Dal 14 al 16 aprile prossimi gli spazi di Fieramilanocity ospiteranno “Crescendo”, la 27ª edizione di miart, fiera di arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi, che la descrive a Domus con tre semplici parole: “traiettoria, restituzione e internazionalità”. I tre termini raccolgono in sé i principi cardine della fiera di quest’anno. Prima di tutto, la consapevolezza di essere a metà di un percorso di ricostruzione, con una metafora edilizia che ben rappresenta la volontà, una volta ottenute le basi solide con le edizioni precedenti, di “costruire il primo, secondo e terzo piano”. In secondo luogo, la volontà di aprirsi alla città e ai suoi cittadini in maniera concreta e tangibile, “da qui è nato lo stimolo a costruire un programma di talk gratuito e fruibile da tutti, o ad allargare commissioni affinché anche le istituzioni cittadine possano avere una ricaduta positiva ed oggettiva da parte della fiera”, dichiara il direttore a Domus, riferendosi alle novità di quest’anno – citiamo in particolare le nuove collaborazioni con Triennale Milano e Fondazione Nicola Trussardi, ma anche il premio Massimo Giorgetti, alla sua prima edizione.
Guida al miart e alla Milano art week 2023
Si intitola “Crescendo” la nuova edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea, che si allarga a tutta la città con proposte ed eventi paralleli. Ecco quali non perdere.
Claire Fontaine, Patriarchy Kills Love, 2020
Claire Fontaine, White Sight (Argon), 2022
Yuri Ancarani, Il Capo, 2010. Still video. Courtesy Studio Ancarani
Yuri Ancarani, The Challenge, 2016. Still video. Courtesy Studio Ancarani
Candice Lin,Seeping, Rotting, Resting, Weeping, Installation view, Walker Art Center,Minneapolis, Minnesota, 2021
Installation view, Candice Lin, La Charada China, The Taipei Biennial, 2018.Courtesy of the Artist, and François Ghebaly Gallery. Photo: Chen Yung-Jen. © CandiceLin
Cristian Chironi, Poster, 2006, 27'
Luigi Viola, Do You Remember This Movie, 1979, 4'22''
Sottotraccia, MAC – Milan Art Community
Frame dell’opera Hello Who?, 2022, di Simon Fujiwara, selezionato dalla galleria Gió Marconi
Noah “Rilla” Kretschmann e Gündalein durante Sorry Mom di Simona Andrioletti e Riccardo Rudi, AdbK, Monaco di Baviera. Ph. Credits Ferdinand Putz
Noah “Rilla” Kretschmann e Gündalein durante Sorry Mom di Simona Andrioletti e Riccardo Rudi, AdbK, Monaco di Baviera. Ph. Credits Ferdinand Putz
Rebecca Digne, Kinopeinture, video still. Cortesy Seven Gravity Collection
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- Irene Sofia Comi
- 12 aprile 2023
Così, i contenuti della fiera per la prima volta fuoriescono come radici dal proprio vaso per innestarsi in altri luoghi della città, partendo con Triennale Milano che ospita miart LIVE at Triennale Milano, una serie di incontri con grandi nomi come Jonathan Monk e Angharad Williams, Gianni Pettena e Italo Rota, Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni. Particolarmente significativa la sinergia con la Fondazione Nicola Trussardi che sceglie di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come museo nomade proprio all’interno dei padiglioni della fiera, con una torta di Mauzio Cattelan. E poi c’è la collaborazione con le radio, con The Sound of miart.
Nel linguaggio musicale “Crescendo” indica l’aumento graduale d’intensità del suono; in relazione alla fiera rivela soprattutto la progressiva crescita di partecipazione. Una crescita che va a braccetto con la sempre maggiore rilevanza di Milano nell’arte.
“Questa città negli ultimi cinque anni ha assunto un ruolo chiave nello scenario dell'arte contemporanea europea”, racconta Ricciardi a Domus. Tra i motivi, gli investimenti nell'ambito di Expo 2015, l'apertura di Fondazione Prada e l'arrivo al timone di miart di Vincenzo de Bellis, che ha trasformato la fiera da una manifestazione locale a successo internazionale. Questo ha comportato il radicamento in città di numerosi collezionisti stranieri, fenomeno ulteriormente accentuato in seguito alla Brexit, che a loro volta hanno fatto sì che molte gallerie straniere tornassero a vedere Milano come terreno fertile in cui espandersi e crescere. “Ho lavorato 4 anni a Torino, come direttore delle OGR, collaborando con Artissima e molte istituzioni in città, ottenendo dei bei risultati. Ma non sono paragonabili a quanto costruito in questi ultimi 3 anni a Milano”, conclude Ricciardi.
Non a caso, la Art Week si allunga nel 2023 al di là della continuità con la Design Week. Quest’anno numerosi musei e fondazioni hanno preso la rincorsa, aprendo la settimana precedente alla fiera – doveroso citare, tra le tante: l’elegante mostra personale di Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca, Fondazione Prada con Cere Anatomiche e Fondazione ICA Milano con Nathlie Provosty, Bill Viola e Michele Pistoletto a Palazzo Reale. Non mancano poi iniziative dedicate all'arte pubblica, grazie all'inaugurazione di tre nuove opere di Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga per ArtLine, così come Falena, l'installazione monumentale di Nico Vascellari pensata per l’esterno del palazzo di Triennale Milano, oltre alla proposizione delle opere di Franco Mazzucchelli, anche in darsena.
Quest’anno miart cresce allargando anche il parco delle collaborazioni, con un brand di moda. Oltre alle partnership consolidate come il main partner Intesa Sanpaolo e Maison Ruinart, che proporrà un progetto speciale nella Vip lounge, arredata con Kartell e Saba – entra in sinergia con la fiera il brand di moda Msgm che commissiona al duo Eva & Franco Mattes un’opera site specific per l’ingresso di miart.
Immagine di apertura: Yuri Ancarani, Il Capo, 2010. Still video. Courtesy Studio Ancarani
Dall’11 aprile, chi passerà dall’ingresso di BASE incontrerà Cancel patriarchy, l’installazione luminosa site-specific di Claire Fontaine. Affermando che il patriarcato uccide (l’amore) e che siamo tutte donne clitoridee, in un omaggio agli scritti femministi di Carla Lonzi, i due interventi mandano un messaggio forte e chiaro, in linea con “Pensati Libera”, un altro lavoro di Claire Fontaine al centro dei recenti rumors sanremesi. La poetica visiva dei due testi illuminati a LED – Patriarchy kill (love) e We are all clitoridian women – sollecita infatti i passanti e interagiscono con i corpi che attraversano l’ambiente, proponendo una riflessione sull’oppressione patriarcale in quanto forza sistemica.
11 aprile - 1 settembre 2023
BASE, Ground Hall
Via Bergognone 34
Il patriarcato siamo noi, afferma l’artista, e sta a ciascuno e ciascuna sbarazzarsene partendo dai propri sentimenti e dal proprio bisogno d’amore e di vita insoddisfatto. Come direbbe Lonzi, vogliamo essere soggetti imprevisti? Sta a noi deciderlo. Abbiamo tempo fino all’1 settembre prossimo. L’intervento si pone inoltre in un ideale dialogo con il dipinto murale I trenta dell’artista Flavio Favelli, progetto promosso da MUDEC che inaugura per miart nel cortile tra il museo e BASE.
11 aprile - 1 settembre 2023
BASE, Ground Hall
Via Bergognone 34
Fina al 14 giugno prossimo, il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea ospita nei suoi spazi la prima grande mostra monografica dedicata a Yuri Ancarani, le cui opere nascono da un’originale e accurata commistione fra cinema documentario e arte video. A cura di Diego Sileo e Iolanda Ratti e realizzata in partnership con il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Lascia stare i sogni ripercorre l’intera carriera del grande artista e video maker, mostrando per la prima volta i film di Ancarani riuniti in una sola sede. Inoltre, verrà presentato un nuovo lavoro dedicato alla violenza sulle donne, realizzato a Milano in un cortile dell’Università Statale di Milano.
Fino al 14 giugno
PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro 14
BORA FEAT. PRIMITIVE ART performance
venerdì 14 aprile 2023
ore 20:30
“Nessuno crede più alle storie fantastiche; ora si ride quando si guarda un film horror. Ciò che fa paura invece è proprio la realtà”, afferma l’artista, che alla creazione di rappresentazioni oniriche e surreali preferisce descrivere scene del reale, in un approccio e in una fruizione più emotivi e radicali. In occasione dell’Art Week, inoltre, il 14 aprile sarà presentata una nuova versione live dell’opera Bora concepita dall’artista nel 2011, il cui progetto consiste in un video che funge da visual per un concerto dal vivo, in un’interazione sinergica tra arti visive e musica.
Fino al 14 giugno
PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro 14
BORA FEAT. PRIMITIVE ART performance
venerdì 14 aprile 2023
ore 20:30
Apre il 14 aprile l’installazione Personal Protective Demon di Candice Lin, artista già presente alla Biennale di Venezia 2023 e vincitrice della VI edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura. Per quest’opera, un monolite in marmo, un idolo-totem dal sapore apotropaico, caratterizzato dalla presenza di molteplici volti e genitali mostruosi, l’artista lavora attraverso un processo di critical fabulation, metodologia di ricerca e di lavoro attraverso la quale Lin struttura le sue opere, sempre radicate in un’indagine approfondita della storia reale di persone e manufatti, di materiali e tecniche artistiche tradizionali, e soprattutto dei fraintendimenti e delle distorsioni che caratterizzano da sempre i rapporti interculturali tra Occidente e Oriente.
14 aprile – 18 giugno 2023
GAM – Galleria d'Arte Moderna
Via Palestro 16
La scultura viene inoltre avvolta da una seta con un motivo decorativo inventato da Lin, combinando tra loro elementi propri della produzione serica orientale a partire da descrizioni di osservatori occidentali, che quindi ipotizzano la natura e il senso di ciò che vedono, potenzialmente travisandolo. A cura di Federico Giani, curatore della Fondazione Arnaldo Pomodoro, l’iniziativa segna una collaborazione tra due importanti realtà cittadine che, in un dialogo tra pubblico e privato, raccontano e ospitano specialmente opere della prima metà del Novecento.
A cura di Federico Giani
14 aprile – 18 giugno 2023
GAM – Galleria d'Arte Moderna
Via Palestro 16
Centro di ricerca sull’immagine in movimento dal 1987, Careof presenta la mostra Tungsteno, curata da Marta Cereda e con un allestimento immersivo di Hypereden - collettivo che sarà presente anche ad Alcova durante il Salone del Mobile. Con una selezione di lavori di ventisei artiste e artisti all’interno del proprio archivio, da Franco Vaccari a Marinella Senatore, da Rossella Biscotti a Micol Roubini, da Adrian Paci a Moira Ricci, la rassegna copre un arco temporale dagli anni Settanta a oggi.
12-19 maggio 2023
Careof – Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4
Attraverso “foundfootage”, immagini d’epoca,“home movies” e la creazione di “fiction”, il progetto indaga il tema della memoria come materia viva, riferendosi in particolare al fenomeno della criptomnesia: un falso ricordo che viene considerato creazione originale.
12-19 maggio 2023
Careof – Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4
Finalmente a Milano l’arte contemporanea entra nelle stazioni metropolitane – ma anche negli aeroporti milanesi – rifacendosi, in chiave effimera e temporanea, al “modello Napoli”. Dal 10 al 16 aprile ventuno video opere, selezionate da alcune delle più interessanti gallerie d'arte contemporanea e fondazioni cittadine parte di MAC – Milano Art Community, trasformeranno la rete underground milanese in uno spazio espositivo diffuso.
10-16 aprile 2023
stazioni della MM Metropolitana Milanese e degli aeroporti
La rassegna, coordinata dallo studio Mr.Lawrence e curata da MAC, sarà trasmessa attraverso il canale televisivo UpTv: tra i contenuti informativi e le pubblicità, compariranno proiezioni spot di opere firmate da alcuni dei più importanti video artisti della scena internazionale, tra questi Eva Marisaldi, Beatrice Marchi, Simon Fujiwara, Tobias Zielony, Anna Franceschini e Riccardo Benassi. L’operazione ricorda Land Art, la prima mostra trasmessa sulla TV nazionale tedesca da un’idea di Gerry Schum, nel 1969.
10-16 aprile 2023
stazioni della MM Metropolitana Milanese e degli aeroporti
“Mi domando che madri avete avuto” scriveva Pasolini. Se vi chiedete cosa può c’entrare questa frase con un negozio di moda, non perdetevi SORRY MOM, azione che immergerà il pubblico in una luce blu profonda in una performance dalla spettacolarità multimediale: un video da guardare su un maxi schermo, una sfilata, un soundscape e un live che coinvolge i rapper, Noah “Rilla” Kretschmann, Güendalein, Over Lapa, Akuma e Gretä. Già presentato a Monaco, il progetto degli artisti Simona Andrioletti e Riccardo Rudi nasce dalla collaborazione tra Eataly Art House - E.ART.H. e Orefici11 e viene riproposto nel negozio Orefici11 a Milano solo per una sera, il 13 aprile (ed occorre prenotarsi).
13 Aprile 2023
Eataly Art House presso Orefici11
Via Orefici 11
dalle ore 22:00 alle 24:00
link per accedere
Dal titolo evocativo, il progetto nasce in collaborazione con E.ART.H di Verona ed è l’evoluzione di un workshop che ha coinvolto un gruppo di venti giovani a ragionare sulla loro condizione esistenziale e che indosseranno capi forniti dai brand The North Face, Timberland, Napapijri e Dickies, realizzati ad hoc con citazioni e frasi derivate dal workshop. Da non perdere.
13 Aprile 2023
Eataly Art House presso Orefici11
Via Orefici 11
dalle ore 22:00 alle 24:00
link per accedere
Fino al 18 aprile, una strana miscela trova accoglienza al Teatro Campo Teatrale. Sottopalco, è una mostra indipendente organizzata da artisti attivi nel panorama milanese: Iva Lulashi, Ludovica Anversa, Matteo Pizzolante, Michela De Mattei, Francesca Flora, Guildor, Nicola Lorini, Silvia Capuzzo, Rebecca Moccia e The Cool Couple. Lo spazio teatrale diventa così uno spazio espositivo, che a sua volta si trasformerà in spazio d’azione nel giorno di apertura, che racconta parte della scena dell’arte milanese. L’11 aprile, infatti, la mostra accoglie i visitatori con un programma di screening e performance curato dagli artisti insieme a Seven Gravity Collection, collettivo di collezionisti che da anni si concentra sull’acquisizione e promozione di opere di video arte. Per l’occasione verranno mostrati film di Rebecca Digne, Helen Anna Flanagan, Ali Kazma, Paul Maheke, Basir Mahmood, Lily Reynaud Deward.
Teatro Campo Teatrale
Via Cambiasi 10
11-18 aprile (opening: 19-10:30)