetto danese Kay Fisker risalente al 1967, l’Accademia di Danimarca è un esempio unico nel panorama architettonico romano di funzionalismo scandinavo, caratterizzato da un complesso gioco di contrasti contrasti: luce-ombra; orizzontale-verticale; natura-artificio. L’edificio è stato oggetto di ristrutturazione da parte dell'architetto danese Bente Lange tra il 2014 e il 2015.
Inaugurato nel 1935 e progettato da Antonio Valente, in collaborazione con Piero Aschieri, il Centro Sperimentale di Cinematografia è un complesso architettonico dedicato alla scuola di cinema italiano. Per ospitare la scuola venne data grande attenzione alla luminosità degli spazi, all’interno di un’architettura razionale caratterizzata sì dalla funzionalità, ma sempre attenta all’armonia delle forme, con grande equilibrio.
Realizzata da Pier Luigi Nervi tra il 1963 e il 1971 questa sala emozionante e fortemente voluta da Paolo VI, è tra le ultime opere realizzate da Nervi. La scenografica volta ondulata cambia forma con continuità, contribuendo a veicolare l’attenzione dei fedeli verso il trono papale. Il ferrocemento dei semiconci delle onde della volta è confezionato con cemento bianco e brillanti frammenti di marmo apuano, che portano un effetto prezioso e raffinato.