Fino al 23 luglio, la Fundació Mies van der Rohe ha allestito nel Padiglione di Barcellona di Mies van der Rohe l’installazione “The Cost of Money: Raft”, di Mark Cottle. “The Cost of Money” è un progetto artistico itinerante, che ha avuto inizio nella VDL Research House di Richard Neutra a Silver Lake (Los Angeles), nel 2019, con l’obiettivo di innescare una riflessione all’interno di alcune delle opere più importanti dell’architettura modernista, rispetto ai “costi umani che esige il capitale, in particolare dalle popolazioni più vulnerabili, e con enormi spese per l’ambiente”.
L'opera di Mark Cottle al Padiglione di Barcellona ci fa capire in modo diverso il progetto di Mies
Attraverso la sua opera itinerante, Cottle vuole invitare a una meditazione sui costi del capitalismo, toccando quei luoghi del modernismo che lo consideravano una promessa.
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- Lucia Brandoli
- 10 luglio 2023
Questa è la seconda location che ospita le opere di Cottle e qui “Raft” prende la forma di due grandi tappeti, 13x6 metri circa, composti da quasi 10mila sacchetti di plastica di diversi colori, selezionati e recuperati dall’artista dai bidoni della spazzatura di Barcellona. Un tappeto si trova all’interno del Padiglione e circonda il famoso muro di onice; l’altro è stato posizionato all’esterno, sull’acqua della vasca, come una sorta di grande zattera di plastica galleggiante. Ogni borsa è simbolo della “cultura usa e getta” e implica una transazione, il residuo tangibile dei beni consumati, e solo a volte riutilizzati.
“Il Padiglione [è] un luogo che rappresenta un momento in cui l’industria era vista come uno strumento necessario per andare incontro al futuro, ma già all’epoca aveva un alto costo sociale”, spiega Mark Cottle, che per questo motivo ha voluto mettere in relazione questo iconico spazio con i meccanismi socio-economici che ci hanno portato all’attuale crisi ambientale.
Photography by Anna Mas.
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